Un Omaggio a Vittorio Ruglioni, in pieno centro a Mestre, nell’atelier dell’artista Karima Laraba: mostra tutta da godere, fino al 28 di questo mese, inaspettata e completa, sia pur nelle piccole dimensioni. Una carrellata che abbraccia alcune delle fasi più significative della carriera del maestro Ruglioni: aretino di nascita, classe 1936, trasferito in Veneto, a Conegliano e poi nella terraferma veneziana. Medico veterinario, con un insopprimibile genio artistico; instancabile ricercatore dell’umano; protagonista del suo tempo, con un’attenzione particolare per gli ultimi.
Vittorio Ruglioni e l’empatia



Ruglioni, sempre, suscita nel suo pubblico un’istintiva empatia: nostro è il fremito dei danzatori di tango, dai toni accesi, tanto che ancora danno la vertigine, in un lontano assolo di fisarmonica. Nostra è la serialità del Casse-pipe céliniano, quasi fossimo bersagli in movimento, pedine di un ingranaggio che non possiamo controllare. I suoi cavallini che sanno di nostalgia, le immancabili (e celeberrime) sedie vuote, a parlarci della solitudine, del grande silenzio.
Tra dramma e leggerezza



Ho sempre riconosciuto a Vittorio Ruglioni un’incredibile mescolanza tra dramma e leggerezza, come un abbraccio che tutto coglie: la massa dei suoi oggetti terrosi – vasi, piatti in composizione su sfondi veneziani o in un interno domestico; il dolore urlato della follia e la fiaba dolcissima di una giostrina giocattolo; il giro sensuale di una danza amorosa. Il ritratto, talvolta caricaturale; il senso profondo del sacro, inverato nel l’umanità. E, su tutto, il femminile: sulla parete più in vista nell’atelier di Karima Laraba, cattura l’attenzione una grande tela di due metri per un metro e novanta, del 1982: le Donne di Algeri. Affettuosa, ed imprevista dedica a Karima, anch’essa algerina, l’opera possiede le trasparenze azzurre di un Mediterraneo assolato, la tenera indolenza delle sue belle protagoniste, la sovrapposizione spazio-temporale che solo i grandi artisti sanno offrire. Opera di memoria che commuove ed eccita i sensi, in un continuo presente.
L’omaggio a Vittorio Ruglioni come un regalo



Ecco, questo Omaggio a cura di Valter Esposito e della stessa Laraba è un regalo splendido, come tutte le mostre di Vittorio Ruglioni. L’artista ci ha lasciato troppo presto, nel 2003, ma il suo respiro, il gesto, l’ironia sottile sottesa a certi volti, la compassione per i compagni di via, non se ne sono mai andati. Per nostra fortuna, sono luce al cammino.
Omaggio a Vittorio Ruglioni
Donne di Algeri
Dal 3 al 28 maggio 2025
Galleria d’arte di Karima Laraba
via Mestrina 34, Mestre.
Chiuso la domenica
Grazie, un bellissimo articolo!