C’è tanto Nordest nella edizione numero 104 del Giro d’Italia che, si spera, si correrà dall’8 al 30 maggio. Sul taccuino di Mauro Vegni, il direttore del Giro d’Italia, e dei suoi collaboratori ci sono il ritorno dello Zoncolan e quello delle Tre Cime di Lavaredo ed è allo studio anche uno sconfinamento in Slovenia, terra di Roglic e Pogacar, numeri uno e due del ciclismo mondiale. Con la speranza che almeno uno dei due scelga di affrontare il Giro. Per la conclusione è fortissima la candidatura dell’Arena di Verona che dovrebbe aver battuto la concorrenza delle città rivali, a cominciare da Gorizia.
Partenza per l’Arena
Desenzano del Garda dovrebbe essere la sede di partenza dell’ultima tappa se, come pare, la corsa rosa dovesse concludersi all’Arena di Verona con una cronometro individuale come nel 2019 quando vinse Carapaz. Ma nel Nordest c’è l’ipotesi alternativa del Monte Lussari, in Friuli Venezia Giulia. Restando in tema salite, alcuni comuni del Bellunesepuntano ad ospitare due decisive frazioni della corsa, proponendo un arrivo sul Nevegale una cronoscalata nell’Alpago.
Arena e rischio Covid
Ma bisogna ancora vedere se l’emergenza sanitaria non costringa a cambiare i piani, per cui si potrebbe così puntare ad un arrivo a Cortina per sponsorizzare le Olimpiadi 2026. Tra le proposte c’è anche il Colle Fauniera, che fu tenuto a battesimo da Marco Pantani nel Giro 1999. Quest’ultimo colle potrebbe essere inserito all’interno della tappa dedicata a Fausto Coppi, sulla scia della omonima Gran Fondo, che avrebbe partenza e arrivo a Cuneo.
Si parte da Torino
La partenza è probabile che avvenga da Torino. Dieci anni dopo lo straordinario bagno di folla del 2011 – quando Giro d’Italia e Adunata Nazionale degli Alpini si fusero magicamente per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia, con Marco Pinotti in maglia rosa al termine della cronosquadre vinta dalla sua HTC Columbia. Mancano ancora due mesi all’annunciata presentazione del percorso 2021 – si farà a gennaio in modo virtuale, come ha spiegato Mauro Vegni – ma le indiscrezioni si susseguono.
Il rumors e l’Arena
Il condizionale, soprattutto in tempi di pandemia e di imprevedibile evoluzione della stessa, continua ad essere d’obbligo ma tutto lascia pensare che Torino possa ospitare partenza e arrivo della prima tappa e partenza della seconda che dovrebbe portare il gruppo a Verbania, a casa di Filippo Ganna.
Per quanto riguarda le salite non mancano comunque le possibilità di scelta visto che tra le candidate ad un arrivo c’è anche la Valle d’Aosta con una suggestiva tappa costruita attorno al Monte Bianco, con partenza da Aosta e arrivo a Pila, forse anche con lo sterrato. Il problema di questa frazione è che necessiterebbe lo sconfinamento in Francia e Svizzera per affrontare Piccolo San Bernardo e Col de La Forclaz. Se si dovesse fare sarebbe un altro omaggio, questa volta a Maurice Garin, per i 150 anni dalla sua nascita ad Arvier.
Per arrivare all’Arena si passa per la Toscana
In Toscana si parla di un arrivo o quanto meno di un passaggio a Firenze, per i 700 anni dalla scomparsa di Dante Alighieri. E Ravenna (città nella quale è sepolto), e della partenza di una tappa da Sesto Fiorentino in omaggio ai 100 anni dalla nascita di Alfredo Martini. Altre voci parlano della cronoscalata Sesto-Monte Morello, altre ancora di una tappa con diversi chilometri di strade bianche nella zona senese. Il giro coinvolge anche l’Umbria. Dopo essere stata schivata dall’edizione 2020, il cuore verde d’Italia sarà gran protagonista con una succulenta cronometro individuale da Foligno a Perugia. Con arrivo nell’acropoli perugina, in piazza IV Novembre. Una tappa suggestiva sia per le bellezze del territorio ma anche dal punto di vista tecnico perché rappresenterebbe una snodo cruciale per la corsa.
Dal NordEst alla Sicilia
Il disegno della corsa rosa potrebbe poi proseguire con la discesa verso Sud percorrendo la costa tirrenica, un arrivo in Campania o Basilicata per risalire la penisola sulla costa adriatica e andare a vivere le giornate più importanti nelle Alpi Orientali.
Il Giro d’Italia 2021 sbarcherà sicuramente in Sicilia e nell’Isola andranno in scena tre tappe. A confermarlo è stato Manlio Messina, assessore del turismo, dello sport e dello spettacolo della Regione.