A poco più di un anno dalla mostra “Alchimie su carta, Omaggio al maestro Alberto Valese” (allestita nello Spazio SV – Centro espositivo San Vidal, Scoletta di San Zaccaria, dal 17 febbraio al 27 marzo 2024) Venezia celebra nuovamente l’indimenticato marmorizzatore veneziano (1951 – 2022) che la Turchia volle onorare con il titolo di maestro Ebru. Questa volta sono le prestigiose Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana a ospitare un’esposizione che si propone di far conoscere e svelare, anche attraverso l’opera di Valese, nei suoi aspetti meno noti un’arte antica e affascinante come quella della carta marmorizzata.
Alchimie su carta omaggio al maestro

L’esposizione è stata organizzata insieme a UMSt Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Provincia autonoma di Trento, curata da Lorenzo Pontalti e realizzata con il supporto di Antica Legatoria Ofer, Venezia. Attraverso una selezione di carte e oggetti ripercorre la storia di questa tecnica proveniente dall’Estremo Oriente e diffusasi dapprima in Persia e Turchia e, a partire dalla fine del Cinquecento, nell’intera Europa. Vengono sottolineate le diverse caratteristiche e i molteplici utilizzi: dal suo impiego nella dimensione meditativa, alla previsione del futuro, fino all’uso decorativo per la copertura di libri di pregio. Il percorso espositivo comprende esempi di manoscritti provenienti dalle collezioni marciane rilegati con carte marmorizzate antiche della tradizione islamica e occidentale.
La mostra si apre con la narrazione delle diverse tecniche di colorazione della carta

Suminagashi: in una bacinella colma d’acqua il disegno ottenuto può essere mosso con un soffio, con l’aria prodotta da un ventaglio o con un ago. In questo modo assume forme imprevedibili. Il foglio si appoggia sulla superficie facendolo aderire, si toglie delicatamente e si risciacqua. Ebru e carta marmorizzata: Nella bacinella si diluisce nell’acqua un addensante, per esempio un’alga islandese o della gomma adragante. L’addensante consente di limitare il movimento dei colori consentendo un . controllo della materia, al fine di comporre disegni e ornati. Il foglio però deve essere prima trattato, passando una spugna imbevuta di una soluzione di acqua e allume di rocca. Sulla superficie si fanno cadere gocce di colore con il pennello. Per dare forma al colore si possono usare alcuni strumenti: pettine, aghi, bastoncini oppure si può semplicemente scuotere la bacinella.
La magia delle Alchimie su carta

In Persia e in Turchia le carte marmorizzate erano utilizzate anche per decorare le coperte dei libri, abbinandole al cuoio. In Europa tale tecnica si diffuse all’inizio del Seicento. La Biblioteca Nazionale Marciana conserva numerosi esempi di di carte marmorizzare orientali e occidentali. Le prime si trovano nelle raccolte di manoscritti turchi e persiani, mentre per le seconde l’ingresso massiccio avviene nel 1738 quando l’intera collezione di manoscritti del cosiddetto Fondo Antico venne dotato di nuove legature in pieno cuoio con vivaci controguardie in carta marmorizzata dove predominano il rosso e il blu. La rilegatura in Biblioteca continuò nei decenni successivi e tutt’ora per lavori di restauro vengono scelte carte marmorizzate.
In vetrina, oltre a una scelta dalla produzione di Alberto Valese, si possono ammirare opere di altri artisti

Come ad esempio le carte ondulate alla spagnola di Anna Bianchi Cantartica (Parma), che riproducono un’onda tridimensionale, a imitazione di un tessuto sinuoso. Questo effetto si crea durante la deposizione del foglio, ondeggiando in modo che la superficie del bagno di increspi e concentri il colore. L’effetto è davvero sorprendente.
In esposizione si trovano anche carte marmorizzate realizzate da Legature d’arte (Milano), altre create con colori acrilici, di Enrico Ricciardi (Venezia), carte pettinate della manifattura Cockerell & Sons (1969-1971, Granchester, Cambridge) e alcune repliche di motivi antichi con finitura lucidata a cera (Flavio Aquilina, Napoli).
Incontri esclusivi ad Alchimie su carta

Nell’ambito della mostra la Biblioteca Nazionale Marciana propone alcuni incontri esclusivi con artisti ed esperti per svelare al pubblico i segreti delle diverse tecniche e della storia di un’arte antica affascinante. Il prossimo si terrà il 20 giugno 2025 alle ore 16.30, con la conferenza di Luisa Canovi dal titolo: Inchiostri fluttuanti. Paper designer, affascinata dalla cultura giapponese e nota soprattutto per le sue originali e sorprendenti creazioni d’origami, Luisa Canovi condivide la sua passione per la tecnica Suminagashi, che definisce di rara bellezza per “l’essenzialità dei materiali, le poche e semplici regole, il silenzio e la concentrazione, l’emozione di vedere fluttuare l’inchiostro e la sorpresa del foglio di carta che ne raccoglie la memoria”.
Mostra “Colori fluttuanti. La carta marmorizzata tra Oriente e Occidente”, Venezia, Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana, 30 maggio – 29 giugno 2025.
Accessi alla mostra

Accesso dal civico 17 di piazza San Marco consentirà la visita alle Sale Monumentali e ai Ridotti dei Procuratori della Biblioteca Nazionale Marciana ma anche al Museo Archeologico
INFO e Biglietteria: Museo Archeologico Nazionale di Venezia, Piazza San Marco 17, Venezia
orario: 10.00 – 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00)
https://archeologicovenezia.cultura.gov.it/event/riapertura-cortile-storico
Accesso alla mostra tramite il Museo Correr
INFO e Biglietteria: Museo Correr, Piazza San Marco n.52 – Ala Napoleonica – Venezia
orario: 10.00 – 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00)
Per qualsiasi informazione scrivere a b-marc.stampa@cultura.gov.it
Grazie Annalisa!