Il grande freddo è arrivato e la vita di decine e decine di persone che vivono per strada è a rischio. A Padova alcune parrocchie, su richiesta dei Servizi Sociali del Comune, nell’ambito del Piano straordinario invernale per le persone senza dimora, collaborano con la Caritas diocesana, per dare ospitalità notturna alle persone senza dimora nelle settimane più aspre dell’anno.
Il piano – pur essendo un progetto molto impegnativo che coinvolge operatori, volontari, sacerdoti – rappresenta per la Caritas e per la Chiesa di Padova una opportunità per sensibilizzare e aprire gli occhi riguardo al tema delle persone che vivono ai margini (italiane o straniere) e insiste su un valore fondamentale che non si deve dimenticare: l’educazione alla carità e alla solidarietà. L’iniziativa, chiamata informalmente “accoglienza invernale” o “emergenza freddo”, prevede la possibilità di mettere a disposizione una stanza con bagno (possibilmente anche con doccia) per 2/4 persone per i mesi più freddi (gennaio e febbraio) dalle 20 di sera alle 8 del mattino successivo. Le spese per le utenze sono sostenute dalla Caritas Diocesana (per informazioni https://caritas.diocesipadova.it/accoglienza-invernale-aaa-cercasi/). Iniziative di questo tipo vengono realizzate durante il periodo invernale anche in grandi città come Londra (per informazioni https://www.ecclesiastical.com/documents/nightshelter-guidance-for-churches.pdf).
A Venezia, comune e Caritas: realizzati oltre 100 posti letto e altri servizi essenziali

A Venezia, anche quest’anno, l’impegno del Comune di Venezia ha visto sempre maggiori investimenti a favore delle persone senza dimora con la disponibilità di una cinquantina di posti letto alla Casa dell’Ospitalità di Mestre, inoltre il Piano per il freddo prevede 110 giorni di attività con l’uscita delle unità mobili tutte le sere invernali per donare coperte, indumenti e cibo a chi vive per strada, in terraferma e centro storico (per informazioni https://www.casaospitalita.it/; https://live.comune.venezia.it/it/2024/11/scatta-il-piano-freddo-servizio-di-accoglienza-dei-senza-fissa-dimora-un-tutor-ad).
All’impegno del Comune di Venezia – che ha attivato anche un operatore-tutor per l’orientamento delle persone senza dimora all’uso dei servizi sociosanitari – si aggiungono le attività della Caritas veneziana che conta una casa d’accoglienza a Margherarivolta agli uomini e una nel centro storico rivolta alle donne, oltre a servizi di assistenza fondamentale come mense, ambulatori e centri di ascolto ed empori solidarietà, servizi docce e vestiario, distribuzione abiti (per informazioni https://fondazionecaritasvenezia.it/cosa-facciamo/).
Per strada sempre più donne e uomini, con bassi redditi o anziani

E’ difficile sapere con esattezza quante sono le persone che vivono per strada in uno scenario che sta cambiando drasticamente e che mostra un impoverimento complessivo che tende a coinvolgere un numero sempre maggiore di soggetti e categorie più fragili.
Sempre più spesso infatti a vivere per strada sono anche persone senza problemi psichiatrici o di dipendenze, ma semplicemente donne e uomini che perdono il lavoro o hanno reddito molto basso, molti dei quali anche anziani. Una situazione drammatica su cui anche la Caritas nazionale è intervenuta con ripetute richieste di implementazione di misure di prevenzione e intervento a livello nazionale.
L’appello per altri posti temporanei nelle parrocchie di Venezia

Nel frattempo decine e decine di persone non riescono a trovare alloggio nei centri messi a disposizione da Caritas e Comune di Venezia. Per questo l’iniziativa avviata a Padova che prevede, nel periodo più freddo, l’attivazione di posti letto anche nelle parrocchie della diocesi, potrebbe essere un buon modello da attivare in via sperimentale anche nel territorio del Patriarcato veneziano così come in altre città e paesi del Veneto.