“In un mondo nel quale tutti puntano a diventare qualcuno, la sfida che ho imposto alla mia vita è riuscire a rimanere me stessa, costi quel che costi. Per farlo, ho bisogno di raccontarmi, e di raccontarvi, chi sono. Io sono Giorgia, e questa è la mia storia, fin qui”. È l’incipit di “Io sono Giorgia” scritto da Giorgia Meloni e balzato in testa alle classifiche in questi giorni.
Ma andiamo in libreria per conoscere il gradimento dei lettori questa settimana, ricordando che il 24 maggio del 1900 nasceva il grande Eduardo De Filippo.
Ecco il medagliere elaborato come sempre dalla nostra splendida Libreria Lovat, con sede a Villorba (Treviso) e Trieste
- Riley – La sorella perduta – Giunti
- Meloni – Io sono Giorgia – Rizzoli
- Zambon – Il pesce piccolo. Una storia di virus e segreti – Feltrinelli
- Perrin a- Cambiare l’acqua ai fiori – E/O
- Carlotto – E verrà un altro inverno – Rizzoli
- Gentile – Le piccole libertà – Feltrinelli
- Barbero – Alabama – Sellerio
- Boniardi – Per tutto il resto dei miei sbagli – Mondadori
- Child – Implacabile – Longanesi
- Banzato – Tutto ma prete mai – Piemme
La sorella perduta in testa ma Giorgia arriva
Siamo orgogliosi di aver portato fortuna, con la recensione della scorsa settimana, alla scrittrice irlandese Lucinda Riley, anche se non ne ha bisogno. I suoi libri viaggiano alla velocità della luce, oltre 30 milioni di copie vendute, una conferma anche per l’ultimo gioiellino della saga internazionale: “La sorella perduta” edizioni Giunti. Sei sorelle che portano il nome delle Pleiadi attraversano il mondo in cerca di indizi che consentano loro di ritrovare la settima sorella, quella perduta.
Novità, dibatti e lei…Giorgia che non doveva nemmeno nascere
La classifica dei dieci libri più letti si arricchisce di novità che stimolano dibattiti molto attuali, dalle biografie di noti personaggi politici, alle polemiche nate dopo le rivelazioni di Francesco Zambon, in merito al piano pandemico.
Cominciamo subito dal secondo posto di Giorgia Meloni al centro dell’attenzione dei media in questi giorni per il suo libro: “Io sono Giorgia – le mie radici, le mie idee” – Rizzoli.
“Ho visto troppa gente parlare di me e delle mie idee per non rendermi conto di quanto io e la mia vita siamo in realtà distanti dal racconto che se ne fa”, racconta l’autrice.
Giorgia a 360°
Lei, che non doveva nemmeno nascere, come confessa nell’introduzione, decide di raccontarsi a tutto tondo: le sue radici, l’infanzia, il dolore per l’assenza del padre, i nonni, il rapporto importante con la mamma. La storia d’amore con Andrea e la gioia di essere madre della piccola Ginevra.
La passione viscerale per la politica che, dalla sua Garbatella, l’ha condotta al vertice di Fratelli d’Italia e dei Conservatori Europei.
Attualmente è l’unica donna leader sia di un partito politico europeo che di un partito italiano. Detiene anche il record di ministro più giovane nella storia repubblicana, quando nel 2008 a 31 anni assume l’incarico di Ministro della Gioventù.
Con Giorgia in classifica anche Zambon
Al centro dell’attenzione mediatica in questi giorni troviamo anche Francesco Zambon, nel suo caso diciamo pure travolto dall’attenzione, date le polemiche delle ultime interviste. “Credo che l’OMS non dirà mai la verità sull’origine del virus” queste alcune delle sue dichiarazioni alla stampa.
Zambon è un medico specializzato in sanità pubblica ed esperto di epidemiologia, dal 2008 nell’Organizzazione Mondiale della Sanità come funzionario regionale per l’Europa con sede a Venezia. In seguito alla censura del suo rapporto sul piano pandemico ha dato le dimissioni dall’organizzazione. Si tratta di un dossier, rivela il medico, realizzato con prestigiosi ricercatori OMS nel quale si denunciavano le mancanze dell’Italia, tra febbraio e marzo 2020, nella risposta alla pandemia da Covid-19.
La vicenda viene raccontata nel libro: “Il pesce piccolo. Una storia di virus e segreti” – Feltrinelli.
Leggendo tra le righe emerge subito un inquietante presagio: “Già la sera del 21 febbraio avevo capito che saremmo diventati il paese europeo più colpito. Credo fosse mezzanotte. Scavalcando le gerarchie, avevo mandato un messaggio al mio direttore della Regione Europea dell’OMS, che chiameremo HK. Doveva essere informato e subito. Anche se la mia era solo un’ipotesi, bisognava agire con tempestività e soprattutto in maniera cautelativa. Mentre scrivevo il messaggio, uno dei pazienti nella zona rossa del Veneto era morto. Fu il primo decesso registrato in Italia. Il paese sarebbe entrato nel panico molto dopo, io ci entrati già quella sera”.
Zambon e Venezia
Zambon elabora le sue analisi mentre Venezia è ancora invasa dalla folla del Carnevale, scrive nel rapporto che i casi sarebbero aumentati esponenzialmente e che l’Italia sarebbe diventato probabilmente il paese più colpito d’Europa.
Dedica il libro a tutti quelli che hanno lottato in prima linea contro il COVID. “All’inizio disarmati, poi armati malamente, infine equipaggiati ma stremati”.
I diritti d’autore della prima edizione sono devoluti all’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Venezia.
Un omaggio dovuto
Oltre la classifica, il cuore torna al grande Eduardo che nasceva in questi giorni di maggio e a quello che disse per dare il commiato al suo pubblico: “È stata tutta una vita di sacrifici e di gelo! Così si fa il teatro. Così ho fatto! Ma il cuore ha tremato sempre tutte le sere! E l’ho pagato, anche stasera mi batte il cuore e continuerà a battere anche quando si sarà fermato”.
Buona lettura.