Mancano le materie prime e questo sta frenando la ripresa, molte aziende si sono fermate, in settori differenti: dalle auto all’edilizia, dalle biciclette ai macchinari. O si corre in fretta ai ripari o si rallenta l’impulso che sta accompagnando questa uscita graduale dall’incubo della pandemia. Anche per questo l’associazione delle Piccole e Medie Imprese trevigiane ha tentato con imprenditori e manager di fare il punto sulla situazione e di cercare soluzioni adeguate.
Un incontro per discutere
L’incontro-seminario promosso da Confapi Treviso e Apindustria Servizi aveva come tema: “Materie prime ed energia, elementi per una competitività sostenibile. Si è tenuto a Oderzo a Palazzo Foscolo. Simone Padoan, Componente della Camera di Commercio Italiana in Cina e vice coordinatore del gruppo di lavoro energia e ambiente, è intervenuto illustrando le criticità legate al difficile reperimento di materie prime e semilavorati sul mercato, proponendo una miglior gestione e aggregazione della filiera per rafforzare il potere contrattuale delle PMI.
Padoan e se le materie prime
Padoan ha detto: “Non è solo un problema di materie prime, ma anche di scarsità di alcuni semilavorati, la cui produzione in Italia non ha senso perché non ci sono le condizioni economiche e strutturali, lasciandola a Paesi come la Cina o il Sud-Est Asiatico. Le PMI hanno bruscamente scoperto di essere incredibilmente fragili sugli aspetti sistemi delle catene globali del valore: approvvigionamento e logistica; quello che fino a ieri ritenevano scontato, come l’aria per respirare, oggi è un problema. Se la crisi è sistemica, anche la soluzione deve essere sistemica. La corsa al magazzino è l’ombrello aperto a difesa dell’alluvione. Mentre il reshoring è un’opzione solo in pochissimi casi. Le aziende devono essere pronte a scelte più radicali, che vadano nel segno dell’aggregazione e dell’integrazione di filiera”.
Materie prime e potere contrattuale
In Italia, il 94,7% delle aziende hanno meno di 50 addetti ed occupano il 52% della forza lavoro, in Germania, che ha la metà esatta delle aziende manifatturiere italiane, il 58% della forza lavoro è occupata nella grande industria. “La frammentazione delle nostre filiere – ha concluso Padoan – porta le singole PMI ad avere un potere contrattuale ridottissimo rispetto a quello dei nostri competitor, anche europei. Esponendole in modo molto maggiore ai ritardi ed all’innalzamento dei costi. Gli imprenditori devono cominciare ad incontrarsi tra loro e decidere assieme. Dai gruppi di acquisto, ai protocolli di filiera, alla costituzione di nuovi soggetti giuridici che siano in grado di compete a livello globale. E garantire l’efficienza di filiera, è il momento di agire”.
Un pool di esperti per far fronte alla mancanza di materie prime
Dopo i saluti istituzionali da parte dell’Assessore al Commercio e Attività Produttive della Città di Oderzo Tommaso Marchett si sono alternati nel dibattitto tecnici, esperti, manager, professionisti e imprenditori del territorio. Al fine di condividere strumenti manageriali, economici e produttivi in grado di generare profitti per l’impresa e prosperità per gli stakeholder. Nonché di operare competitivamente all’interno dei nuovi mercati e delle future filiere produttive.
Materie prime e comunicazione
Gli aspetti manageriali sono stati esposti da Emilia Blanchetti, esperta di comunicazione pubblica e ambientale, la quale ha dichiarato convintamente come: “Siamo stati il problema, possiamo e dobbiamo essere la soluzione, tutti insieme”.
L’aspetto economico
Gli aspetti economici, legati in particolar modo all’energia, inoltre, son stati trattati da Enord Energia srl, la quale ha proposto l’energia della rete al fine di ridurre gli sprechi e aumentare la produttività, e da ATR Group Air Conditioning srl, con l’idea di un’impresa possibile attraverso l’innovazione sostenibile sia al servizio dell’ambiente che delle persone.
Regione e materie prime
L’iniziativa rientrava all’interno del progetto finanziato dalla Regione del Veneto “impresa responsabile”. Che ha l’obiettivo di promuovere nuovi modelli di competitività sostenibile come driver per una crescita competitiva ed inclusiva.
Il Vice Presidente vicario di Confapi Treviso Silvia Sardena, moderatrice dell’evento, ha dichiarato: “C’è un clima d’incertezza: da un lato abbiamo una crescita importante della domanda dopo un periodo di stagnazione, dall’altra c’è una carenza di materie prime ed un aumento improvviso dei prezzi non limitato ad un solo settore, ma diffuso in tutte le filiere. Le imprese – continua Silvia Sardena – stanno fronteggiando questa situazione rinegoziando gli ordini e ricercando nuovi fornitori. Al fine di soddisfare il cliente finale, evadere le richieste e stare al passo con i tempi.”