Non conoscono ostacoli le bollicine in spiaggia. Un luglio a dir poco da incorniciare per il Prosecco visto che i consumi vanno da 11,5 a 12 milioni di euro. Non va così male il “cugino” Rose’ (nel mercato solo dall’autunno del 2020) che registra un “botto” di consumi nello periodo che sfiora i 3 milioni (fonte LUIGIWINES.COM società specializzata in indagini economiche)
Un botto superiore al 2021
Un 2022 che sembra superare i numeri record di tre anni fa come conferma Valerio Nadal presidente Condifesa TVB (10mila imprese agricole associate): “Già molte aziende registrano aumenti rispetto allo stesso dell’anno scorso di un +40-45 per cento. Il turismo rappresenta una fetta consistente della nostra economia, fortunatamente è ripartito. E con esso l’economia legata all’enogastromia. Non è un caso se da tempo il Prosecco da tempo stia spopolando nei mercati esteri oltre che nelle spiagge”
Passador
Al primo posto le bollicine del Prosecco, poi i bianchi fermi come Pinot Grigio, Chardonnay e Sauvignon. Franco Passador direttore generale di Vivo Cantine commenta così: “il successo è riconducibile con le presenze turistiche decisamente aumentate. Così come è aumentata la voglia di “evadere”, di frequentare i bar e i ristoranti. Oggi il vino è diventato un modo di bere che in ogni angolo del mondo trova ampi consensi. L’economia aveva bisogno di risollevarsi e vediamo questi dati con molta soddisfazione assieme a tutto il mondo e l’indotto legato al vino”
Il botto visto da Lorenzon
Fiorenzo Lorenzon presidente della Coldiretti San Biagio di Callalta: “è un prodotto richiestissimo per la sua freschezza e ben si abbina con le diverse pietanze. Oggi nelle discoteche è molto apprezzato il Magnum Prosecco Doc specie durante le feste, bottiglie da 1,5 litri, a dimostrazione del successo confermato dai numeri.