Ha spento il 7 ottobre, 101 candeline Bianca Casagrande. La donna residente a Quarto d’Altino ma originaria di Casale sul Sile è la sorella di Bianca, la pasticcera uccisa il 29 gennaio del 1991 da ventidue coltellate. Bianca ha lottato con tutte le sue forze per conoscere l’omicida della sua amatissima sorella. “Prima di andarmene da questa terra vorrei tanto vedere chi ha ucciso la mia adorata sorella” aveva dichiarato e scritto in una lettera all’allora pontefice Papa Francesco nel 2012. Il 7 novembre 2014 allora novantenne l’anziana signora accompagnata dal giornalista Lorenzo Baldoni e dalla consigliera comunale di Quarto d’Altino Cristina Baldoni (che organizzarono l’incontro) fu ricevuta dal patriarca di Venezia Francesco Moraglia. Il patriarca quel giorno dopo un momento di preghiera la incoraggiò a “trovare la serenità perché Sandra da lassù la vuole vedere serena”.
Bianca Casagrande e la morte della sorella

Quell’omicida dopo oltre trent’anni non ha ancora un nome e un volto. Un “cold case” della Marca Trevigiana ancora aperto. Anzi un caso sul quale si iniziò ad indagare nel 1991, poi chiuso, quindi riaperto nel 2009 e richiuso. Sull’omicidio, le prove sparite, gli indizi, i depistaggi e i testimoni è stato scritto di tutto e di più. A Roncade oltre trent’anni fa arrivarono le telecamere di Rai Due con Piero Vigorelli che conduceva all’epoca “Detto tra noi”, quelle di Rai TRE della trasmissione “Chi l’ha visto?” per più di una volta in terra roncadese ed infine in casa di Bianca a Quarto d’Altino quelle di Rai Uno de “La vita in diretta” condotta da Paola Perego.
Bianca Casagrande e “Chi l’ha visto”

L’anziana donna con il figlio Gianni mai si è arresa. Hanno scritto dal 2010 lettere ai ministri della Giustizia, a Papa Francesco, all’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. E all’attuale Sergio Mattarella che nel 2015 interessò la Prefettura di Treviso, che però dopo poco gettò la spugna. A sostenere Bianca nella sua lotta arrivò anche una lettera dal Vaticano firmata Peter Brian Wells arcivescovo e diplomatico statunitense dieci anni fa. Nel 2009 venne organizzato nell’auditorium dell’Istituto comprensivo di Roncade un incontro con la popolazione. Ospite l’ex magistrato e procuratore capo a Treviso Antonio Fojadelli. In quell’occasione i cittadini poterono assistere alla piecè teatrale “Il gioco del torello” con Alberto Moscatelli e “Teatro Roncade”.
Un caso ancora aperto

Va tenuto presente che gli strumenti di indagine erano molto più limitati rispetto ad oggi. Ad esempio mancavano le tecniche per operare sul Dna, o comunque le si adoperava in casi rarissimi.

















































































