E’ Edoardo Pittalis, giornalista e scrittore, editorialista del Gazzettino e direttore di www.enordest.it, il vincitore dell’edizione 2024 del Premio Amici dello Spettacolo di Venezia Mestre che viene assegnato a “personalità che si siano distinte per aver contribuito alla crescita culturale in ambito letterario, artistico e storico”. La motivazione sottolinea come il giornalista sia diventato “un punto di riferimento culturale per la comunità” e ne mette in evidenza la capacità di “raccontare i suoi libri in una forma di teatro cantato”.
Gli Amici dello Spettacolo consegnano la targa
A fare gli onori di casa e a consegnare la targa, per conto del Cinit-Cineforum italiano, sono stati la professoressa Wera Venturelli e il professor Giovanni Barnaba. Il premio, giunto quest’anno alla quarta edizione, fin dall’inizio è stato attribuito a divulgatori della cultura, a registi, attori e attrici che si siano distinti per aver contribuito alla crescita culturale in ambito letterario, artistico e storico. Su questa strada la scelta del 2024: “Pittalis ha calcato anche i palcoscenici curando, assieme al cantautore veneziano Gualtiero Bertelli, la riduzione e l’adattamento dei suoi testi per la scena. Nella veste di narratore, al suo fianco, ha dato così vita all’esperienza del teatro-canzone”.
Una serata a parlare di informazione, di storia del Nordest, di musica e di rappresentazioni
Edoardo Pittalis ha affrontato davanti al pubblico il momento difficile dell’informazione e della carta stampata che attraversano un periodo di crisi. Il giornalista ha parlato del rischio di omologazione della notizia, dell’importanza del pluralismo per conservare la libertà della stampa. Dell’appiattimento di molta informazione e del rischio di prendere per attendibile e vera qualsiasi notizia diffusa dai social, spesso senza controllo delle fonti e senza verifiche. Il rischio è che spesso l’informazione che gira non sia quella cercata e diffusa da professionisti, ma quella creata – talvolta ad arte – da canali non autorizzati e non controllabili. Certo, ha detto Pittalis, la libertà è il bene più grande, ma anche la serietà, la documentazione, la fiducia meritano rispetto. Non si può raccontare quello che si vuole, ma quello che è vero.
Per Amici dello Spettacolo il racconto della sua avventura con Bertelli
Collegandosi al premio, Pittalis ha raccontato la sua avventura nello spettacolo trasformando in una forma di racconto i suoi libri sulla storia del Nordest grazie soprattutto alla collaborazione con un grande cantautore e ricercatore e storico della musica e della canzone popolare, come Gualtiero Bertelli. Da questo sodalizio è nata la trasposizione di lavori legati ai suoi libri che ha dato vita a spettacoli replicati in centinaia di piazze, teatri, rassegne e manifestazioni di ogni genere.
Il regalo agli Amici dello Spettacolo
Con Gualtiero Bertelli, che si è accompagnato con la sua fisarmonica e la sua chitarra, hanno dato una dimostrazione di come fosse nata la collaborazione e un esempio della trasposizione di alcuni libri: da “La guerra di Giovanni” che racconta la Grande Guerra, a “Il sangue di tutti”, gli anni della guerra civile dal 1943 al 1945 a Nordest; da “Poenta e schei”, epopea di un secolo di trasformazione del Veneto, fino ad affrontare i temi della democrazia, dell’emigrazione e dell’immigrazione, della trasformazione di una regione da agricola a locomotiva dell’economia europea.
Tra le canzoni eseguite da Bertelli: “Gorizia” sul dramma della Grande Guerra, canzone popolare che riproposta negli Anni Sessanta portò gli artisti a processo perché accusati di disfattismo ben mezzo secolo dopo i fatti raccontati! “El voto delle femene”, testo dello storico Mario Isnenghi, rappresentazione del ruolo dei parroci nelle campagne elettorali del dopoguerra. A chiudere, la canzone più famosa, “Nina ti te ricordi”, incisa tra gli altri anche da Francesco De Gregori.
Di recente Bertelli, che ha appena compiuto 80 anni festeggiato dagli amici, ha ricevuto il Premio Tenco uno dei massimi riconoscimenti per i cantautori: si è voluto mettere in evidenza la sua passione e il suo studio per la musica popolare italiana e non soltanto veneziana.
Congratulazioni al nostro direttore!!
Grande Edoardo Pittalis, un giusto riconoscimento al suo straordinario lavoro. Cultura, storia, spettacolo. In ogni campo la sua voce preziosa. Congratulazioni!