Onde alte come falesie, montagne, un principe d’inverno e il paradiso. Ci sono orizzonti tempestosi e scintillanti in questa settimana di gennaio 2025, anno del Serpente di legno per l’oroscopo lunare cinese. I titoli dei primi dieci libri in classifica si armonizzano con il significato simbolico del Serpente: trasformazione, rinnovamento e saggezza.
Entriamo alla Lovat

Andiamo a sfogliare le prime pagine entrando nel nostro luogo del cuore la Libreria Lovat con le sue belle sedi, quella di Villorba nel trevigiano è la più grande del nordest e poi c’è Trieste che profuma di Mitteleuropa. Molti gli eventi nel carnet di Villorba: Lovat Lab per unire lettori e scrittori, Carta Straccia dedicato ai più piccoli e Lovat Café con le iniziative gastronomiche. Ecco il medagliere:
1. Vidotto, ONESTO, Bompiani
2. Perrin, TATA’, edizioni E/O
3. Chevalier, LA MAESTRA DEL VETRO, Neri Pozza
4. Umrigar, IL CANTO DEI CUORI RIBELLI, Libreria Pienogiorno
5. Volo, BALLEREMO LA MUSICA CHE SUONANO, Mondadori
6. Gazzola, MISS BEE E IL PRINCIPE D’INVERNO, Longanesi
7. Giannone, LA PORTALETTERE, Nord
8. Gamberale, DIMMI DI TE, Einaudi
9. Han Kang, NON DICO ADDIO, Adelphi
10. Casati Modignani, LUI, LEI E IL PARADISO Sperling & Kupfer
Vidotto balza in testa

La scorsa settimana abbiamo scoperto con grande interesse una novità assoluta balzata ora al primo posto: Onesto (Bompiani) dello scrittore trevigiano Francesco Vidotto, laureato in Economia e per molto tempo manager d’azienda, fino a quando non ha capito una cosa che nemmeno alla facoltà di Economia gli avevano insegnato: “l’orologio più prezioso è quello che puoi permetterti di non portare”. Così è tornato tra le sue montagne a Tai di Cadore dedicandosi pienamente alla scrittura e alla natura. Ottima decisione perché lo fa alla grande emozionando il lettore e anche la critica. Molti i riconoscimenti ottenuti, come il premio Cortina d’Ampezzo per la letteratura di montagna. Il nuovo romanzo è un suggestivo affresco d’amore, guerra e morte. Protagonista Guido Contin detto Cognac che vive assieme a Moglie, la sua gatta, in un casello dismesso della ferrovia tra i boschi del Cadore. Il suo tesoro nascosto è costituito da tante lettere indirizzate alle cime delle montagne e respinte al mittente. Fogli scritti a mano e firmati con il nome di Onesto. Misteri che evocano segreti inconfessabili e personaggi di grande impatto emotivo.
Perrin resiste

Trovare Valérie Perrin al secondo posto è davvero una novità, in genere è sempre in vetta. Siamo ormai abituati ai successi editoriali di questa originale scrittrice, sceneggiatrice e fotografa francese. Colpisce nel segno e si piazzerà per molto tempo in classifica anche la nuova storia thriller e surreale della zia morta due volte: Tatà (E/O). Lo strepitoso successo non è legato alla relazione con il regista Claude Lelouch ma ad un passaparola dei lettori folgorati dal suo Cambiare l’acqua ai fiori bestseller internazionale da due milioni di copie. Tra poco diventerà un film per la regia di Jean-Pierre Jeunet celebre per Il favoloso mondo di Amélie.
Restiamo sul podio, in terza posizione c’è il fascino incandescente del vetro di Murano

La maestra del vetro (Neri Pozza) della scrittrice statunitense naturalizzata britannica Tracy Chevalier, autrice del bestseller “La ragazza con l’orecchino di perla”. Anche questo titolo blasonato da un film di successo. Piace molto ai lettori la nuova storia che arriva dall’Isola di Murano, un connubio tra le meraviglie del vetro soffiato e l’emancipazione femminile. Il lavoro di maestro vetraio era un tempo precluso alle donne.
Umrigar salda nelle prime posizioni

In quarta posizione un romanzo ispirato a fatti realmente accaduti, duro e commovente per la storia che affronta: Il canto dei cuori ribelli (Libreria Pienogiorno) della scrittrice Thrity Umrigar. È nata a Mumbai in India e si è trasferita negli Stati Uniti all’età di 21 anni. Ha collaborato per molto tempo con il Washington Post e le pagine culturali del Boston Globe. Il suo romanzo ha incantato un pezzo da novanta della letteratura come Salman Rushdie.
Torna Fabio Volo

Balleremo la musica che suonano (Mondadori). L’attore e conduttore cattura il lettore raccontando la sua vita tra commozione e ironia. È stato definito uno dei suoi libri più intimi e sinceri. Il suo odio per la scuola si trasforma a poco a poco in un amore infinito per i grandi scrittori come Herman Hesse, Gabriel García Márquez, Jack London, Joseph Conrad. Miti senza tempo.
Il ritorno di Gazzola

