Era nato il 27 dicembre del 1571 Giovanni Keplero, quindi in questi giorni festeggia il compleanno. Padre dell’astronomia moderna, cosmologo, matematico. Era anche astrologo, con le sue previsioni aveva ottenuto grande successo. Ad esempio, nel suo primo almanacco, preannunciò un inverno rigido e l’invasione turca dell’Austria. Gli eventi si verificarono puntualmente dando a Keplero onore e gloria. Ma non ne andava fiero, la madre infatti faceva la fattucchiera, preparava magiche pozioni d’amore e unguenti miracolosi al punto di essere denunciata e salvata poi dal celebre e stimato figlio. Caso strano tutto avvenne nella congiunzione tra Giove e Saturno.

Keplero e la congiunzione
Gustose annotazioni che ho rubato dal bellissimo libro: “I PRIMI GIGANTI DELL’ASTRONOMIA MODERNA, DA CUSANO A NEWTON”, un regalo dell’indimenticabile professor Giuliano Romano, astronomo di grande fama.
Perché Keplero? Perché fu lui a ricostruire il grafico della successione delle grandi congiunzioni tra Giove e Saturno e noi terrestri del terzo millennio stiamo per vivere un momento celeste davvero unico: la grande congiunzione dei pianeti Giove e Saturno.
Congiunzione in mondovisione
Evento in mondovisione il 21 dicembre, giorno del solstizio d’inverno, ben visibile dalle 17,45. Basterà guardare dove tramonta il sole verso sud-ovest nella costellazione del Capricorno. I due pianeti saranno gli astri più luminosi della sfera celeste. Orario di massimo allineamento alle 18,40.
Per risalire ad un fenomeno di analoga rarità dobbiamo tornare indietro nel tempo al 3 marzo del 1226. Ma in quel periodo l’allineamento era nel segno dei Pesci mentre ora è in Capricorno e sembra non avvenga da sei millenni.
Basta un binocolo

Confidando nel cielo sereno si tratta di un avvistamento imperdibile e straordinario. L’inclinazione delle orbite farà sembrare i due pianeti vicinissimi, nonostante la distanza, oltre 724 milioni di chilometri. A occhio nudo Giove e Saturno sembreranno magicamente uniti, abbracciati.
La congiunzione è un fenomeno per cui i corpi celesti si allineano e questo riguarda i due giganti del sistema solare, per tale motivo la Nasa dà molta importanza all’evento che non si verificava dal medioevo.
Ma smettiamo subito di essere felici per questa opportunità.
La congiunzione Giove Saturno sarebbe premonitrice di sventure e catastrofi. Ne avevamo bisogno?
Sin dai tempi della Mesopotamia è l’evento astronomico più studiato e temuto della storia. Al suo effetto vengono collegati molti fatti negativi, qualche esempio: la peste nera che sconvolse l’Europa nel 1346 e la Cina nel 1351. Una coincidenza che si verificherà anche nel 1630 con la grande pestilenza di manzoniana memoria: “La neghino un poco, se possono, quella fatale congiunzione di Saturno e Giove…Mi negheranno che ci sian degli astri? O mi vorranno dire che stian lassù a far nulla…” Don Ferrante nei Promessi Sposi.
Congiunzione negativa
Insomma, pare che questa congiunzione influisca sul moto dell’universo portando eventi terribili, ma secondo Keplero anche grandiosi. Il padre dell’astronomia moderna ipotizzò infatti che la stella che guidò i Re Magi non era altro che l’effetto ottico visivo della congiunzione dei due pianeti.
Da notare che nei testi non si parla mai di cometa, ma di “stella”. La coda è un meraviglioso contributo dipinto da Giotto nella cappella degli Scrovegni.
Congiunzione e studi

Da Padova, a Castelfranco Veneto. Avete mai visto il “Fregio delle arti liberali e meccaniche” dipinto da Giorgione? Stupendo affresco custodito in Casa Pellizzari, Museo Giorgione. Pura bellezza: libri, strumenti di misurazione, la sfera celeste con le costellazioni, i segni zodiacali, la falce di luna, il sole antropomorfo. Il grande affresco sembra nascondere un presagio nefasto legato alla congiunzione di Saturno, Giove e Marte del 1503. L’evento astrale avrebbe portato disgrazie e rivolgimenti dell’ordine costituito e la fine dell’età dorata della civiltà.
Sono ancora molti i misteri sulla vita del grande pittore, anche se studi e documenti ritrovati confermano l’ipotesi della morte per una pestilenza nel 1510 “Il 17 settembre, Giorgione di Castelfranco, eccellente artista, è deceduto a causa della pestilenza a Venezia all’età di 36 anni e riposa in pace”.
Quante storie in una semplice congiunzione! Un motivo per osservarla con maggiore interesse e aspettative, tra l’altro conviene farlo perché l’occasione non ricapiterà molto presto, dovremo aspettare altri sessant’anni.
La mia impressione

Ho parlato anche con i miei amici astrofili, Alessandro Bisello gentilmente mi ha fornito la posizione dei due pianeti Giove e Saturno nella congiunzione di lunedì 21 dicembre alle 18,40, orario di massimo allineamento. Purtroppo, la pandemia non consente osservazioni di gruppo ma solo individuali. L’osservazione, agevole ad occhio nudo, sarà più approfondita e piacevole con un binocolo o un piccolo telescopio. A proposito di strumentazioni ottiche, nel 1604 Keplero scoprì una “supernova” (il Serpentario) perché rappresenta un personaggio che porta un serpente. La grande stella, racconta il prof. Romano nel suo libro, apparve in concomitanza con una rarissima congiunzione di Giove Saturno e Marte.
Una curiosità sul mondo armonioso degli astronomi: Keplero ammirava tantissimo il lavoro di Galileo, gli scrisse una lettera piena di lodi e ammirazione chiedendogli di fornirgli un cannocchiale, ma Galileo non rispose, era troppo indaffarato.
bene Elisabetta, molto curato e espositivo. le distanze da terra di Giove ( 650 milioni di km. e Saturno 1430 ml. di km) visti con un angolo di soli 6′ d’arco sono una cosa unica , ma non dovrebbero portare cattiva nuove ….. grazie x avermi fatto partecipe del bell’articolo un cordiale saluto Alessandro
Che bello Elisabetta…molto interessante…