Benvenuti al Gran Barnum del ponte degli Scalzi, Venezia, di fronte alla stazione ferroviaria. Raccolgo la provocazione di un conoscente che lavora tutto il giorno ai piedi del ponte, che lui preferisce chiamare “Ponte degli scalpi”. Dalla mattina alla sera ne vede delle belle, e me le racconta un po’ ironico, un po’ amareggiato. Come giornalista, mi dice, hai l’obbligo di scrivere e denunciare pubblicamente. Ci tiene a dire che la colpa non è delle forze dell’ordine, né delle amministrazioni comunali, passate e presenti. Succede così da anni al “ponte degli scalpi”, anche se ora la situazione è diventata insostenibile. Ci sono delle giovani ladre che si cambiano, tranquillamente e impunemente, magliette e vestiti, per non essere riconosciute dai vigili.
Ecco alcuni esempi di furto con destrezza usati sul ponte degli Scalpi

Cominciamo con le tecniche giornaliere, riprese più volte dal telefonino.
Tecnica n.1 o delle maniche cucite.
I ladruncoli o ladruncole (di solito di etnia rom slava), camminano con una giacca sottobraccio con manica cucita sul fondo. Quando commettono lo scippo, infilano immediatamente il portafoglio o i valori, dentro la manica chiusa. Se scoperti, o se intervengono le forze dell’ordine, fanno immediatamente vedere la loro innocenza, falsa: non abbiamo preso nulla!.
n.2 o della mappa turistica.

Con gruppi di visitatori fermi a fotografare, appoggiano una grande mappa di Venezia, sullo zaino del malcapitato turista. Facendo finta di leggere attentamente calli e campielli, aprono furtivamente lo zaino sulle spalle.
Tecnica n.3 o dell’abbraccio forte.
Destreggio ormai famosissimo e arcinoto nelle cronache dei quotidiani. Di solito sono ragazze che abbracciano un anziano, facendo finta di essere un parente o un amico. L’anziano non fa a tempo a capire l’astuto malinteso, che ha già perso orologio e forse taccuino.
Tecnica n.4 o della valigia pesante.
Di solito effettuato da 2 maschi rom. Estremamente violento. Ai piedi del ponte degli Scalpi, attendono turiste con valigie pesanti. Afferrano disinvolti il bagaglio, anche dopo le vibrate proteste delle malcapitate, e percorrono velocemente i gradini del ponte. Arrivati alla fine, presentano in modo perentorio, il conto: 35 euro! Tariffa fissa, secondo le numerose testimonianze raccolte. Se non si paga, la reazione è semplice. Si tengono la valigia, perché loro il servizio portabagagli lo hanno effettuato…
n.5 o delle tre ragazze.
Di solito ben vestite e finte turiste. Aspettano i momenti di affollamento spinto (frequente nelle calli strette) e circondano l’ignaro turista con grida e risa o finte fotografie. L’ alleggerimento di oggetti di valore è presto fatto. Quando se ne accorge sono già distanti.
Tecnica n.6 o del volo in Canal Grande.
Appena effettuato lo scippo, si prendono i contanti e fanno volare dal ponte il portafoglio. Prove cancellate subito. La scorsa settimana decine di voli in acqua, testimoniati.
Ma sul ponte degli scalpi agiscono anche gli uomini
Continuiamo con altri spettacoli fissi e indecorosi del gran Barnum. I venditori di rose rosse. Tecnica: sorridono ad una coppia e consegnano in modo deciso il fiore alla signora, ipotizzando con un ammiccamento, ad un inaspettato regalo-omaggio. Se la coppia accetta e procede disinvolta senza pagare nulla, fatti dieci metri, si riprendono in modo violento la rosa, probabilmente senza spine.
Gioco delle tre carte. Ormai un classico in cima del ponte degli Scalzi, ma ci sono sempre dei polli che ci cascano. Si esegue in 5 attori. Uno gioca velocemente spostando le tre carte e invita ad indovinare. Due sodali, fanno finta di partecipare al gioco e di vincere subito 50 euro, gli ultimi due attori, stanno ai piedi del ponte per avvisare con un fischio l’eventuale arrivo della polizia. Siccome il gioco è sempre di moda, significa che reca guadagni certi.
Moda del mendicante con cagnolino in braccio. Funziona sempre. Il mio testimone assicura che l’introito giornaliero di monetine aggira sui 100-150 euro. Il riscontro arriva dai vicini negozi della Stazione, dove vanno a cambiare gli spiccioli con cartamoneta. Anche questo in fondo è un servizio..
Sul Ponte degli Scalpi si agisce per costrizione

A tale proposito, da una testimonianza raccolta, le postazioni a Venezia dei mendicanti, a seconda delle redditività dovute al flusso della gente, valgono dai 30 ai 50 euro. Mi spiego meglio, a fine turno, passa il controllore rom, i soldi in più della tariffa stabilita sono del mendicante. Il resto alla mafia che controlla i poveri.

Ultima testimonianza anche se non delinquenziale, il folto gruppo dei portabagagli bengalesi presenti alla Stazione, guadagna individualmente dai 400 ai 500 euri al giorno. Dipende dai turni organizzati dai loro boss. Non sono rare le baruffe violente, in diretta, per questioni di precedenza o di concorrenza sleale. I soldi sono soldi.
Con i miei occhi

Giù dal ponte degli Scalzi, nella calle che porta al Rio Marin, sono stato testimone e protagonista (mio malgrado) di uno scippo da parte di tre ragazze rom. Scena: sento una francese gridare: “Prends les, rattrape le!”. Ovvero: prendile, recuperalo! Si rivolge al marito. Era stata appena derubata del suo portafoglio rosso, con la tecnica n.5 delle tre ragazze, in un momento di affollamento dal ponte, concentrata per foto d’obbligo. Una ladra fugge con il bottino, ma due vengono braccate dal marito (un signore di Toulon, alto circa 2 metri. Possiedo le foto in presa diretta, ndr). Si mette a gridare in francese: vi lascio solo se la terza amica mi riporta il bottino! Le ladre non capiscono la lingua e mi corre l’obbligo civico di prestare assistenza. Dopo la traduzione, le due lestofanti mi gridano e mi offendono: siamo minorenni, siamo incinte, questo è un sequestro, chiamiamo la polizia e poi arrivano i nostri a sistemarvi….Questo signore ci fa male ai polsi, questa è violenza!
Il gigante francese chiede spiegazioni e io replico, stia tranquillo ho già chiamato i vigili urbani. Le forze dell’ordine arrivano immediatamente e le portano al Comando. Mi riferiscono, più tardi, che nel pomeriggio erano già libere.
È la legge Cartabia, bellezza…
Chi li denuncia pubblicamente viene aggredito
“Sono molto preoccupata – ammette Lady Pickpocket, al secolo Monica Poli, 750 mila followers – i malviventi sono aumentati a dismisura, mi riferisco ai maschi rom, molto violenti e determinati. Ora aggrediscono per strada anziani e portatori di handicap. Oltre alla Stazione e Piazzale Roma, agiscono impuniti nel Ponte della Paglia, San Marco, Riva degli Schiavoni, dove aspettano le comitive in arrivo da Punta Sabbioni, Jesolo, Chioggia con i lancioni, poi ponte dell’Accademia. Ma le zone a rischio si allargano”.
Soluzioni? Postazioni fisse di forze dell’ordine nei ponti (o nei punti critici).
Modello Ghetto, per intenderci…
“Maria vergine”!!!!! Grande mau!