Voglia di aria pura e di vacanze in sicurezza, lontani dai rumori cittadini e dallo smog. Voglia di verde e azzurro, di boschi, ruscelli, montagne, cibo genuino e saporito. Per una vacanza in libertà e immersi nella meravigliosa natura delle Dolomiti Bellunesi la location ideale è il Monaco Sport Hotel a Santo Stefano di Cadore in Val Comelico. Santo Stefano di Cadore è una località cadorina sovrastata dal Monte Col (2079 m) e posta alla confluenza tra il Piave e il torrente Padola. E’ il principale centro del Comelico ed è costituito dal capoluogo omonimo e dalle frazioni di Campolongo, Casada e Costalissoio. Nel territorio comunale è compresa la parte est della splendida Val Visdende,.
Il Cadore e lo sport
Situato sulle sponde del fiume Piave questo accogliente hotel in stile chalet è un ottimo punto di partenza per escursioni verso i monti sovrastanti (il monte Col, il gruppo del Crissin, il gruppo delle Terze, la val Grande, ecc.) con alcuni importanti rifugi come il bivacco Ursella-Zandonella, il bivacco del monte Col, il rifugio del monte Zovo e, soprattutto il famoso “Giro delle Malghe” sulla cresta Carnica, al confine con l’Austria, e al di sopra della pittoresca val Visdende, facente parte del territorio comunale. Interessante e molto panoramica è anche l’escursione sul sentiero che collega Santo Stefano di Cadore a Danta di Cadore attività sportive, passeggiate su percorsi segnalati, giri in mountain bike, nordic walking. Per coloro che vogliono escursioni più soft ci sono belle camminate alla scoperta di rifugi, malghe e laghetti, passeggiate a cavallo.
Cosa c’è da vedere
Da visitare anche il Lago del Tudaio, un bacino artificiale, creato dallo sbarramento del fiume Piave, incastonato nella stretta forra dividente il Monte Tudaio dal Monte Piedo, proprio dove transitava la vecchia sede della strada statale 52 Carnica (oggi sostituita dalla Galleria Comelico): l’accesso si trova proprio all’uscita della Galleria Comelico, provenendo da Auronzo di Cadore, sulla destra e, percorrendo un paio di chilometri, si giunge al Lago del Tudaio. Importante patrimonio storico e naturalistico di questo territorio è la Val Frison, nei pressi della frazione di Campolongo, dove tra le bellezze naturali si possono osservare tutt’oggi alcuni fortini di guerra e la piccola Chiesa di S. Osvaldo.
Inoltre per chi è interessato a scoprire e conoscere le origini di questo territorio montano, può visitare numerosi musei etnografici, musei all’aperto dedicati alla grande guerra, i musei paleontologici e quelli geologici, il museo dell’occhiale, la casa del Tiziano a Pieve di Cadore, le numerose chiese ricche di tesori, altari, intarsi e intagli, dorature e pale di grandi artisti come il Brustolon.
La storia del Monaco in Cadore
Anche la storia di questo albergo della Famiglia De Candido è degna di essere conosciuta. I suoi fondatori sono Virgilio e Edda, entrambi emigranti in Svizzera dove si sono conosciuti e dove hanno deciso di tornare rilevando il piccolo bar “Piste Bianche” di fronte alle piste da sci. Poi nel 1973 nasce la Pensione Monaco e successivamente dopo vari lavori di ammodernamento avviene il passaggio da pensione ad Hotel a 3 stelle nel 1987.
Ma i lavori e le innovazioni sono sempre in evoluzione. Ecco allora il rinnovamento degli alloggi con servizio in camera in 3 tipologie: Basic Sport, Confort Peralba, Superior Comelico, ampliamento dell’entrata e del back-office e nel 2001 la SPA poi nel 2003 il Monaco Sport Hotel entra a far parte dell’Italy Wine Hotels insieme a Michil Costa del Perla di Corvara. Nel 2004 viene ampliata e ristrutturata la rinomata Cantina “L’Anguana del vin”, nome in onore alla leggenda delle anguane, creature della mitologia alpina, ninfee delle acque, con oltre 1500 etichette e 15 mila bottiglie. C’è anche un ambiente adibito agli assaggi, con un grande tavolo per le degustazioni in cantina.
Il Cadore, il Monaco e il buon cibo
Certamente Sergio De Candido che è sommelier professionista saprà consigliare il vino giusto da abbinare al cibo. Lui e la moglie, infatti, puntano molto sulla proposta enogastronomica. Nel 2013 avviene la personalizzazione del Ristorante “La Zirìa” (la rondine) in onore dei clienti fedeli che come le rondini ritornano.
Questo ristorante dagli arredi e colori molto trendy dispone di 4 sale: Mathusalem (nome che si dà alla bottiglia da 6 litri) è la sala più grande, adatta per banchetti, cerimonie, feste…, Yquem (Chateaux d’Yquem è il più prestigioso vino da dessert al mondo) è un gioiellino per trascorrere una serata in compagnia di amici, l’Apparita ( Merlot toscano vincitore nel 1987 del premio miglio merlot del mondo) è riservata, adatta per pranzi e cene aziendali.
La Stua, coccola completamente rivestita dal legno con al centro il Larin, il caminetto aperto, ideale per cenette romantiche a lume di candela.
L’area benessere
Il Monaco Sport Hotel dispone anche di un’area benessere (orario d’apertura dalle 14 alle 20) che comprende una sauna, un bagno turco, una doccia tropicale, una sauna siberiana, un bagno finlandese, un bagno mediterraneo, una cascata di ghiaccio. E vista la situazione pandemica Covid19 ha anche una sauna privata.
Questa relax -zone è stata recentemente impreziosita da una bella piscina coperta con ampie vetrate affacciate sul giardino che in estate si possono aprire così da garantire l’accesso al solarium e alla terrazza adiacente del ristorante così si può prendere un drink rinfrescante. Estremamente rilassanti le sedute sospese che con il dondolio inducono ad un piacevole riposo.
Il Cadore, un paradiso naturale
L’ambiente naturale che circonda l’hotel è decisamente rigenerante e salubre. Siamo infatti, nella zona del Comelico, parte alta della provincia di Belluno, ricca di abeti, betulle, larici e altro. Vicino al confine con l’Alto Adige: il Passo Monte Croce, infatti, dista meno di mezz’ora e collega Sesto in Pusteria al Comelico. Inoltre ad appena 10 minuti si può arrivare a Sappada località ricca di tradizioni e folklore contadino. Anche nella stagione invernale il Monaco sport Hotel è un’ottima scelta per chi desidera sciare o dedicarsi ad altri sport invernali. Vicino a Sappada e Padola e alle piste ampie e chilometriche della Val Pusteria.