Ebbene si! Dopo aver parlato nella prima puntata del parco delle Cascate di Molina oggi ci trasferiamo in uno dei 7 capoluoghi di questo “Stato de Mar e de Tera” un dì conosciuto come Serenissima, anche se in realtà ve ne sarebbero altri di capoluoghi, tipo Brescia, Bergamo, Mantova ed altri, ma, questa è un’altra storia. Vediamo se indovinate il capoluogo, si parla di “Marca” e si degusta il “Prosecco”! Fin troppo facile capire “dove” siamo parlando di Treviso, ma tutti sapete perché il Trevigiano è anche conosciuto come “Marca”?
Treviso e la Marca
Marca Trevigiana è un’espressione sorta nel XII secolo per indicare il territorio che si estendeva attorno alla città di Treviso. Nel 1381, al termine della Guerra di Chioggia, i Veneziani furono costretti a consegnare Treviso e i territori circostanti al duca d’Austria. Leopoldo III d’Asburgo si fregiò dunque, utilizzandolo per la prima volta, del titolo di Marchese di Treviso (Marchionem totius patriae). Il principe continuò ad utilizzarlo, ormai con valenza puramente onorifica, anche dopo la cessione della Marca al signore di Padova.
Si passa alla Treviso del 1400
Anche don Pedro del Portogallo, investito nel 1418 dall’imperatore Sigismondo di Lussemburgo, utilizzò il titolo di Marchese di Treviso: in questo caso l’investitura fu però fin dal principio puramente onorifica, la Marca era infatti, già a partire dal 1389, ritornata alla Serenissima. Eccovi svelato un aneddoto con delle date che probabilmente ai più erano sconosciute, ma torniamo a noi, oggi faremo un “giretto” in una “strada” anche questa oramai famosa in tutti gli angoli del mondo, la famosa “Strada del Prosecco”.
Il prosecco di Treviso
La Strada, si snoda attraverso “la Marca” in un vasto teatro naturale, esaltato dalla bellezza di vigneti, abbazie e castelli. Re incontrastato e storicamente l’antesignano della strada è il Prosecco Conegliano Valdobbiadene DOCG, uno dei nomi che insieme al Colli di Conegliano DOCG e all’Igt Verdiso hanno fatto conoscere il Made in Veneto vitivinicolo nel mondo.
L’invito
Il nostro invito a questo giro per “LA STRADA” parte da un presupposto, se vi piace “assaggiare”, fatevi accompagnare da un amico autista astemio, la possibilità d’arrivare “storti” alla meta sono alquanto elevate!
Partiamo da Conegliano
In questo itinerario di scoperta delle eccellenze della strada del prosecco si parte da Conegliano – dove troviamo la Scuola Enologica Carletti, la prima in Italia, che da oltre un secolo forma alcuni tra i migliori enologi del Paese, adesso, a parte le battute, questa terra meravigliosa non ha solo il Prosecco, ma ci sono oltre ai paesaggi incantevoli innumerevoli punti di ricchezza storica, culturale ed artistica, proprio a Conegliano potete trovare tra le altre innumerevoli beltà, anche la rocca di Castelvecchio, dimora della ricca collezione di quadri, affreschi, arredi e reperti archeologici dal Paleolitico all’era romana ospitati nel Museo civico.
Sulla centrale piazza Cima si affacciano invece le antiche mura del palazzo del comune e del Teatro dell’Accademia; poco distante, il duomo accoglie il prezioso dipinto del Cima da Conegliano, Madonna in trono e Santi.
Rua di San Pietro di Feletto
Passando oltre Conegliano, si raggiunge Rua di San Pietro di Feletto con il seicentesco eremo camaldolese, sede del municipio e la suggestiva pieve romanica del dodicesimo secolo, li vicino si passa al piccolo comune di Refrontolo, da cui si gode dello splendido panorama dei colli trevisani, si trova il Molinetto della Croda circondato da un rilassante paesaggio. Voglio aggiungere una nota enologica a Refrontolo, collegata alla produzione autoctona di un Passito particolare!
Il passito
Il vino Colli di Conegliano Refrontolo passito DOCG è una delle tipologie di vino previste dalla denominazione Colli di Conegliano DOCG, una DOCG della regione Veneto. I disciplinari delle denominazioni DOCG prevedono al loro interno specifiche tipologie di vino, che si caratterizzano per la loro composizione ampelografica, ossia per i vitigni ammessi per la loro produzione, per le procedure di vinificazione e per le specifiche caratteristiche organolettiche del vino.
I vitigni di Treviso e della Marca
I vitigni che rientrano nella composizione del vino Colli di Conegliano Refrontolo passito DOCG sono Marzemino min.95%. Le caratteristiche organolettiche del Colli di Conegliano Refrontolo passito DOCG prevedono un colore rosso rubino, intenso, rosso granato. Il profilo olfattivo del vino Colli di Conegliano Refrontolo passito DOCG è vinoso, delicato, caratteristico e al palato risulta dolce, pastoso, di corpo, armonico e sapido. In buona sostanza, passare a Refrontolo e non fermarsi a fare shopping in una delle innumerevoli cantine, sarebbe un delitto!
Solighetto
A Solighetto sorge la settecentesca Villa Brandolini d’Adda. Ospita il Consorzio del Prosecco e il museo dedicato alla cantante lirica Toti Dal Monte. La località di Soligo ospita invece la piccola chiesa di Santa Maria Nova. Risalente al quattordicesimo secolo, da cui, con una breve passeggiata, si giunge al tempietto di San Gallo, sul colle omonimo. Per godere di una splendida vista sui colli e sulla pianura, giusto una passeggiata ristoratrice dopo gli assaggi fatti lungo la strada!
La capitale del vino di Treviso
Qui nella Marca, e nella “Strada” c’è un’altra “capitale”. Sto parlando di Valdobbiadene. L’altra “capitale” del Prosecco affascina il visitatore con Villa dei Cedri. Che accoglie al suo interno la prestigiosa Mostra nazionale degli spumanti, e il secolare cedro del Libano che caratterizza il grande parco aperto al pubblico. Ovunque, lungo l’itinerario, vigne e cantine, dove vengono prodotti – e si possono degustare ed acquistare – il Prosecco DOC. Ma anche altri piccoli-grandi gioielli dell’enologia locale come il Colli di Conegliano, il Refrontolo Passito, il Torchiato, il Verdiso.
Vini e spumanti
Tra i vari tipi di vino e spumante, il più pregiato rimane il Prosecco superiore di Cartizze. Più ricco e amabile rispetto al prosecco tradizionale. Prodotto in una piccola area collinare di soli 106 ettari, deve il suo gusto alle particolari condizioni del microclima e del suolo da cui origina.
Il mio parere
Come dicevo all’inizio “ebbene si” ammetto la mia debolezza. Sono particolarmente innamorato della “Marca Trevigiana” . Paesaggi incantati, belli in tutte le stagioni ed è inutile negarlo, sono anche innamorato dei suoi vini! La Marca un luogo che merita ben più di un “giretto”. Il di qua ed il di la del Piave meritano una Vacanza itinerante, provate, non ve ne pentirete!