Ballottaggi. Occhi puntati su Roma, Torino e Trieste. Conegliano ago per il Veneto. Sono 65 i comuni d’Italia interessati ai ballottaggi per l’elezione diretta dei sindaci nei giorni di domenica 17 e lunedì 18 ottobre, distribuiti in 15 regioni a statuto ordinario, oltre al Friuli Venezia Giulia. L’appuntamento elettorale coinvolgerà circa 5 milioni di elettori e interesserà anche 10 comuni capoluogo, tra cui Roma, Torino e Trieste. Si voterà per l’elezione del sindaco anche a Varese, Savona, Latina, Benevento, Caserta, Isernia e Cosenza. In Veneto attenzione a Conegliano. Ogni elettore potrà recarsi alle urne domenica 17 ottobre, dalle ore 7 alle ore 23, e lunedì 18 ottobre, dalle ore 7 alle ore 15.
Cosa era successo prima dei ballottaggi
Nel primo turno il Movimento 5 Stelle ha perso i tre sindaci nei comuni capoluogo dove vinse nel 2016: Roma, Torino e Carbonia. Il centrosinistra, nelle sue diverse articolazioni, ha confermato i comuni di Milano, Napoli, Bologna, Rimini, Salerno, Ravenna e ha vinto a Carbonia. Il centrodestra ha confermato i sindaci di Pordenone, Novara e Grosseto. I ballottaggi, eccetto Benevento, sono tra centrodestra e centrosinistra. A Trieste, Savona, Isernia e Cosenza il sindaco uscente è di centrodestra; a Varese e Caserta di centrosinistra. A Roma e Torino del Movimento 5 Stelle. A Benevento il sindaco uscente è il centrista Clemente Mastella che corre al ballottaggio contro Perifano (centrosinistra).
La situazione a Roma
Nella capitale il candidato del centrodestra Enrico Michetti, in vantaggio al primo turno, sfida il candidato del centrosinistra, l’ex ministro Roberto Gualtieri. Enrico Letta si sbilancia: “Il nostro sforzo è far sì che ai ballottaggi vincano Gualtieri a Roma e Lo Russo a Torino. Se così fosse sarebbe un trionfo”. In particolare, il voto della Capitale sarà un test utile a verificare se gli elettori di quel “campo largo” tanto invocato dai dem convergano effettivamente sullo stesso candidato. Sul fronte opposto, il centrodestra è proprio nella Città Eterna che cerca la riscossa ricompattandosi sotto la bandiera della “pacificazione”.
L’intervento della Comunità Ebraica
Intanto, con soddisfazione della Comunità Ebraica di Roma, l’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni apre un’istruttoria “riguardo ad alcune affermazioni concernenti gli ebrei e il nazifascismo pronunciate nel corso di alcune trasmissioni”. L’emittente radiofonica (Radio Due ndr) fa sapere che “è tutto un equivoco”. Si tratta di una puntata in cui interveniva l’attuale candidato a sindaco del centrodestra Enrico Michetti, travolto dalle polemiche nei giorni scorsi per un controverso articolo sulla Shoah.
Ballottaggi a Torino
A Torino in corsa per il centrosinistra Stefano Lo Russo (43,6%) e per il centrodestra Paolo Damilano (38,9). Ma come ha ricordato la leader Fdi Giorgia Meloni “il ballottaggio è un’altra cosa, per cui i dati di partenza si azzerano e si ricomincia da capo”. A sostenerla è arrivato anche Matteo Salvini.
Abbandonato ogni fair play sabaudo, i due avversari hanno puntato su una campagna più aggressiva. Nel centrosinistra, dove a tirare la volata finale per Lo Russo è stato il segretario Pd Enrico Letta, si confida nel vantaggio del primo turno e nella possibilità di voti ora lasciati liberi dal candidato di Cinque Stelle. Il sospetto è che molti elettori pentastellati, e non solo loro, possano scegliere di restare a casa.
Ballottaggi. A Trieste la sfida è tra il sindaco uscente Roberto Dipiazza e Francesco Russo.
“Il nostro sarà un campo ampio per il ballottaggio: Stefano Patuanelli è un amico, è naturale ritrovarsi con i 5Stelle così come con le forze civiche di sinistra in una prospettiva di cambiamento per Trieste e contro i “cavalieri nerì”. Francesco Russo, l’ex senatore del Pd, che è riuscito a costringere al ballottaggio Roberto Dipiazza, il super favorito del centrodestra nella sfida a sindaco, si prepara allo spareggio di oggi e domani. Salvini, Meloni e Tajani sono accorsi per tirare la volata a Dipiazza. Russo ha risposto dicendosi convinto che la città sia al bivio tra “brutte nostalgie del passato” e la scommessa del futuro.
Ballottaggi a Conegliano
Nella Marca trevigiana il secondo turno delle elezioni amministrative 2021, dopo i successi a valanga del Centrodestra nei comuni andati al voto domenica 3 e lunedì 4 ottobre, vede un’unica ma importante sfida a Conegliano. A contendersi la poltrona di sindaco saranno infatti Piero Garbellotto, patron dell’Imoco Volley, che ha ottenuto al primo turno 5.820 voti (39,25%) e Fabio Chies, che ha raggiunto i 4.730 voti (31,90%). Una sfida anche in questo caso tutta interna al Centrodestra. Ma con differenze importanti. Garbellotto non ha tessera di partito ma ha subito trovato l’appoggio di Zaia e della Lega che ha deciso di puntare su un imprenditore “amico”. Dall’altra parte della barricata l’ex vicesindaco appoggiato dalla novità “Coraggio Italia” di Luigi Brugnaro sindaco di Venezia. Chies non dispera di trovare consensi anche tra i dem e i 5stelle.