Per Denis Marconato, 195 presenze in maglia azzurra, tre medaglie nei campionati europei ed una di argento ad Atene 2004, l’Italbasket che ha conquistato il pass per le Olimpiadi di Tokyo può ripetere l’impresa. La vittoria contro la Serbia è il risultato della forza del gruppo. Sono passati 17 anni dall’ultima partita dell’Italbasket in un’Olimpiade, una linea di tempo lunghissima che tra pochi giorni troverà finalmente il suo punto di arrivo. Un’era che si chiude, piena di delusioni, ed una che è pronta ad aprirsi. Finalmente si è vista una squadra con una sua forza e una sua voglia di andare avanti e che per il basket può essere un buon punto di partenza
Marconato commenta il preolimpico dell’Italibasket
Sin dalle partite di qualificazioni all’Europeo, ho visto nella squadra un gruppo unito e ben affiatato, come se si divertissero a giocare. Questa sensazione è stata confermata a Belgrado nelle tre partite del preolimpico, sebbene durante la prima gli azzurri abbiano faticato. L’Italia ha giocato bene grazie ad un eccezionale lavoro di squadra, che alla fine si è rilevato l’ingrediente segreto per una dolce vittoria.
Marconato e le differenze con Torino 2016
Quando abbiamo perso lo spareggio contro la Croazia in occasione del preolimpico di Torino ero al palazzetto, paragonando le due squadre è possibile trovare tante differenze. A partire dai due roster. Con i soli Melli e Tonut presenti a Torino. Cinque anni fa avevamo una squadra con maggiore qualità, spiccavano i vari Belinelli, Datome, Gallinari, Bargnani, Hackett. Ricordo, però, il gioco di quella nazionale, concentrato più sulle giocate dei singoli che su quelle del gruppo. A Belgrado non abbiamo avuto un roster con quella qualità, ma la chimica della squadra ha sopperito a questa mancanza. Ed è stata la chiave del meritato successo contro la Serbia. Penso a Pajola, fondamentale dalla panchina con una difesa aggressiva e triple importanti, a Fontecchio, che si è rilevato un realizzatore straordinario. Senza dimenticare Polonara, maturato tantissimo nell’esperienza spagnola ed ora leader tecnico e caratteriale in nazionale. Questa squadra mi ha fatto innamorare, sono ragazzi forti ed umili. Domenica hanno compiuto un’impresa e regalato un sogno a noi tifosi.
Le scelte di Sacchetti e il girone
Mi dispiace che Abass sia stato tagliato, certe scelte però vanno fatte e Gallinari ha sempre manifestato il desiderio di giocare per la nazionale. Danilo è un’aggiunta importante, ci aiuterà in un girone complicato ma non impossibile. Le Olimpiadi sono speciali, i ragazzi si devono godere l’atmosfera e pensare ad una partita per volta. Ovviamente ci vorrà anche il classico pizzico di fortuna, sono però convinto che questa squadra possa fare un bel percorso. Il gruppo è forte, tante squadre temeranno l’Italia dopo aver eliminato la Serbia.
Il significato dell’Olimpiade per Marconato
Partecipare ad un’Olimpiade è un sogno ed io ho avuto la fortuna di viverlo due volte, prima a Sydney e poi ad Atene. Il villaggio olimpico assomiglia ad un mondo onirico, rappresenta il traguardo più prestigioso per ogni atleta. Pertanto i nostri ragazzi dovranno respirare la magica aria di quell’ambiente senza preoccupazione ed ansia, saranno circondati dai più grandi sportivi del mondo. È importante che si godano il momento.