C’è una bellissima foto di Pino Donaggio, appena 19enne, reduce da Sanremo del 1961, con la canzone “Come sinfonia”, circondato da sorridenti merlettaie al lavoro. Diventerà uno dei più famosi cantautori e musicisti italiani, autore anche di famose colonne sonore, con 80 milioni di copie vendute nel mondo. “Io che non vivo senza te”, nel 1965, tradotta in decine di lingue, fu il successo musicale anche di Elvis Presley. Ancora oggi viene cantata in Giappone. É una delle tante sorprese e curiosità del libro dei gemelli Giorgio e Maurizio Crovato (classe 1952), pubblicato in questi giorni dalla casa editrice “Linea d’acqua”, dal titolo: “Burano nel Novecento”.
I gemelli Crovato alla scoperta dei segreti di Burano

Se Donaggio seguì le orme del suo concittadino Baldassarre Galuppi, altri buranelli nel ‘900 onorarono quello che viene definito “il più bel borgo colorato del mondo”, ovvero l’isola dei merletti e dei pescatori. Pescatori erano anche Sergio Tagliapietra detto Ciaci e Albino Dei Rossi Strigheta detto Gigio, i più grandi regatanti del secolo. Buranello é Ermanno Tagliapietra, 75 anni, definito dal Gazzettino “l’imperatore del baccalà” con un fatturato di 20 milioni all’anno, grazie al merluzzo norvegese delle isole Lofoten. Oggi con i figli esporta polpa di granchio blu in….America.
L’isola degli artisti

Personaggi strani i buranelli anche quando ospitarono all’inizio del ‘900 gli artisti ribelli della Biennale e divenne per il mondo l’isola degli artisti. Erano guidati da Umberto Moggioli e Gino Rossi. Remigio Barbaro, detto l’eremita, scultore con casa museo in isola era forse il più originale. Philippe Starck, il parigino designer, visse in isola parecchi anni, facendo addirittura tre figli. Lo storico ristorante da Romano, con centinaia di opere di artisti contemporanei, è diventata in pratica una pinacoteca dove si mangia divinamente.
Le tante storie raccolte dai gemelli Crovato

Tante e tante storie nel libro dei gemelli Crovato, arricchite dalle foto di due prestigiosi fotografi. Gigi Ferrigno, 90 anni, uno dei fondatori del Circolo La Gondola assieme a Berengo Gardin, e Maurizio Rossi Sustin, 56 anni, artista e campione del remo, buranello doc. Due generazioni di fotografi a confronto. Il libro si avvale della collaborazione di Marco Molin, presidente del Centro studi torcellani, della premessa del professor Antonio Trampus, docente di Storia contemporanea a Ca’ Foscari, di Riccardo Vianello studioso locale e del pediatra Lucio Santoro, quando nell’isola c’erano centinaia di bambini e scuole elementari e medie. Oggi si contano sul palmo della mano.
I gemelli Crovato alle isole sono affezionati. La loro prima pubblicazione “Isole abbandonate della laguna” del 1978 ebbe un successo editoriale incredibile, tanto che venne restaurata la sede della Associazione remiera Settemari, alla quale appartenevano e acquistate diverse barche sociali. Nel 1980 assieme allo studioso Luigi Divari pubblicarono per la Marsilio “Barche della laguna veneta”, tanto che ancora oggi nel sito della Regione Veneto alla voce barche tradizionali in legno, si fa riferimento alla pubblicazione di 45 anni fa. Poi seguirono, sempre con la Marsilio, “Regate e regatanti”.
I gemelli sono arrivati alla loro undicesima pubblicazione

Entrambi laureati a Ca’ Foscari, Giorgio è stato dirigente di banca. Nel 2012 pubblicò il volume: “Il patrimonio della Carive – archivio storico e le collezioni della Cassa di risparmio di Venezia”. Fu un libro provvidenziale. La banca sparì dalle carte geografiche e il ricco patrimonio artistico sarebbe finito a Milano o a Torino. Grazie alla catalogazione, la Soprintendenza di Venezia vincolò tutte le opere che oggi sono custodite e in visione alla Fondazione Querini Stampalia. Maurizio, giornalista, esordì al Gazzettino con i mitici maestri di cronaca Paolo Rizzi, Leopoldo Pietragnoli e Fiorello Zangrando. È stato inviato Rai e corrispondente di guerra per Tg3 e Tg2. Giusto 30 anni fa – ricorda lui stesso – mi trovavo in Bosnia ad assistere impotente alla strage di Sebrenica, genocidio dell’umanità.
Il libro e la Burano di oggi

Nel libro “Burano nel Novecento” è descritta la vicenda del 1924 quando il comune autonomo, per volontà del regime, venne accorpato al Comune di Venezia. Al contrario di Murano, dove ci fu una sommossa, i buranelli erano contenti di far parte di una grande famiglia lagunare. Sintesi finale un po’ triste. Un secolo fa a Burano c’erano 9 mila abitanti, 825 pescatori professionisti, 11 squeri, 275 sandoli, 800 merlettaie iscritte alla Scuola fondata dalla mitica Andriana Marcello, 300 bambini alle elementari. Oggi i residenti sono circa 2 mila. Abbondano però b&b e ristoranti.

Il libro sarà presentato lunedì 6 ottobre, alle ore 18, presso la Scuola Grande San Teodoro. I due autori ne parleranno col giornalista Vittorio Pierobon. Ingresso libero



















































































Grazie Maurizio ! Un bel lavoro !
Lineadacqua aveva informato che la presentazione del libro di Burano era prevista mercoledì 8 ottobre
Mi spiace di non esserci stato lunedi
Giovanni Berlanda
Nel maggio del 1975 in viaggio a Mosca con i gemelli Crovato li convinsi a prendersi una laurea a san Bastian (santo che non è morto con le frecce ma passato in graticola) da Bepi Mazzariol. Prosit