Ci lascia all’età di 87 anni Leonardo Del Vecchio. Fondatore di Luxottica, sicuramente uno straordinario esempio di self-made man che tutto il mondo riconosce, unitamente, oggi, alle parole di cordoglio per i familiari e alle quali anche la redazione di enordest.it si unisce. Un uomo che da Agordo è riuscito a creare un impero, con le sue operazioni che avevano visioni future concrete. Lo dimostrano EssilorLuxottica fino ai Ray-Ban. Gli occhiali da sole preferite dal Presidente Joe Biden. Operazioni che ha seguito fino a pochi giorni dalla sua scomparsa.

Zaia ricorda Leonardo Del Vecchio

Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: “Amo ripetere spesso che solo i pessimisti non fanno fortuna. Penso che il cavalier Del Vecchio sia stato la dimostrazione vivente di questo modo di dire; un uomo che con la sua determinazione e la sua visione del lavoro, dal nulla si è attestato nella classifica degli imprenditori di maggior successo in tutto il mondo. Desidero ricordarlo come uno degli artefici della riscossa della nostra terra, in particolare del riscatto economico delle nostre montagne”.
Ma Leonardo Del Vecchio per la provincia di Belluno e per i bellunesi ha significato qualcosa di più

Per la sua costante vicinanza al territorio e alla comunità bellunese. Ai suoi dipendenti, come ricorda bene il senatore cadorino Luca De Carlo: “Sicuramente Del Vecchio è stato un alfiere del made in Italy e un difensore della nostra economia, ma di lui ricordiamo con ammirazione la grandissima attenzione che ha sempre prestato al benessere aziendale e familiare dei propri dipendenti. La storia personale e imprenditoriale di Leonardo Del Vecchio si intreccia in modo indissolubile con la provincia di Belluno”.
Un imprenditore e i dipendenti come una famiglia

Decisamente hanno fatto scalpore le importanti donazioni ai dipendenti in occasione dei suoi 50 e 80 anni. Donazioni in azioni per diversi milioni di euro ciascuna. Però la vicinanza di Del Vecchio ai suoi dipendenti era costante. Vicina ai loro problemi, sia che riguardassero la sfera lavorativa, sia che ne fossero colpiti nell’ambito personale. Lo sintetizza perfettamente il Ministro trichianese Federico D’Incà: “Del Vecchio ha saputo introdurre sistemi di welfare e protezione che sono di esempio in tutto il mondo. Ha fatto di una multinazionale una grande famiglia partendo da un piccolo paese, Agordo, nelle più belle montagne del mondo, le Dolomiti. E lo ha fatto mantenendo con orgoglio quella sede perché era la sua casa, diventata solo più grande”.
Un futuro ancora da scrivere

Una sensibilità vicina tanto al quotidiano, garantendo ogni anno dai premi fino ai ristori alimentari. Quanto alle situazioni emergenziali, eccezionali, come la recente pandemia covid-19, dove non ha fatto aspettare un contributo alla cassa integrazione straordinaria assicurando il 100% dello stipendio. Solo alcuni esempi, una minima parte di quanto Del Vecchio ha voluto e fatto. Perché sul concetto di azienda-famiglia, territorio-comunità, dal nulla, ha costruito un impero. Queste le sue fondamenta, vive, fatte di anime. Non di freddo calcolo finanziario, che arriva certamente dopo, ma a cui non è permesso di mettere in discussione certi valori fondanti. Da qui l’incognita del dopo Del Vecchio. EssilorLuxottica saprà rimanere fedele a questi valori, il patrimonio più grande che ci ha lasciato il suo immenso presidente?
Padrin e il ricordo di Leonardo del Vecchio

Un appello in tal senso lo promuove verso tutti il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin. “Leonardo Del Vecchio è stato uno degli imprenditori più lungimiranti d’Italia. La sua capacità di visione ha dato vita a un’impresa che per Belluno ha significato lavoro e welfare, oltre a export e business, garantendo quello sviluppo economico e sociale che solo i grandi personaggi sanno creare. La sua scomparsa lascia un vuoto enorme, ma affida alla politica e all’amministrazione del territorio il compito di continuare ad assicurare le condizioni perché il Bellunese rimanga una terra in cui lavorare e produrre a livello globale non solo è possibile, ma è vantaggioso, per la grande professionalità degli addetti. Un’eredità non facile, ma che tutti, nessuno escluso, dobbiamo raccogliere e portare avanti”.