Andiamo a sfogliare le pagine dei libri più amati questa settimana. Eccoci nel nostro luogo del cuore, la Libreria Lovat punto d’incontro letterario del nordest, due belle sedi a Villorba (Treviso) e Trieste. La classifica che ci ha preparato, con i primi dieci titoli è un mosaico di conferme, ma ci sono anche due novità che tra poco andremo a sfogliare.
- Dicker – Un animale selvaggio – La Nave di Teseo
- Francesco – Life. La mia storia nella storia – Harper Collins
- Luna Romero – Le regole della vendetta – Marsilio
- Vecchioni – Tra il silenzio e il tuono – Einaudi
- Righetto – Il sentiero selvatico – Feltrinelli
- Carofiglio – L’orizzonte della notte – Einaudi
- Avallone – Cuore Nero – Rizzoli
- Cecchettin – Cara Giulia – Rizzoli
- Arzallus – Fratellino – Feltrinelli
- Huang – Twisted Love – Mondadori
Onoriamo subito il podio
Al primo posto torna questa settimana Joël Dicker scrittore nato a Ginevra nel 1985. Tradotto in 40 lingue, ha venduto più di 20 milioni di copie. Thriller e suspense sono il suo pane quotidiano, ingredienti che lo hanno portato al successo con il fenomeno editoriale La verità sul caso Harry Quebert. Ora è in libreria con la nuova avventura “Un animale selvaggio” (La nave di Teseo). Una storia torbida dove niente è come sembra. Incipit, una rapina clamorosa in una gioielleria di Ginevra.
I rapinatori dispongono di soli sette minuti per compiere un furto a mano armata. Sullo sfondo la storia di un mondo idilliaco che all’improvviso si incrina. Scenario nel quale si muove una coppia ricca, bella e felice che custodisce segreti inconfessabili. Le cose si complicano ulteriormente perché un poliziotto ossessionato dalla vita apparentemente perfetta dei protagonisti, osserva in segreto ogni loro movimento. Sarà lui a sconvolgere tutto? Pare ci siano personaggi misteriosi che irrompono sulla scena. Un intrigo diabolico che non possiamo raccontarvi e dove nessuno esce indenne, nemmeno il lettore.
Il Papa si racconta
Suscita emozione un libro che possiamo considerare l’evento editoriale della primavera 2024 in tutto il mondo: “Life. La mia storia nella storia” (HarperCollins Italia) di Francesco – Jorge Mario Bergoglio, scritto con il giornalista Fabio Luca Marchese Ragona vaticanista di Mediaset e conduttore della rubrica “Stanze Vaticane” in onda sul canale all news di Mediaset TGcom24. Per la prima volta Papa Francesco racconta la storia della sua vita attraverso gli eventi che hanno segnato l’umanità negli ultimi ottant’anni. Dalla Seconda Guerra mondiale, quando aveva solo tre anni, sino ai giorni nostri. Episodi che raccontati dal Pontefice assumono un valore ancora più profondo ed emozionante: la caduta del muro di Berlino, il colpo di Stato in Argentina, lo sbarco sulla Luna, l’attentato alle Torri Gemelle, le dimissioni di Papa Benedetto, la pandemia.
Un Papa pieno di sorprese, amante del cinema: “Ricordo in particolare Roma città aperta di Roberto Rossellini, con Anna Magnani e Aldo Fabrizi: un capolavoro…La strada di Federico Fellini, il film che forse ho amato di più e che ho visto quando ero già più grande”. Ecco un frammento che sintetizza le motivazioni legate all’uscita di questo libro nel quale il Papa riflette sull’orrore della guerra: “Life vede la luce perché, soprattutto i più giovani, possano ascoltare la voce di un anziano e riflettere su ciò che ha vissuto il nostro pianeta, per non ripetere più gli errori del passato.
Pensiamo, ad esempio, alle guerre che hanno flagellato e che flagellano il mondo. Pensiamo ai genocidi, alle persecuzioni, all’odio tra fratelli e sorelle di diverse religioni! Quanto dolore! Giunti a una certa età è importante, anche per noi stessi, riaprire il libro dei ricordi e fare memoria: per imparare guardando indietro nel tempo, per ritrovare le cose non buone, quelle tossiche che abbiamo vissuto insieme ai peccati commessi, ma anche per rivivere tutto ciò che di buono Dio ci ha mandato. È un esercizio di discernimento che dovremmo fare tutti quanti, prima che sia troppo tardi!”
Il nordest brilla tra i primi posti del medagliere
Sempre in testa alle classifiche Fulvio Luna Romero: “Le regole della vendetta” (Marsilio). Lo scrittore è nato e vive a Treviso, con grande talento narrativo descrive vicende oscure in terra veneta, dallo stoccaggio di rifiuti tossici, al traffico di droga, al riciclaggio di denaro sporco. Nel 2017 ha vinto il premio NebbiaGialla per inediti con il romanzo Prosecco connection. Molto noto a pubblico e critica, grazie ai suoi polizieschi che hanno come protagonista l’investigatore Carlo Caccia. Nel 2021 è uscito il noir Le regole degli infami, primo capitolo di una trilogia che comprende anche Le regole della vendetta. Il racconto incalzante e suggestivo si dipana tra le pianure a perdita d’occhio del Veneto orientale, strade strette e impervie che puntano verso il mare. In questo territorio si muovono gruppi di società fittizie gestite da manager spregiudicati. Una vicenda ricca di tensione, sospetti, spietati omicidi e innocenti che soccombono.
