Non sarà un’avventura, come cantava Battisti, ma una sfida, una missione morale, etica, politica e personale per aiutare la nostra Nazione, il nostro territorio e la nostra comunità sociale in uno dei momenti più complessi e difficili delle sua storia, dal dopoguerra ad oggi. L’appuntamento con le elezioni anticipate del 25 settembre arriva infatti in un momento di massima fragilità economica e tensione altissima, caratterizzato dalle speculazioni, dal caro energia, dai rubinetti del gas russo chiusi, dalle superbollette che arriveranno ai cittadini e dal rallentamento economico globale. Le vere sfide saranno queste.
Trovare le risposte concrete che servono nell’immediato, perchè margini per i magheggi politici, per la politica delle tre carte del promettere e non mantenere non ci sono più. La comunità veneta che avrò il privilegio di andare a rappresentare a Roma, se tutto andrà per il verso giusto, la conosco bene. Perchè è la mia, perchè sono nato qui, perché alle spalle ho 25 anni di esperienza non solo politica, ma soprattutto amministrativa e sociale a tutti i livelli. Dalle Municipalità al Comune, alla Provincia, alla Regione ho ricoperto, facendo gavetta politica partendo da zero, ruoli che mi hanno consentito negli anni di accumulare esperienze e conoscenze sulle grandi questioni irrisolte e sulle grandi potenzialità che ci sono sul nostro territorio.
Chi sono
Mi chiamo Raffaele Speranzon. Abito a Mestre e faccio il consulente aziendale. Sono sposato e padre di due splendide gemelle. Ho seguito la politica sin da giovane alle scuole per poi appassionarmi sempre di più. Ho rivestito l’incarico di presidente dell’Ater di Venezia, di presidente di Veneto Acque S.p.A, sono consigliere regionale come presidente del gruppo di Fratelli d’Italia e attualmente per la città metropolitana Assessore alle Attività culturali, Spettacolo, Sistema bibliotecario provinciale, Patrimonio culturale e museale, Politiche giovanili, Sport e Tempo libero dal 2009.
Come rispondere alle sfide
Dialogo, interconnessione costante con il territorio e i suoi rappresentati sociali ed economici saranno il timone del mio agire da parlamentare, che avrà un approccio pragmatico e pratico verso i problemi, con un unico obiettivo, risolverli e non lasciarli alle generazioni future o sotto il tappeto come per decenni hanno fatto intere classi di politici che eletti qui, poi una volta a Roma si sono “dimenticati” delle loro promesse.
Le vere sfide da affrontare
Non sono nuovo nella politica, certo, ma è un nuovo approccio quello che oggi serve, e io e ne sono consapevole. Parlando nel dettaglio di Venezia e della sua area Metropolitana dove sono nato e vivo da 50 anni, ho le idee ben chiare. Venezia e la sua laguna, patrimonio dell’Umanità, necessitano di almeno 150 milioni l’anno di finanziamento attraverso la Legge Speciale per Venezia: risorse indispensabili per supportare i costi necessari per la manutenzione e la sopravvivenza anche strutturale di una città unica e complessa, liberando altre risorse comunali per rafforzare il welfare buono, non quello assistenziale e sprecone che magari aiuta chi non ha bisogno ma sa fare il furbo.
La questione sicurezza
Altra priorità è la sicurezza del territorio e soprattutto di intere aree della terraferma, cadute in un desolante degrado fatto di spaccio, delinquenza e microcriminalità tali che oggi i cittadini hanno addirittura paura di denunciare per ritorsioni. Non è accettabile che i cittadini, le persone perbene abbiano paura e si sentano insicuri nella loro città, nel loro quartiere o quando rientrano a casa loro.
La questione casa e le sfide che comporta
E anche sulla questione casa vorrei poter intervenire, magari supportato da altri colleghi parlamentari per risolvere una stortura normativa folle; quella che da’ più tutele a chi occupa abusivamente un’abitazione non sua, mentre i proprietari o chi ha diritto a quella casa debbono restare fuori la porta, senza la loro casa in attesa che la macchina della giustizia gliela riaffidi. Può sembrare una piccola cosa, ma se dovesse succedere a chiunque di noi sarebbe una sciagura immensa. Il diritto alla casa spetta a chi lo ha, non a chi forzatamente la occupa e si difende dietro una legge che evidentemente ha qualcosa che non va.
Le sfide più grandi
Riguardo i grandi temi, su tutti più che mai attuale e vitale per la nostra economia è quello delle energie e dell’autonomia del nostro Paese dalle dipendenze energetiche. Abbiamo grandissime risorse di gas nel sottosuolo, si potrebbero sviluppare le vie energetiche alternative ma troppo spesso per ideologie iper-ambientaliste si è fermato tutto. E i risultati ora li vediamo. Se per il nostro Paese fosse stata programmata una strategia energetica meno accecata dalle storture ideologiche probabilmente milioni di italiani e di imprese ora non vivrebbero nel terrore di uno degli inverni più difficili della nostra storia.
Come utilizzare le risorse
Le risorse per recuperare questi ritardi epocali ci sarebbero, ma bisogna capire anche come si potranno utilizzare le possibilità date dal Pnrr, un piano che è stato scritto e approvato prima degli eventi bellici in Ucraina, quando il mondo era un’altra cosa, e che è evidente che debba essere ricalibrato all’attuale situazione. Purtroppo la bacchetta magica per risolvere le cose non esiste, ma almeno avere le idee chiare su cosa fare e poter fare sì, per questo la mia non sarà un’avventura, ma una sfida, una missione vissuta con lealtà, etica e morale al servizio della Nazione e della collettività.