Torna in classifica elegante e raffinata come sempre la scrittrice siciliana Alessia Gazzola nota per aver ideato il personaggio di Alice Allevi, aspirante anatomopatologa protagonista della fortunata serie televisiva L’allieva. Premio Bancarella nel 2019 con Il ladro gentiluomo combina con talento elementi noir e narrazione ironica. Questa volta ci stupisce con Miss Bee e il principe d’inverno (Longanesi). C’è una splendida atmosfera che avvolge la campagna inglese in un freddo dicembre del 1924. Tutto ben presto si tinge di giallo e Miss Bee dovrà risolvere un pericoloso enigma. È fortunata perché tra gli ospiti della tenuta c’è Alexander uomo di origine russa, bello in modo insopportabile, un vero principe d’inverno.
Giannone torna nel medagliere

Dalla Sicilia alla Puglia, torna nel medagliere Francesca Giannone Premio Bancarella 2023: La portalettere (Nord). Quest’opera prima rappresenta l’esordio più venduto in Italia delle ultime stagioni arrivando all’undicesima edizione. Una storia realmente accaduta che così l’autrice racconta in prima persona: “La portalettere nasce da un biglietto da visita di cent’anni fa, che ho trovato in un cassetto e su cui c’era scritto: Anna Allavena. Portalettere. Anna era la mia bisnonna e io mi sono messa sulle sue tracce, scoprendo così una donna straordinaria”.
Tra sogno e realtà

È stata ai primi posti della classifica a metà ottobre ed ora torna trionfalmente tra i primi dieci titoli scelti dal pubblico, Chiara Gamberale: Dimmi di te (Einaudi). La scrittrice romana affronta un’indagine sotto forma di romanzo sulle incongruenze della vita in bilico tra sogni e realtà. Cosa siamo diventati rispetto alle aspettative originarie. Un viaggio nel tempo, un confronto su varie esistenze dove in qualche modo il lettore può rispecchiarsi nei protagonisti. Chiara Gamberale ha iniziato la sua carriera come speaker radiofonica. Attualmente collabora per numerose testate giornalistiche ed è autrice e conduttrice di programmi televisivi e radiofonici.
Torna nel medagliere la vincitrice del Nobel per la letteratura 2024, la scrittrice sudcoreana Han Kang

Dopo il successo editoriale con La vegetariana, l’onda lunga del premio la riporta in auge grazie al romanzo apparso nel 2021 che ha ricevuto in Francia il Prix Médicis étranger 2023 e il Prix Émile Guimet 2024: Non dico addio (Adelphi). Le Monde lo ha definito il suo romanzo migliore. Una storia incredibile che parte da un evento che sembra segnato dal destino. La protagonista prende un aereo su richiesta di una cara amica ricoverata in ospedale, per accudire il pappagallino rimasto solo a casa, ma all’arrivo una terribile tempesta di neve le fa perdere la strada. Nell’oscurità cade e si ferisce. Dal dramma personale, Han Kang ci porta nel vortice di un atroce massacro avvenuto in Corea alla fine del 1948 e l’inizio del 1949 con trentamila civili uccisi.
Chiudiamo con Sveva

Chiudiamo con una storia intensa uscita dalla mano sapiente di Sveva Casati Modignani: Lui, lei e il Paradiso (Sperling & Kupfer). Il protagonista è un grande imprenditore noto in tutto il mondo. Teme la solitudine e si circonda di amici e collaboratori. Uno strano giorno, già anziano, si ritrova misteriosamente da solo, si assopisce e al risveglio scopre di essere in Paradiso assieme ad una scrittrice di romanzi popolari che con grande abilità lo invita a raccontare tutta la sua vita. Sarà una vera sorpresa e non possiamo svelare tutti gli arcani. L’unica cosa certa è che “il paradiso può attendere”.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta anche questa settimana leggiamo con piacere l’aggiornamento sugli interessi dei lettori che frequentano le due splendide librerie Lovat. Prima di tutto mi stupisce favorevolmente il ritorno in classifica di Francesca Giannone con il racconto La portalettere. Evidentemente questo percorso al femminile in una terra meridionale è forse un auspicio che i lettori ricercano in questa bella storia. Come scrive nella sua rubrica siamo arrivati alla undicesima edizione, oltre 350 mila copie vendute, è un risultato stupendo per una scrittrice italiana. Non so quanto possa incidere la territorialità, però complimenti a Francesco Vidotto con il suo Onesto che racconta vicende forti pur abitando in un luogo dall’apparenza tranquillo come può essere un tratto ferroviario dismesso nei boschi del Cadore. Infine, a dimostrazione che la territorialità ha un peso limitato, ecco il libro della Dott.ssa Alessia Gazzola, autrice già di un considerevole numero di racconti di successo in quel filone sempre interessante dei gialli. Alessia Gazzola ambienta la vicenda in Inghilterra, la patria dei gialli, dando seguito alle indagini di una italiana, prima con Miss Bee e il cadavere in biblioteca e ora Miss Bee e il principe d’inverno.