Torna Matteo Righetto
Il vento soffia ancora da nordest. Torna in classifica uno scrittore amato da pubblico e critica Matteo Righetto: “Il sentiero selvatico” (Feltrinelli).
Docente di Lettere, vive tra Padova e Colle Santa Lucia nelle Dolomiti. Ha esordito con “Savana Padana” nel 2012 e continua a stupirci grazie all’originalità e allo spessore dei temi trattati che sono diventati anche soggetti cinematografici. Ha realizzato insieme a Mauro Corona il “Sillabario alpino”. La sua “Trilogia della Patria” è diventata un caso letterario internazionale, tradotta in molti paesi del mondo. Dopo “La stanza delle mele” in classifica per molto tempo, esce in libreria con “Il sentiero selvatico”. Lo scrittore ci porta nel piccolo borgo di Larzonèi ai piedi delle Dolomiti. Piove incessantemente da più di un mese, gli anziani giurano di non aver mai visto cadere tanta acqua dal cielo. Siamo nel 1913 in quel drammatico momento in cui le foreste e gli animali selvatici venivano drasticamente abbattuti.
La Grande Guerra falcidiava i soldati, la natura e ogni essere vivente. Il 2 novembre giorno dei defunti, in paese si riuniscono tutti per una commemorazione nonostante il diluvio. C’è anche una bambina che durante la liturgia sparisce nel nulla e riappare il giorno dopo senza ricordare nulla di ciò che è accaduto. La sua miracolosa apparizione determina anche la fine della pioggia. Su di lei cominciano a correre strane voci. Ben presto verrà considerata dalla gente del paese una specie di strega, una creatura rapita dai morti e che ha conosciuto il diavolo. Un mosaico suggestivo sospeso tra fenomeni paranormali e primitive tradizioni locali dove le piante e gli animali occupano un posto determinante.
Due “strani” fratellini
Per descrivere l’altra novità in classifica citiamo ancora Papa Francesco, sono infatti sue le parole di apprezzamento per un libro che tra poco cercheremo di conoscere meglio: “Leggetelo e vedrete il dramma dei migranti prima di imbarcarsi”, con queste parole il Pontefice ha regalato ai vescovi una copia del romanzo: Fratellino (Feltrinelli) di Amets Arzallus Antia e Ibrahima Balde. Si tratta della vera storia di Ibrahima Balde e del suo viaggio dalla Guinea ai Paesi Baschi.
Una vicenda che ci lascerà senza fiato, finestra aperta su un mondo che crediamo di conoscere e invece va oltre la nostra immaginazione. Il protagonista intraprende un viaggio drammatico alla ricerca del fratello più piccolo partito per l’Europa e mai arrivato. Scopriremo cos’è la traversata del deserto, la prigionia, le torture, il traffico dei migranti, il viaggio in mare, la morte. Quali sono le ragioni che portano ad attraversare il Mediterraneo tra sete, fame e sofferenza? Ibrahima Balde racconta ogni istante del suo travagliato percorso all’autore di questo libro Amets Arzallus Antia. Classe 1983, è un giornalista e poeta francese di lingua basca che collabora con un’associazione di assistenza ai migranti. Proprio attraverso questa attività conosce Ibrahima Balde. Insieme decidono di scrivere questa straordinaria vicenda.
Un saluto da Mark Twain
Sapete che amo le copertine dei libri e le citazioni, salutiamoci con una frase del grande Mark Twain che ho trovato sfogliando le prime pagine de Il sentiero selvatico di Matteo Righetto. “Il pericolo non viene da quello che non conosciamo, ma da quello che crediamo sia vero e invece non lo è”.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta, mi sembra che i generi polizieschi, gialli e noir siano sempre piaciuti al pubblico dei lettori, quindi anche senza scomodare i grandi autori, credo che il mercato offra a tutti un margine di successo. Leggendo la sua presentazione vedo che Joël Dicker è un grande scrittore e questo suo nuovo racconto mi ha fatto pensare ai magistrati di Perugia che hanno rivelato le indagini di un militare in servizio alla procura nazionale antimafia. Anche nel romanzo – Un animale selvaggio – c’è un poliziotto che indaga, fa dossier su persone dalla immagine immacolata e perfetta. Insomma la letteratura a volte trova riscontri nella realtà. Il libro di Papa Bergoglio – “Life. La mia storia nella storia – è un testo fondamentale per conoscere questo Cristiano vero, concreto, capace di parlare di Dio senza perdere di vista i bisogni primari dell’uomo, senza dimenticare la fame, eliminando ermellini, scarpe rosse e altri orpelli, accessori molto liturgici, ma poco efficaci per aiutare gli ultimi. Papa Francesco ci appare nella sua normalità, ma le sue scelte sono coraggiose, a vantaggio della pace e della fede. Purtroppo ho anch’io degli amici che non lo apprezzano e lo confrontano sempre con Papa Benedetto XVI, ma per fortuna sono in grado di apprezzare il valore dell’uno e dell’altro secondo le proprie peculiarità. Mi ha fatto piacere che lei abbia ricordato Mark Twain, perchè mi ha fatto ritornare alla mia adolescenza e alle letture che poi ho ripreso da grande quando leggevo Tom Sawyer a mia figlia. Peccato che questi classici della letteratura stiano scomparendo dagli scaffali delle scuole dell’obbligo a vantaggio di testi che ancora devono dimostrare il loro valore, i classici sono fondamentali nella formazione.