La Commissione Europea pubblica linee guida e modelli per aiutare gli Stati membri a definire gli interventi sul patrimonio edilizio in vista dell’obiettivo zero emissioni al 2050. La Direttiva EPBD 2024, o Direttiva Case Green, è il quadro normativo europeo per migliorare la prestazione energetica degli edifici e raggiungere un parco edilizio a zero emissioni entro il 2050. Approvata il 24 Aprile 2024 e pubblicata in Gazzetta ufficiale il successivo 8 Maggio, la direttiva impone agli Stati membri l’elaborazione di Piani Nazionali di Ristrutturazione degli Edifici (National Building Renovation Plans – NBRPs). Per agevolare questo processo, il 2 Giugno 2025 la Commissione Europea ha pubblicato una serie di strumenti operativi che aiutano gli Stati nazionali a predisporre i propri piani entro le scadenze previste.
I nuovi strumenti

Gli Stati, infatti, devono predisporre una bozza di Piano entro il 31 Dicembre 2025 e la versione definitiva entro il 31 dicembre dell’anno successivo, dopo l’analisi e le eventuali raccomandazioni della Commissione.
Per agevolare questo lavoro, la Commissione ha fornito i seguenti strumenti:
– un modello annotato di Piano con istruzioni per ciascuna sezione;
– un foglio di calcolo per l’analisi del patrimonio edilizio;
– una serie di indicazioni per l’obbligatoria consultazione pubblica nazionale.
Gli strumenti previsti dalla direttiva case green

La Energy Performance of Buildings Directive (EPBD) 2024 stabilisce una tabella di marcia vincolante per la trasformazione del settore edilizio europeo. L’obiettivo è quello di ridurre le emissioni, tagliare i consumi e sostituire i combustibili fossili, da raggiungere seguendo questa linea operativa:
– parco immobiliare a zero emissioni entro il 2050;
– nuovi edifici a zero emissioni dal 2030 (dal 2028 per quelli pubblici);
– graduale eliminazione delle caldaie a combustibili fossili entro il 2040;
– ristrutturazione obbligatoria degli edifici meno performanti.
Questa nuova Direttiva sostituisce la 2010/31/UE e rientra nel pacchetto “Fit for 55” del Green Deal europeo.
Le prestazioni minime per gli edifici esistenti

La novità più importante della Direttiva Case Green è l’introduzione dei Minimum Energy Performance Standards (MEPS), cioè gli standard minimi di prestazione energetica per gli edifici, assolutamente vincolanti. Li riassumo brevemente di seguito:
Edifici non residenziali:
– ristrutturazione del 16% degli edifici con le peggiori prestazioni energetiche entro il 2030;
– estensione di questa percentuale al 26% entro il 2033.
Edifici residenziali:
– riduzione del consumo medio di energia primaria del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035;
– almeno il 55% del risparmio dovrà riguardare gli immobili in classe G.
Agli Stati membri dell’UE rimane la possibilità di definire autonomamente i criteri, purché misurabili e orientati a migliorare le prestazioni dell’intero stock edilizio.
E gli strumenti operativi?

La EPBD 2024 introduce nuovi meccanismi per rendere più semplice e tracciabile l’attuazione degli interventi di efficientamento, tra i quali i più significativi sono i seguenti:
Passaporto di ristrutturazione, inteso come l’insieme di documenti digitali che devono fornire le indicazioni per interventi successivi sull’immobile, fino al raggiungimento della neutralità energetica.
Certificati di Prestazione Energetica (EPC)
– nuova scala di classificazione, da A a G, valida e uguale in tutta l’Unione Europea;
– la classe A indicherà gli edifici a zero emissioni;
– l’EPC sarà uno documento obbligatorio per compravendite, locazioni e monitoraggio degli effettivi obiettivi raggiunti.
Infrastrutture per la mobilità sostenibile, con obbligo di predisposizione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici e posti per le biciclette coperti e sicuri, sia nei nuovi edifici sia nelle ristrutturazioni che interessano la maggior parte dell’edificio interessato.
Stop agli incentivi per le caldaie fossili. Dal 1° Gennaio di quest’anno, è già vietato incentivare caldaie alimentate da fonti fossili e, entro l’anno 2040 (che non è così lontano, credetemi!), tali apparecchi dovranno essere del tutto eliminati.
E da noi, cosa cambierà con i nuovi strumenti?

Il nostro Paese, così come praticamente tutti gli altri che fanno parte dell’Unione Europea, dovrà recepire la Direttiva EPBD 2024 entro il 14 maggio 2026. Ma già entro la fine dell’anno in corso, si dovrà definire la bozza del Piano Nazionale di Ristrutturazione degli Edifici, che dovrà includere obbligatoriamente:
– una mappatura del patrimonio edilizio nazionale;
– la definizione di traguardi intermedi 2030-2040-2050;
– le strategie di investimento e gli strumenti di supporto finanziario;
– i meccanismi di assistenza per famiglie vulnerabili (es. sportelli unici e semplificazioni);
– il coinvolgimento di ognuna delle parti interessate, attraverso consultazioni pubbliche.
Il piano italiano sarà determinante anche per l’evoluzione di strumenti esistenti come i bonus edilizi, l’Ecobonus e i fondi PNRR destinati all’edilizia pubblica.
Le tappe della direttiva case green

Quindi, in buona sostanza, quello che indico di seguito è il cronoprogramma pressoché obbligatorio da rispettare
28 maggio 2024 Entrata in vigore della Direttiva EPBD 2024
2 giugno 2025 Pubblicazione strumenti UE per la redazione dei piani
31 dicembre 2025 Scadenza per la bozza del NBRP
31 dicembre 2026 Scadenza per la versione definitiva del NBRP
14 maggio 2026 Termine per il recepimento della Direttiva in Italia
Anno 2030 Obbligo di edifici a zero emissioni per nuove costruzioni
Tra i nuovi strumenti parliamo di contributi alle famiglie

Ci sono novità sul “Piano Sociale Per Il Clima” in relazione alle misure previste per le famiglie vulnerabili? È possibile già avere indicazioni su quando usciranno il regolamento e il bando per accedere agli incentivi, così da riuscire a inoltrare la richiesta in tempo utile? A oggi, purtroppo, sul sito del ministero non si trovano indicazioni utili.
Per le agevolazioni per la riqualificazione energetica degli immobili delle famiglie vulnerabili previste dalla misura M.3 del Piano Sociale per il Clima, in base alle indicazioni fornite finora i tempi sono ancora lunghi. Tutto ciò che possiamo affermare con certezza, è che sono in arrivo nuovi bonus green con il Piano Sociale per il Clima. Il programma finanzia determinate tipologie di interventi per l’efficientamento energetico di unità immobiliari di proprietà di nuclei familiari con ISEE fino a 20mila euro. Prevede un contributo in conto capitale che copre interamente la spesa, all’interno di costi massimi che verranno stabiliti con decreto applicativo, previsto per il 2026, con accesso al contributo nel 2027. A oggi, null’altro è dato da sapere.