“Le più belle poesie
si scrivono sopra le pietre
coi ginocchi piagati
e le menti aguzzate dal mistero.
Le più belle poesie si scrivono
davanti a un altare vuoto,
accerchiati da argenti
della divina follia”. Alda Merini.
La grande poetessa nasceva in primavera, il 21 marzo 1931. Quale guida migliore per la pagina letteraria considerando che in questa data si celebra anche la Giornata Mondiale della Poesia. Evviva i poeti e le poetesse!
Con Alda Merini entriamo alla Lovat

Andiamo a scoprire la classifica elaborata come sempre dalla Libreria Lovat, nostro luogo del cuore, con le sue belle sedi a nordest Villorba (Treviso) e Trieste. Punto d’incontro con gli autori, aperto a tutte le novità editoriali. Il podio conferma le anticipazioni della scorsa settimana, si tratta di novità importanti e di grande impatto per le emozioni che indubbiamente suscitano.
- Cecchettin – Cara Giulia – Rizzoli
- Pivato – L’insultario veneto-italiano – Programma
- Carofiglio – L’orizzonte della notte – Einaudi
- Vecchioni – Tra il silenzio e il suono – Einaudi
- Costa – Frontiera – Mondadori
- Schlesser – Gli occhi di Monna Lisa – Longanesi
- Galbraith – Sepolcro in agguato – Salani
- Manzini – Tutti i particolari in cronaca – Mondadori
- Grace – Icebreaker – Mondadori
- Avallone – Cuore nero – Rizzoli
Cecchettin subito primo in classifica

“Il cellulare risultava spento o non raggiungibile. Ti ho mandato un altro messaggio che non ti sarebbe mai arrivato”. Una frase da brividi che troviamo tra le prime pagine di un libro scritto da un padre che ha scelto di non stare in silenzio, ma di lanciare un appello alle famiglie, alle scuole e alle istituzioni. Un volume che fa parte di un progetto più ampio a sostegno delle vittime di violenza di genere. Giulia è stata uccisa in modo atroce, un delitto che ha sconvolto l’intera società, e che suo padre così racconta: “Sei la mia Giulia e sarai sempre la mia Giulia. Ma non sei più solo questo. Tu dopo quanto è successo sei anche la Giulia di tutti, quella che sta parlando a tutti”.
In libreria in vetta alla classifica il libro scritto da Gino Cecchettin con Marco Franzoso: Cara Giulia (Rizzoli) – Quello che ho imparato da mia figlia.

Doveva essere una settimana memorabile, Giulia era una studentessa di ingegneria biomedica e si stava per laureare. La sua vita piena di sogni e progetti viene stroncata dall’ex fidanzato.
Delitto efferato, una morte assurda che ha sollevato indignazione in tutta Italia alimentando il dibattito sul tema del femminicidio. Gino Cecchettin, padre di Giulia, è titolare di una piccola azienda di elettronica e attualmente impegnato in progetti contro la violenza di genere in memoria della figlia. Ha scritto il libro assieme a Marco Franzoso noto al grande pubblico per il romanzo “Il bambino indaco” dal quale è stato tratto il film di Saverio Costanzo: Hungry Hearts. Film vincitore a Venezia della Coppa Volpi come miglior interpretazione maschile e femminile ad Adam Driver e Alba Rohrwacher nel 2014.
L’incipit

Torniamo a leggere l’incipit di Cara Giulia: “Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno. La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia!”
La novità annunciata

Passiamo ora all’altra novità annunciata la scorsa settimana, saggio di grande impatto sul pubblico:
Frontiera (Mondadori) – Perché sarà un nuovo secolo americano – scritto da Francesco Costa.
Il giornalista ci conduce in un viaggio frastagliato nel Nuovo Mondo. La più influente superpotenza del pianeta sta attraversando un momento affascinante e contraddittorio, molto raccontato e poco compreso. Esiste la narrazione di un paese che balla sull’orlo del precipizio verso un declino inarrestabile, ma è proprio così? Come dobbiamo leggere tutte le contraddizioni di un luogo dove si respira un’aria elettrica fatta di tensioni ma anche di rinascita industriale?
L’autore ci aiuta nell’impresa, un saggio davvero stimolante anche alla luce degli appuntamenti elettorali che gli Stati Uniti si apprestano a vivere tra breve. Francesco Costa, nato a Catania nel 1984, vive a Milano ed è vicedirettore del giornale online “il Post”. Esperto di politica statunitense e più volte inviato sul campo. Dal 2015 cura il progetto giornalistico: “Da Costa a Costa” composto da una newsletter e da un canale su YouTube.
Come si insulta in Veneto?

