Treviso città delle donne, protagoniste in ogni settore della società: cultura, politica, lavoro, sport. In questi giorni c’è un compleanno importante. Sono passati due anni dalla costituzione il 2 febbraio 2022 di Progetto Donne Veneto APS. Occasione per festeggiare con un brindisi questo meraviglioso traguardo il 5 febbraio, data che segna la nascita di una realtà molto significativa.
Il Progetto Donne Veneto

Il nostro settimanale segue da sempre con grande interesse la promozione sociale di Progetto Donne Veneto che si ispira a principi di solidarietà e collaborazione. Esattamente alla vigilia dell’8 marzo di due anni fa nel presentare l’associazione, citai nel mio articolo Tina Anselmi: “Quando le donne si sono impegnate nelle battaglie, le vittorie sono state vittorie per tutta la società”. Fu lei la promotrice della legge sulla “Parità di trattamento tra uomini e donne in materia di lavoro”. Erano gli anni ’70, ma ancora oggi discriminazioni e disuguaglianze condizionano il cammino femminile.
Il contesto

In questo contesto si muove Progetto Donne Veneto, al suo attivo un’attività coinvolgente anche per lo spessore delle iniziative proposte nei due anni di formazione. Diverse esperienze che intrecciandosi delineano gli obiettivi statutari tra i quali emergono: azioni di contrasto alla violenza di genere, attività di promozione e sensibilizzazione sulla condizione femminile nel mondo del lavoro dove resiste il divario di retribuzione di genere, iniziative volte a favorire lo sviluppo del ruolo economico e sociale delle donne.
I principi del Progetto Donne Veneto

I principi solidaristici che ispirano Progetto Donne Veneto, mirano a favorire lo sviluppo del ruolo economico e sociale delle donne, attraverso il supporto concreto tra socie per far crescere l’autonomia, e la piena consapevolezza nelle proprie capacità sostenendo anche la realizzazione professionale e personale delle socie nonché di terzi, per garantire un percorso di formazione continua. Sono tantissimi gli appuntamenti pubblici organizzati in questi due anni e che abbiamo seguito su “èNordest”
Mi soffermo solo su alcuni: “Donne che leggono donne che leggono donne che…” maratona di letture per l’8 marzo, il Festival Treviso Città per le Donne, Fancy Women Bike Ride, splendida pedalata per promuovere la bicicletta, il Festival della Cultura Sportiva femminile. In una città vocata allo sport come Treviso ha registrato uno strepitoso successo costellato da ospiti e relatori di grande spessore: atlete olimpioniche, allenatrici, personal coach, istruttrici, docenti di scienze motorie e sportive, specializzate nella disabilità psico-fisica, incontri ed esibizioni di atlete blasonate da medaglie olimpiche e scudetti.
L’associazione

Questa associazione no profit collabora anche con il Premio Donna dell’anno promosso da Innovation Future School, la cui finale quest’anno sarà il 10 febbraio 2024 a Bassano del Grappa, organizza inoltre convegni e seminari sulla transizione digitale. Per il 25 novembre Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ha partecipato al progetto “Viva Vittoria” e allo spettacolo “Scioperina” grazie ai quali sono stati raccolti fondi a favore delle case rifugio per le donne vittime di violenza di Treviso.
La collaborazione nel Progetto Donne Veneto




Tutte le attività si basano su spirito di collaborazione, condivisione e sorellanza valorizzando le specificità di ognuna, per questo chi desidera partecipare viene accolta con grande entusiasmo anche senza l’obbligo di iscrizione.
Scrive l’associazione: possono far parte di Progetto Donne Veneto APS tutte le donne maggiorenni: lavoratrici in proprio, dipendenti, senza occupazione, pensionate. Non esistono criteri di ammissione discriminatori per motivi etnici, razziali, culturali, politici o religiosi. L’associazione non si riconosce in nessun partito politico puntando con le sue azioni al miglioramento della vita sociale, partendo dalle donne.
Obiettivo per il futuro? Allargare la comunità promuovendo eventi e iniziative di interesse comune. Davvero uno splendido compleanno!
info www.progettodonna.it
canali social: Facebook, Instagram e LinkedIn
Dott.ssa Elisabetta il Veneto, e quindi anche la sua amata Treviso, sono sempre concretamente sensibili ai diritti di tutti, anche a quelli delle donne. Anche il recente dibattito in Consiglio regionale del Veneto intorno la proposta di legge Zaia sul fine vita è stato un grande segno di civiltà, sensibilità e attenzione. Le donne purtroppo, anche in Veneto, almeno nel passato, hanno lavorato tanto come gli uomini, ma sono rimaste un po’ defilate e le decisioni, quelle che contano, sono state lasciate ai maschi. Il ricordo del Ministro del Lavoro Tina Anselmi è doveroso, infatti è stata un bellissimo frutto concreto di questa Regione capace di promuovere le idee delle donne. Mi complimento con il Progetto Donne Veneto per la volontà di sostenere la condizione femminile in tutti gli aspetti. Abbiamo fatto tanta strada dagli anni settanta ad oggi, oggi sono più rare le discriminazioni sul lavoro e nella società delle donne, ma qualcosa si può fare ancora nell’accettare il punto di vista femminile, le idee delle donne che potranno disegnare una società diversa e migliore. Molte volte sono le stesse donne che non promuovono le loro amiche di genere, basta pensare all’elezione del Presidente della Repubblica, le donne non hanno votato le donne e si è rimasti sul Presidente Mattarella, bravissimo, per paura del nuovo. Anche il Presidente del Consiglio donna è giunto da una coalizione e da un partito che sembrava preferire una visione più maschile o virile della società, ma poi tutto è stato smentito dai fatti. Apprezziamo le idee del Progetto Donne Veneto, sostenere le donne in economia e nella società aiuterà a costruire una nuova visione del mondo, forse più bella, sensibile e concreta, ma ora spetta alle donne dimostrare il loro valore concretamente scendendo in campo davanti agli uomini.