Le donne vanno meglio degli uomini anche nella specialità gravel. Sabato e domenica si sono svolti nel Trevigiano i campionati del mondo dal Centro Sportivo Le Bandie a Pieve di Soligo attraverso le colline tutelate dall’Unesco. La lombarda Silvia Persico si è aggiudicata l’argento, l’unica medaglia per l’Italia, e l’abruzzese Gaia Realini è giunta nona. Ben più distanti gli uomini: Simone Velasco, tricolore su strada, si piazzato settimo, il friulano di Buja Alessandro De Marchi, nono. Giovanni Carboni 18° ed il campione italiano Matteo Zurlo 20°. È di Cusinati (Vi) e difende i colori dell’Uc Trevigiani Energiapura Marchiol.
Gara maschile: lo sloveno Matej Mohorič campione del mondo

Nel ciclismo vedi atleti sloveni vincere in tutte le specialità. Sabato al Giro di Lombardia ha vinto il fuoriclasse Tadej Pogacar. Domenica, accolto da un bagno di folla e da un boato assordante dalla stracolma Pieve di Soligo, Matej Mohorič si è laureato Campione del Mondo Gravel UCI 2023 davanti a circa 20 mila persone. Ritmi elevati fin dal via de Le Bandie per la gara riservata alla categoria degli uomini elite. Il gruppo arriva compatto e solido fino al primo passaggio sotto il traguardo di Pieve di Soligo, ma il ritmo si alza col passare dei chilometri e la scrematura è una logica conseguenza. Tra le vittime illustri c’è anche Wout Van Aert che, a causa di due cadute e i conseguenti guai meccanici, si ritrova a dover inseguire a 10 minuti dai primi. Addio ai sogni di gloria per il fuoriclasse belga, che comunque non alzerà bandiera bianca e chiuderà all’ottavo posto, a 8’21” dal vincitore.
Il campione: “un percorso spettacolare”

“Tutti i week-end – dice Mohorič in conferenza stampa con l’iride che gli contorna il volto – venivo qui a correre quando ero juniores perché c’erano tante gare importanti. Il percorso era spettacolare, non sapevo ci fossero tante strade sterrate e sentieri così belli in zona. Vale la pena tornare da queste parti per una vacanza in un agriturismo e godersi ancor di più il paesaggio. Siamo passati accanto a laghi, colline, vigneti e stradine davvero fantastiche. Dovete sapere che Franco Pellizotti, il mio direttore sportivo alla Bahrain Victorious – continua Mohoric – mi ha chiamato due settimane fa dopo la presentazione del percorso e mi ha detto che sarebbe stato bello venire a correre qui. Merida ha fatto di tutto per darmi una bici gravel che è una disciplina tanto spettacolare e tecnica, che sono sicuro in futuro possa diventare sempre più popolare”.
Panighel, presidente di Pedali di Marca: “week-end che non dimenticheremo”

Si è conclusa con la prova degli uomini élite questa due giorni del Campionato del Mondo Gravel UCI 2023. Un successo sotto tanti punti di vista, come detto anche da un commosso Massimo Panighel, presidente di Pedali di Marca e uno degli organizzatori della prova iridata. “I 26 comuni attraversati dalle gare e le rispettive amministrazioni, che con la loro disponibilità hanno reso possibile tutto questo. E poi i volontari e gli sponsor, che in 28 giorni ci hanno permesso di mettere in piedi un Campionato del Mondo. È stato bello vedere tutti questi appassionati lungo il percorso e sul traguardo di Pieve di Soligo. Un week-end che non dimenticheremo”.
Ordine d’arrivo della prova maschile

