L’atletica italiana da 5 anni è salita ai vertici delle classifiche mondiali in diverse specialità: le 5 medaglie d’oro delle Olimpiadi di Tokio 2021 (alto, 100 metri, 4 x 100 maschili, marcia 20 km maschile e femminile) sono state lo spartiacque fra un prima e un dopo. Il 2025 è quindi stato un anno di conferme, ma anche piacevoli sorprese. Le Fiamme Oro – la più titolata società del panorama azzurro – hanno dato spettacolo al Thermal Forum di Abano con i loro campioni. Sul palco hanno carpito l’attenzione e sviscerato i loro “segreti” tre giovani campioni come le star del salto in lungo Mattia Furlani (bronzo olimpico a 19 anni e fresco vincitore dei Mondiali a Tokio), la campionessa europea e vincitrice della Diamond League Larissa Iapichino con degno compagno e “complice” il campione olimpico dei 20 km di marcia Massimo Stano.
Un libro per stimolare Mattia, Larissa e Massimo

A stimolarli un grande esperto di atletica come Andrea Schiavon, giornalista-scrittore autore del libro “Prima di vincere, quello che ci insegna la nuova atletica italiana”.
L’evento

L’evento ha richiamato nel parco termale centinaia di studenti, appassionati e turisti. E’ stato organizzato dalla Federalberghi Terme come ciliegina sulla torta dell’accordo triennale firmato con le Fiamme Oro per utilizzare e promuovere negli impianti di Abano e Montegrotto. Così per una settimana gli atleti del Gruppo sportivo della Polizia di Stato – che conta 256 tesserati con il meglio dell’atletica italiana – si immergono nell’ambiente salubre e rilassante delle Terme euganee con un fitto programma di eventi ludico-sportivi come le “Olimpiadi cremisi” (dal colore sociale del Gruppo) puntellate da inedite sfide in piscina, gare sulle e-bike fino a partite di golf. Partner dell’accordo oltre all’associazione degli albergatori sono i Comuni di Abano e Montegrotto, il Consorzio Veneto Terme, il Centro studi Pietro D’Abano, l’Ogd Terme e Colli euganei della Regione Veneto.
Il tecnico delle Fiamme Oro

“Una particolare esperienza di team building – hanno spiegato il direttore tecnico delle Fiamme Oro Sergio Baldo e l’indimenticata olimpionica dei 1500 Gabriella Dorio – per rafforzare lo spirito di squadra e il senso di appartenenza in uno sport, come l’atletica leggera, tradizionalmente individuale. Per questa edizione 2025 è stato pensato un confronto in attività diverse non solo sportive, ma anche in cucina”.
Durante il raduno non sono mancati incontri con giovani atleti di altre società – la Vis Abano in primis – e il tradizionale “battesimo delle matricole”, rito di passaggio che segna l’ingresso nel gruppo dei nuovi atleti: il totale le Fiamme Oro contano 256 tesserati Fidal (125 uomini, 131 donne) con tanti campioni che hanno scritto le pagine più belle dell’atletica di questi anni come Tamberi, Jacobs e Crippa ma anche giovani promesse come l’ostacolista Ayomide Forolunso, il velocista Samuele Ceccarelli, l’astista Elisa Molinarolo e alcune giovani promesse.
Mattia, Larissa e Massimo. Ecco come si vince

Sul palco di Abano davanti a un pubblico entusiasta il filo conduttore seguito dai tre “testimonial” è stato il libro di Andrea Schiavon “Prima di Vincere” (add editore, 184 pag., 18 euro) che esplora la rinascita dell’atletica azzurra, a partire dalle storie di 12 atleti fra cui appunto Mattia Furlani, Larissa Iapichino e Massimo Stano. Un’autentica ovazione ha accolto il primo, ventenne neocampione del mondo nel lungo a Tokyo, che ha raccontato le sue emozioni prima, durante e dopo le gare, ma soprattutto ha spiegato che per lui l’attività agonistica è soprattutto passione: “Se non hai quella tutto è più difficile e gli allenamenti diventano pesanti. Io invece non vedo l’ora di tornare in palestra e in pedana per migliorarmi e puntare a sempre nuovi obiettivi e a superare i miei limiti”.
Mattia Furlani

Mattia ha detto di ritenersi fortunato ad essere nato in una famiglia di atleti “con mia sorella Erika, ex campionessa italiana nell’alto (anche lei tesserata per le Fiamme Oro ed ora in maternità) che ha fatto da apripista. Io ho iniziato con il basket e poi con l’alto, come Erika e il mio capitano in azzurro Gimbo Tamberi, ma a 13 anni mi sono dedicato solo all’atletica e dal 2022 soltanto al lungo anche se mi piace competere in ogni disciplina e non escludo di provare la velocità e perchè no i 100 metri?”. Una autentica ovazione ha sottolineato questa dichiarazione.
Larissa Iapichino

Come Mattia anche Larissa Iapichino viene da una famiglia di grandi atleti. Ed è sì un’agonista, ma molto studiosa e impegnata a seguire i corsi di Giurisprudenza a Firenze per diventare avvocato come lo zio. “Ho iniziato l’atttività sportiva da bambina con la ginnastica artistica, il primo amore. Poi ho fatto nuoto e danza – ha ricordato intervallata da scroscianti applausi -. In atletica mi sono cimentata con la velocità e i 100 ostacoli prima di scegliere il lungo come mamma Fiona May (bicampionessa mondiale e 2 volte argento olimpica). E avere come allenatore papà Gianni (ex decathleta, lunghista e astista). Per me è stato un anno importante con diverse soddisfazioni e la grande delusione di Tokio (eliminata nelle qualificazioni, ndr). Ma proprio dagli insuccessi si deve imparare e ripartire per diventare più forti. I momenti down possono capitare nella carriera di un’atleta ma devono diventare benzina per il futuro”.
Dopo Mattia e Larissa tocca a Massimo

Ultimo a intervenire, ma brillantissimo e ironico, è stato Massimo Stano, campione olimpico a Parigi lo scorso anno. Barese e poliglotta che ha divertito scherzando con i compagni e con qualche battuta perfino in giapponese. “Dopo il record mondiale nei 35 km a Podebrady non sono purtroppo andato a Tokyo per una lesione al bicipite femorale da cui mi sto ancora riprendendo. Ma a differenza di Mattia e Lari io ho un’età, 33 anni, in cui bisogna gestire il proprio fisico. Nel 2026 farò comunque Coppa del Mondo ed Europei, poi si vedrà. Il mirino è puntato sulle Olimpiadi 2028 dove tutti cercheremo di arrivare al meglio”.
La scienza e i fanghi per gli allenamenti

A margine dell’evento aponense è stata illustrata l’utilità per una preparazione mirata delle cure fangoterapiche. Già oggetto di analisi e di ricerca con i team del Centro Studi Termali Pietro D’Abano e lo staff medico delle Fiamme Oro. Gli atleti cremisi, splendido il colpo d’occhio cromatico sotto il tendone del Thermal Forum, torneranno in zona anche per i prossimi due anni. Con momenti di sensibilizzazione e reclutamento rivolti agli studenti delle scuole. L’atletica italiana vuole continuare a fare scuola e il Nordest vuole diventare il suo quartier generale.


















































































