“Accogliamo con grande favore la scelta della Regione Veneto di portare la facoltà di Medicina a Venezia. Si tratta di un’opportunità storica che rappresenta non solo un tassello fondamentale per il rilancio economico e culturale del territorio, ma anche una risposta concreta alle esigenze del sistema sanitario, che da tempo soffre di una grave carenza di professionisti qualificati. Questa decisione dimostra una visione strategica per il futuro della nostra regione e sottolinea l’importanza di investire nella formazione e nelle competenze”. Lo ha dichiarato il presidente di Confapi Veneto William Beozzo. Ed è la risposta decisamente favorevole della Confapi regionale, che rappresenta le Piccole e Medie Imprese private, alla novità annunciata dalla Regione Veneto, che vedrà, a partire dal prossimo anno accademico, l’avvio a Venezia del corso in Medicine and Surgery dell’Università di Padova.
Zecchinel e la Facoltà di medicina

Un’opportunità per il territorio, spiega Marco Zecchinel, presidente di Confapi Sanità Venezia : “Rappresenta un tassello di crescita importante per tutta la regione, considerata l’opportunità formativa per gli studenti che decideranno di intraprendere una professione attualmente così richiesta, viste le centinaia di figure attualmente da ricoprire e le note lacune di cui sappiamo, anche a livello nazionale. Oltre all’aspetto altamente formativo, che continua nel solco della tradizione sanitaria veneta, per Venezia questo è un rilancio anche da un punto di vista economico, di crescita immobiliare e ricettiva, se si considera che entro il 2030 si puntano a raggiungere i 600 iscritti, per la maggior parte provenienti dall’Unione Europea ma anche da Paesi extra Ue, quindi da tutto il mondo».
Il convegno

Confapi Veneto, nell’occasione, annuncia per il mese di marzo un convegno dedicato proprio al tema della sanità a livello regionale: «E’ nostra intenzione far sedere attorno a un tavolo i principali attori istituzionali della materia, ma anche il settore pubblico e privato, per un confronto utile a fare il punto della situazione, mettendo a fuoco proposte necessarie a far crescere un settore così importante per tutta la collettività. Interrogandoci al contempo su quale sia, in questo senso, la chiave futura di crescita. Come imprenditori siamo sensibili al tema e pronti a collaborare in prima persona a favore del territorio, che necessita sempre più della presenza di medici e operatori qualificati».