Paradosso temporale. Questo è Paolo Ongaro. Che faccio? Fumetto. Cosa? -FUMETTO. Ovvero liquore di anice. Oppure: pula bianca che ricopre il riso che esce dalle sbiancatrici. Ed ancora: quella nuvoletta che sembra uscire dalla bocca dei personaggi nelle storie disegnate. Ecco, è questa la definizione che mi interessa. FANTASIA. Ovvero facoltà immaginativa della mente che vale. È la simbiosi che unisce fantasia a storie disegnate, la dicotomia crea cose differenti che non sono le mie. Il fumetto raccoglie molti argomenti che cantano, come la spada di Prince Valiant, argomenti esplosivi, come il nero di china nelle tavole di Milton Caniff e Alex Toth, argomenti graffianti come il graffio del pennino gentile nell’opera di Alex Raymond. La ricerca di una forma, di uno stile, di una espressività spesso trova sbocchi interessanti, la passione è forte, spinge a voler comunicare.
London parla con Paolo Ongaro


Quante chiacchiere, parole, parole…sono io il Re delle parole, dell’avventura. Tu, caro Ongaro, mi hai usato per scopi di lucro, per soldi…. “Primo per passione, poi per sopravvivenza, mio prediletto e autorevole Jack London. Potrei risponderti con tono saccente e arrogante con le parole di Quinto Orazio Flacco, seguace di Epicuro:-Atque poetis quidlibet audendi semper fuit aequa potestas (ai pittori e ai poeti fu sempre concessa giusta libertà di osare qualunque cos) ma più modestamente ti ricordo che ti ho disegnato che avevi 20 anni, nel mio fumetto “Ultima Frontiera”, e hai vissuto le storie che poi avresti scritto che ho letto voracemente e amato con bramosia. Questo fumetto ha girato l’Europa, dalla Francia ai paesi Scandinavi. Per me un orgoglio”.
Tocca all’Immortale


Continua con le chiacchiere, io non ho scritto libri, non ho girato il mondo, non esisto se non nella tua testa. Mi hai chiamato Immortale, ma dopo qualche anno mi hai abbandonato… “È vero fino ad un certo punto, con te ho potuto far editare più libri In Italia, in Francia e Spagna, oltre alle pubblicazioni nelle riviste, stai contento che forse rinascerai…Devi capire che poi sono giunti nel mio pennello altri eroi, eroi di Old America, affascinante storia della rivoluzione americana, nel mio pennello è giunta la chiamata di Enzo Biagi per gli eroi della nostra bell’Italia, e poi gli eroi della scoperta del mondo per la chiamata di Larousse in Francia. E ancora: un altro guerriero è comparso, quello del Guerin Sportivo con Italo Cucci. Su quel giornale ho “cantato” le imprese dei nostri eroi dello sport, bell’esperienza. Poi un altro guerriero chiamato “L’Intrepido” (grande testata storica) Su quelle pagine Xenio ha vissuto la fantasy più sfrenata, oltretutto parlando con una scimmia. Lui, al contrario di te, non si è adombrato per l’abbandono…”.
Paolo Ongaro e Martin Mystere


Sullo sfondo un bel giorno si è materializzato Martin Mystere con cui assieme ad altri disegnatori ho condiviso parecchi anni di piacevole creatività, così come Larry Yuma, ereditato dal mio caro amico Boscarato dopo la sua scomparsa, un western per il Giornalino classico e pieno d’avventura, come piace a me, grazie alla chiamata del direttore Mastrandrea. E poi c’è Venezia, magica e inafferrabile. Molte le occasioni cercate per le mie storie, molte realizzate: Skorpio, Messaggero dei Ragazzi, il Giornalino, Martin Mystere…ma resta sempre qualcosa che sfugge, che ti porta a cercare ancora nuove vie narrative…il libro è ancora aperto…
London e l’Immortale insieme
Forse ci hai convinti, sia Vir l’Immortale che me…mah. Quindi non siamo noi nelle tue preferenze di autore… “Caro Jack, il mio fumetto preferito, primus inter pares, rimane sicuramente Guernica, breve storia ma molto viva e presente per ricordare una tragedia. Voi però siete la pietra miliare del mio percorso, lungo e soddisfacente, che però non è finito. Ora sto creando storie per la Gran Bretagna, storie belliche farcite di umanità e in cassetto ho una grafic novel ancora su Venezia. Mi rimane ancora una speranza: dopo aver disegnato Tarzan, Diabolik, Larry Yuma, Martin Mystere, personaggi non miei, seduto in riva al fiume, sto aspettando che passi “l’ombra di Flash Gordon” (che qualcuno ha fatto sparire) per riportarlo all’asciutto…spes, ultima dea”.


Paolo che mi onora della Sua amicizia,e’ un Genio uscito dalla lampada magica di Aladino!Silvan
Caro Aldo, solo oggi ho “scoperto” il tuo commento sull’ articolo che ho scritto tempo fa.
Ti ringrazio moltissimo e ti abbraccio.
Tanti cari auguri di buone feste.
Paolo