Affinché si possa parlare di un sussidio legato ai pazienti affetti da patologie legate alla tiroide, bisogna fare innanzitutto un po’ di chiarezza in merito a tale patologia. Infatti, esistono diverse forme di tiroidismo più o meno gravi che possono portare a delle conseguenze diverse per chi è affetto da tale malattia. Esistono diversi tipi di patologie per la tiroide riconosciute dal Decreto Ministeriale del 5 febbraio 1992 (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1992/02/26/092A0771/sg) che prevede una tabella per le malattie invalidati legate alla tiroide:
1 Ipertiroidismo o ipertiroidismo con grave ritardo mentale con invalidità riconosciuta al 100%;
2 Ipertiroidismo primario con un’invalidità riconosciuta nella misura fissa del 50%;
3 Ipoparatiroidismo non trattabile con invalidità dal 91% al 100%
Tale tabella, disciplina in modo generico le patologie della tiroide: spetterà alla commissione Inps valutare il grado di invalidità legato alle altre forme.
Quanto spetta per il bonus tiroide
Per ottenere un riconoscimento dall’Inps, bisognerà presentare domanda per l’invalidità civile per le patologie della tiroide. Infatti, nel caso in cui la commissione riconoscerà un’invalidità superiore o uguale al 74% si potrà anche effettuare la richiesta per l’assegno mensile.
Noduli tiroidei e patologia invalidante: si può ottenere un assegno da 287 a 522 euro
Oltre al parere della commissione medica per il riconoscimento dell’invalidità, per il riconoscimento dell’indennità, si dovranno rispettare alcuni limiti di reddito così previsti:
A Invalidità riconosciuta dal 74% al 99%, limite di reddito € di 5.005,94,
B Invalidità riconosciuta al 100%, il limite di reddito per il 2022 è fissato a € 17.271,19.
Tuttavia, sia per il primo che per il secondo caso, l’assegno di invalidità riconosciuto dall’Inps sarà di 291,95€ corrisposto per 13 mensilità.
Come e dove richiedere il bonus per la tiroide
Per ottenere il contributo bisogna presentare una domanda di invalidità civile all’Inps, avendo in mano i certificati firmati dal proprio medico di base che attestino la sussistenza di patologie legate alla tiroide.
Compilato da parte del medico il certificato introduttivo a pagamento sul portale dell’Inps, verrà rilasciata la ricevuta cartacea dell’operazione online e una copia del certificato medico originale, valido 90 giorni (qui per sapere come ricevere il certificato Inps tramite Qr-code).
A quel punto si può procedere con la presentazione della domanda di indennità all’Inps, o in un patronato o direttamente sul sito internet dell’Istituto, tramite l’accesso attraverso le proprie credenziali Spid (l’identità digitale) o Cie, la carta d’identità elettronica.
In seguito all’esame da parte della Commissione, sarà inviato al richiedente, a casa o tramite email Pec, il verbale di visita in due copie: una con tutti i dati sanitari, anche quelli sensibili, e l’altra con il solo giudizio finale con il grado di invalidità in percentuale.
I documenti necessari
Queste le “carte” necessarie per chiedere il Bonus Tiroide:
1 un documento di riconoscimento valido,
2 il codice Iban del conto corrente su cui accreditare il contributo,
3 la dichiarazione dei redditi conseguiti nell’anno precedente,
3 la data di matrimonio (se coniugati) e i propri dati anagrafici.
I documenti da portare alla visita con la commissione medica Inps
Una volta che l’Inps avrà esaminato i documenti inviati dal richiedente verrà fissato un appuntamento (con messsagio via email o sms) per una visita di fronte alla commissione medica dell’Inps.
In quell’occasione bisognerà avere con sé:
A l’ecografia tiroidea per gozzo semplice, gozzo nodulare, ipotiroidismo o tiroiditi;
B altri documenti specifici per le patologie indicate,
C la prova di TSH (che valuta gli eventuali disturbi),
D un documento d’identità valido,
E la tessera sanitaria,
F il certificato medico originale inviato con la domanda per l’assegno di invalidità.
Successivamente alla visita si riceverà il verbale in cui verrà annotata, se considerata sussistente, la percentuale d’invalidità che determina l’importo dell’assegno di invalidità.
Patologie riconosciute per il bonus tiroide
Le patologie riconosciute dalla commissione sanitaria Inps per il Bonus Tiroide sono:
1carcinomi tiroidei,
2 carcinoma papillare della tiroide,
3 carcinoma follicolare della tiroide,
4 carcinoma midollare della tiroide,
5 carcinoma anaplastico della tiroide, gozzo, ipotiroidismo e ipertiroidismo
Altri benefit
Contestualmente alla presentazione della domanda d’invalidità civile necessaria a ottenere il bonus tiroide, i lavoratori dipendenti possono fare richiesta anche dei benefici della legge 104/92:
A riposi giornalieri di 1 ora o 2 ore, in base all’orario lavorativo;
B 3 giorni di permesso mensile frazionabili in ore;
C congedo straordinario retribuito, fino a un massimo di 2 anni nella vita lavorativa;
D rifiuto del trasferimento di sede e indisponibilità al lavoro notturno.
Bonus tiroide e soglie di invalidità
Di seguito i diritti riconosciuti sulla base delle soglie di invalidità civile delineate dall’Inps (qui per sapere come vedere riconosciuta l’invalidità civile senza visita medica messaggio INPS numero 3315 del 1.10.2021 https://servizi2.inps.it/servizi/CircMessStd/VisualizzaDoc.aspx?tipologia=circmess&idunivoco=11886 ):
1 da 34%: diritto ad ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale. Le concessione di ausili e protesi è subordinata alla diagnosi indicata nella certificazione di invalidità
2 da 46%: diritto al collocamento mirato
3 da 51%: dritto al congedo straordinario per cure, se previsto dal CCNL
4 da 67%: diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria (esclusa la quota fissa). Tessera regionale di libera circolazione, con tariffa agevolata, con limite ISEE pari o inferiore a 16mila euro
5 da 75%: diritto all’assegno mensile di assistenza, concesso alle persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni prive di impiego, nel rispetto dei limiti di reddito per usufruirne. È incompatibile con altri redditi pensionistici. Per chi supera i 65 anni d’età è previsto l’assegno sociale dell’Inps
6 100%: diritto alla fornitura gratuita ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale. Collocamento obbligatorio se presente capacità lavorativa residua. Esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria (esclusa la quota fissa). Tessera di libera circolazione gratuita. Pensione di inabilità per le persone di età compresa tra 18 e 65 anni, nei rispetti dei limiti reddituali
7 100% + indennità di accompagnamento: si intende la persona incapace di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o con necessità di assistenza continua, non essendo in grado di compiere autonomamente le azioni quotidiane. Ha diritto all’indennità di accompagnamento, indipendentemente dall’età e dai redditi posseduti, che viene sospeso durante i periodi di ricovero gratuito in istituto. Per chi supera i 65 anni c’è l’assegno sociale dell’Inps.