In classifica un nuovo titolo accattivante che sta emergendo tra i libri più graditi della settimana scritto da Marialetizia Pivato. Insultario veneto-italiano. (Editoriale Programma) – Insulti, parolacce, imprecazioni, modi di dire poco gentili e vilipendi vari. Nel settore insulti questo saggio potrebbe essere più indispensabile dell’inglese o del toscano.
Se qualche veneto ci tratta male è il caso di conoscere alla perfezione la parolaccia giusta da esclamare con grinta e naturalezza. Questo dizionario nasce da un’idea di Walter Basso autore del celebre Dizionario da scarsèa. Si tratta di un prontuario di offese, imprecazioni, modi di dire piuttosto spinti e beceri da utilizzare in qualsiasi occasione per non farsi trovare impreparati quando ci si trova in Veneto. Il saggio analizza e spiega i vari significati di epiteti e modi di dire veraci e sempre sopra le righe, come alcune memorabili imprecazioni raccolte nelle peggiori osterie, in officina, nei campi e nei mercati. Universo variopinto che ci porta a scoprire le radici più profonde dell’insulto, sempre poco carino ma straordinariamente efficace. Anche democratico e inclusivo perché non ci sono differenze di sesso, etnia, religione o status sociale.
Marialetizia Pivato è nata a Treviso nel 1991. Laureata presso l’Università IUAV di Venezia in Arti visive e Moda. È appassionata di arte, cucina e botanica e concilia gli interessi umanistici con il lavoro di grafica e illustratrice. Al suo attivo un’affascinante collana di manuali botanici, piccoli ricettari e molte illustrazioni.
Un’altra novità

È giunto il momento di rompere il ghiaccio, in vista dell’equinozio di primavera. C’è un’altra novità nel medagliere: Icebreaker (Mondadori) di Hannah Grace. La storia di una pattinatrice professionista e del capitano di una squadra di Hockey costretti a dividere la stessa pista di pattinaggio. I due non si possono soffrire, cosa accadrà? Icebreaker ha ottenuto un successo mondiale grazie anche alle numerose visualizzazioni sui social come TikTok. Hannah Grace è originaria di Manchester e si definisce autrice di “libri soffici e confortevoli”, scrive soprattutto romance contemporanei e new adult. Quando non è impegnata a scrivere ama passeggiare con il marito e i suoi cani Pig e Bear. Tra le citazioni del suo libro leggiamo questa che dedichiamo a tutti quelli che amano pattinare: “Il pattinaggio era il recipiente in cui poter riversare il mio cuore e la mia anima” Peggy Fleming.
In chiusura un altro compleanno celebre, quello di Stéphane Mallarmé

Nasceva a Parigi il 18 marzo 1842. Scrittore, poeta e drammaturgo sempre in prima fila per difendere diritti e libertà, si schiera al fianco di Zola in occasione del famoso articolo J’accuse in favore del capitano Dreyfus.
Salutiamoci con una sua citazione adatta a questa rubrica: In fondo il mondo è fatto per finire in un bel libro.
Buona lettura!
Bene la graduatoria della Lovat! Cicchettin al primo posto come ci aspettavamo!
Dott.ssa Elisabetta, anche con i libri possiamo rendere omaggio alla memoria di una ragazza eccellente come Giulia, che per colpa di una persona abietta non ha potuto dare attuazione alla sua vita e concretizzare i suoi studi così importanti. La morte di Giulia non è stata solo una vicenda veneta, ma il dramma ha colpito tutta Italia e il suo volto simpatico è noto a tutti noi. Ancora una volta il dolore è arrivato proprio dalle persone che avrebbero dovuto proteggere, terribile il concetto: o mia o di nessuno. Questo libro servirà sia per ricordare Giulia, sia per sostenere i progetti contro la violenza sulle donne, azioni infami che giungono proprio dalle persone che a parole si dichiarano vicine. Cambiando registro e argomento, sorridiamo un po’ con Marialetizia Pivato. Ho ricevuto in regalo il suo divertentissimo libricino, e l’ho letto con quella leggerezza necessaria. Ad ogni epiteto letto sentivo risuonare l’esclamazione come se fossi stato a Vicenza, a Mestre, a Treviso in un contesto adatto a queste parole. A volte è bello anche scherzare e sorridere un po’, utilizzando le caratteristiche, anche linguistiche, di ogni territorio. Grazie per questa bella rubrica.
Tra gli eventi più piacevoli che accompagnano i miei week end c’è senza dubbio alcuno l’appuntamento con i suoi articoli. Con grazia e magia mi accompagna a scalare le vette delle classifiche. Le librerie Lovat diventano come d’incanto un luogo di vacanza, un luogo dove il tempo non esiste. Esattamente come quando ci si immerge in una lettura ed il tempo si ferma.
Grazie
Elisabetta S.