Questo è uno dei tanti itinerari che si possono percorrere senza fatica e con grande soddisfazione. Si parte da Pieve di Cadore, capoluogo storico della valle. Intorno alla centrale Piazza Tiziano meritano una visita: la chiesa di S. Maria Nascente (Madonna con Bambino e Santi di Tiziano e Bottega e altre opere di Francesco e Cesare Vecellio), la sede della Magnifica Comunità di Cadore, palazzo quattrocentesco che ospita il museo civico archeologico, e la casa natale del pittore Tiziano. Si prosegue fino a raggiungere Calalzo di Cadore, importante centro turistico verso il Lago di Centro Cadore dal bel colore verde smeraldo). Da visitare anche l’interessante sito archeologico di Lagole e la chiesa di San Biagio.
Da Pieve di Cadore attraverso i percorsi di Papa Giovanni Paolo II fino alle Tre Cime

Una Piacevole passeggiata porta agli abitati di Grea e Rizzios, rari esempi di antica architettura e dai quali si può ammirare a 360° gradi un panorama naturale incantevole. La tappa successiva è Vigo di Cadore, con la splendida chiesa di S. Orsola, quindi Lorenzago, luogo di villeggiatura di Papa Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI.

Continuando in direzione Auronzo di Cadore si arriva nel centro del comune delle tre Cime di Lavaredo, che si snoda per oltre 8 chilometri sulle sponde del lago di Santa Caterina, sede di importanti competizioni sportive.
Dal Cadore al Comelico

Attraversata la galleria del Comelico si giunge a Santo Stefano di Cadore dove si trova la chiesa più antica dell’intera Val Comelico, documentata sin dal 1200. Verso ovest si raggiunge il piccolo abitato di San Pietro di Cadore con il palazzo Poli De Pol, splendido esempio di villa veneta in territorio montano. Stupendi gli affreschi al suo interno. Proseguendo, invece, verso nord una breve deviazione ci porta a San Nicolò Comelico, dove si può visitare l’omonima chiesa con affreschi quattrocenteschi di Gianfrancesco da Tolmezzo. Ecco così raggiungere il Comelico Superiore con la graziosa località di Padola. Ora anche stazione sciistica con un bell’anello per sci di fondo e piste da discesa con seggiovia 3 Zinnen. In futuro prossimo dovrebbe essere realizzato il collegamento Val Comelico- Val Pusteria.
Finiamo con Sappada

L’itinerario si conclude a Sappada che ora fa parte del Friuli-Venezia Giulia, bandiera arancione del T.C.I. Isola germanofona che ha saputo conservare il paesaggio e tradizioni antiche (ne è una testimonianza il Carnevale). È un paese molto bello con le case in legno, decorate e con davanzali pieni di fiori. Un sentiero tra i boschi porta alle sorgenti del Piave. Un rigagnolo che prende forma alle pendici del monte Peralba che poi diventerà appunto il fiume Piave, sacro alla Patria. Il fiume percorre l’intero territorio bellunese, giù, giù, sino a Venezia.