1) Matej Mohorič (Slovenia) 4:53:56
2) Florian Vermeersch (Belgio) + 43″
3) Connor Swift (UK) + 3′ 40″
4) Alejandro Valverde (Spagna) + 6′ 48″
5) Keagan Swenson (USA) + 6′ 48″
6) Quinten Hermans (Belgio) + 7′ 24″
7) Simone Velasco (Italia) + 7′ 52″
8 Wout Van Aert (Belgio) + 8′ 22″
9) Alessandro De Marchi (Italia) + 9′ 08″
10) Sebastian Schönberger (Austria) + 9′ 43″
Donne: brilla la stella della polacca Niewiadoma, seconda Silvia Persico

A Pieve di Soligo brilla la stella di Niewiadoma, nuova Campionessa del Mondo Gravel UCI. Dopo una battaglia durata 140,7 chilometri emerge la talentuosa polacca che si è aggiudicata il secondo Campionato del Mondo Gravel UCI della storia. Alle sue spalle arrivano una combattiva Silvia Persico e la sempre presente Demi Vollering
I continui su e giù tra le colline patrimonio dell’UNESCO hanno selezionato ancora di più il gruppo di testa. L’azione decisiva Katarzyna Niewiadoma l’ha messa in atto a quasi 50 km dall’arrivo, subito dopo Ca’ del Poggio. Da quel momento in poi è stato un una contro tutte, con dietro il gruppo che man mano si sgretolava, mentre davanti l’agguerrita polacca ha spinto al massimo. Solo negli ultimi 100 metri Niewiadoma ha potuto godersi l’abbraccio della folla giunta oggi a Pieve di Soligo per questo primo giorno dedicato alla seconda edizione del Campionato del Mondo Gravel UCI.
La campionessa del mondo: “era la mia gara gravel”

“Era la mia prima gara gravel – dice Katarzyna Niewiadoma durante la conferenza stampa, mentre si gode la maglia iridata – ed è andata benissimo. Competere in qualsiasi Campionato del Mondo è emozionante. Ho guardato il profilo di questo mondiale gravel e ho visto un’opportunità, così insieme alla squadra e a Canyon abbiamo deciso di puntarci. Devo ringraziare Canyon e SRAM per avermi dato una bici super performante in così poco tempo. Fin dalla prima salita – continua la neo iridata – avevo capito che oggi sarebbe stata una grande giornata. E’ una vittoria che ripaga una stagione intera dove ho sempre attaccato e mi sono messa in mostra spesso ma senza riuscire a vincere quanto avrei voluto. Gli ultimi 10 km erano davvero duri, la salita finale di Collagù, così come la discesa, era davvero difficile, ho avuto paura che da dietro potessero rientrare”.
Silvia Persico: “è stata la gara più dura della mia vita”

La volata per il secondo posto l’ha vinta Silvia Persico, battendo di mezza ruota l’olandese Demi Vollering. Vedere brillare la maglia azzurra sul podio di un mondiale fa sempre un effetto particolare.
“È stata la gara più dura della mia vita – racconta Silvia Persico – devo dire un grazie particolare alle mie compagne di squadra. Fin dai primi metri hanno preso in mano la corsa e si sono date da fare. Dopo appena 25 Km ho avuto una fortuna che però ho riparato velocemente con il “fast” e dopo altri 5 chilometri ho trovato la feed zone con i meccanici. Sono rimasta sempre tranquilla perché sapevo di stare bene. Mi aspettavo di combattere per una medaglia e devo essere felice di quanto fatto perché era la mia prima gara di gravel”.
Ordine d’arrivo della gara femminile: nona Realini

1 Katarzyna Niewiadoma (Polonia) 04:49:44
2 Silvia Persico (Italia) + 33”
3 Demi Vollering (Paesi Bassi) + 33”
4 Yara Kastelijn (Paesi Bassi) + 1’ 29”
5 Lorena Wiebes (Paesi Bassi) + 1’ 33”
6 Lauren Stephens (USA) + 4’ 02”
7 Simone Boilard (Canada) + 5’ 19”
8 Niamh Fisher-Black (Nuova Zelanda) + 5’ 23”
9 Gaia Realini (Italia) + 6’ 03”
10 Tiffany Cromwell (Australia) + 6’ 47”
Foto Credits: Bolgan