Grandi o piccole che siano, ognuno di noi, quotidianamente, si trova a fare i conti con delle aspettative. Spesso assumono il nome di richieste che giungono da parenti e amici, di scadenze lavorative, o di esami da superare. Molte altre volte, invece, hanno la veste di obiettivi che vogliamo raggiungere, di progetti sui quali vogliamo lavorare, o di aggiustamenti che desideriamo apportare alla nostra vita.
Le diverse aspettative
Leggendo quanto sopra, probabilmente, avrai capito che si tratta di due tipi di aspettative diverse: quelle esterne (richieste, scadenze, etc…) e quelle interne (nostri obiettivi, progetti, etc…).
Qualcuno potrebbe obbiettare “ma per me non funziona così”. Ok, va bene, ma se per te non è così sappi che la maggior parte delle persone vive in funzione di esse.
E quindi? In che modo (come?) le aspettative rovinano la tua vita? Lo fanno in 4 modi diversi.
Interne ed esterne
C’è chi tende a rispettare sempre sia le aspettative interne che quelle esterne. Non delude mai nessuno, appare attivo verso il cambiamento e risulta forte (e in un certo modo lo è). Eppure questa forza è anche il suo punto debole: si carica di troppe pressioni, si “auto-frusta”, e vive una sorta di stress continuo, più o meno consapevole.
C’è, poi, chi se ne frega delle aspettative esterne e vuole soddisfare solo le proprie, ma soltanto a patto che queste siano davvero importanti per lui stesso. Se gli si dice che una tal cosa deve essere fatta non lo si smuove: ha bisogno di spiegazioni chiare e precise, perché vuole capire il motivo delle questioni e come può ottenere un vantaggio dalle stesse. Anche se per farlo, spesso riflette troppo, fa troppe domande, risulta “pesante”.
I vari atteggiamenti con le aspettative
C’è chi obbedisce silenzioso, rispetta le aspettative esterne e fatica a soddisfare quelle interne. Sa muovere l’universo intero per gli altri (colleghi, parenti, amici) ma non trova mai il tempo per se stesso. E quando si vive in questo modo, cambiare abitudini può diventare davvero complicato.
C’è un ultimo atteggiamento nei confronti delle aspettative, interne ed esterne: quello di chi si “ribella”. Costui vive senza nessuna imposizione, sventola la bandiera della libertà, non vuole catene. In questo modo, pur riconoscendo (a volte) l’importanza del cambiamento, non lo mette in atto e costruisce con le sue stesse mani la stessa prigione che tanto combatte.
A questo punto avrai compreso che anche tu rientri in una di queste 4 categorie comportamentali e di come le aspettative, di sicuro, rovinano (in qualche modo) la tua vita. Certo, il termine “rovinare” in alcuni casi può risultare esagerato, ma il concetto lo hai afferrato. A lungo andare, se già non è così, purtroppo, nasceranno alcuni problemi.
Cosa fare a questo punto?
Sono tre le vie che ti suggerisco.
La prima: dedica mezz’ora al giorno a leggere i numerosi articoli che trovi in questo giornale e, con pazienza, troverai molte delle risposte. Livello di fatica: basso o alto, in funzione al tuo grado di amore per la lettura, la ricerca e il pazientare. Risultato atteso: variabile.
La seconda: frequenta un corso. Livello di fatica: medio, perché ad esempio ai miei corsi si lavora parecchio. Risultato atteso: alto
La terza via: fai entrambe le cose. Livello di fatica: variabile. Risultato atteso: altissimo.
Non c’è risultato che non arrivi con metodo, determinazione e impegno. E ricorda: qualsiasi sia la tua scelta, “H2H. Dai il tuo meglio.”