Ci è riuscito proprio nel giorno del 71.mo compleanno di Adriano Panatta, suo predecessore di primato a Wimbledon. Storico risultato dell’azzurro che si è qualificato in finale a Wimbledon battendo il polacco Hurkacz con i parziali di 6/3, 6/0, 6/7 e 6/4. Sarà la prima finale Slam che Matteo Berrettini affronterà nella sua carriera diventando il primo tennista italiano di sempre a giocarsi l’ambito trofeo. Forse solo lui pensava di potercela fare perché, affrontare un tennista forte del suo 18° posto nel ranking come Hurkacs, e che ha battuto il numero due del mondo Medvedev e successivamente Roger Federer nel torneo, non è cosa di tutti i giorni.
Un grande Berrettini
Lo ha battuto eccome, e in poco più di due ore e mezza. Berrettini ha spostato le sorti del match subito a proprio favore fissando il primo break del primo set, con estrema capacità tecnica e gestione mentale per poi chiuderlo con il risultato di 6/3. Berrettini ha portato a casa il secondo set con un netto 6/0 e con un parziale di una serie infinita di games consecutivi 11!
Nel terzo set il polacco ha provato a mettere l’acceleratore alla racchetta cominciando a servire per restare nel match. Berrettini è in condizioni straordinarie e lo infila con alcuni passanti di dritto che lasciano nuovamente basito Hurkacz che non demorde. Alla fine il polacco vince al tiebreak l’unico suo set.
Una macchina da punti che non concede nulla
Nel quarto set Hurkacz ha cominciato a giocare nella speranza di mettere il match in una direzione diversa da quella, fino a quel momento, subita. Il giovane tennista romano non concede nulla anzi, proprio nel quarto set, raggiunge il suo personale record di ace (100 nel torneo) mettendo a segno anche alcuni dritti da fondo campo degni di particolare segnalazione. Proprio con un altro ace si procura due match point, basta il primo per mettere il risultato in tasca.
L’analisi
Questa è la brevissima analisi della semifinale di Wimbledon 2021 che porta Berrettini in finale, oggi domenica 11 luglio, il primo a rappresentare l’Italia dalla sua prima edizione di 144 anni fa.
Incontrerà Novak Djokovic, numero 1 al mondo che è giunto alla finale dello Slam imponendo un secco tre a zero (7/6, 7/5, 7/5) al canadese Denis Shapovalov. In questa seconda semifinale il serbo, pur vincendo con un risultato netto di tre set a zero, ha dovuto un po’combattere in campo perché i tre set sono stati comunque tirati. Djokovic, intervistato dopo l’incontro sul manto erboso, ha dichiarato a chiare lettere che intende vincere il trofeo anche per eguagliare i record degli eterni rivali: Roger Federer e Rafael Nadal che, con Wimbledon, hanno vinto ben 20 Slam.
Non c’era solo Berrettini
Il bilancio della presenza dei tennisti italiani di quest’anno a Wimbledon è fantastico e davvero di buon auspicio per il proseguo delle competizioni internazionali. Oltre a Fognini, i nostri giocatori hanno raggiunto dei risultati più che ragguardevoli, Sonego a 25 anni è approdato agli ottavi di finale perdendo con il mito vivente del mondo del tennis, Federer. Fognini ha combattuto con i denti contro Rublev cedendo nel terzo turno in quattro set, mentre Sinner ha ceduto a Fucsovics al primo turno rilasciando al termine dell’incontro una dichiarazione nella quale ha dichiarato di non sentirsi a proprio agio a giocare sull’erba ma il lavoro prima o poi lo ripagherà.
E adesso FORZA Berrettini
Non resta che attendere di vedere la finale con la consapevolezza che i tennisti professionisti sono avvisati, gli italiani nel circuito internazionale daranno filo da torcere a tutti per molto tempo!