Forse non tutti sanno che alla parrocchia della Resurrezione di Don Nandino Capovilla, a Marghera, quartiere Cita, dal 2015 ogni domenica mattina volontari e senza fissa dimora si ritrovano per fare colazione assieme, chiacchierare, condividere fatiche e disagi, offrire sostegno ed amicizia. Un momento importante di incontro durante il quale si crea uno scambio di esperienze e di solidarietà che arricchisce e vivifica.
Con Don Nandino si apre un locale

Da qui, dopo qualche tempo, è nata l’idea di creare qualcosa di più, di offrire l’opportunità di trascorrere, una volta al mese, un momento collettivo attorno ai fornelli cucinando per invitare degli amici, dei conoscenti, dei parrocchiani per mangiare quanto si è preparato. Piatti semplici ma gustosi, un menù ispirato a quanto offre la stagione, complice ora anche un piccolo orto che è stato creato su un terreno dietro la chiesa. Sul tetto della canonica c’è una terrazza ed ecco che diventa facile trovare il nome del locale: Roof Garden, anche se nelle stagioni che non permettono di stare all’aperto si allestiscono i tavoli in una delle stanze dell’edificio.
Tutti volontari


In cucina si alternano volontari che hanno esperienza nel settore della ristorazione, ex camerieri, cuochi, aiuti in cucina. Lavorano insieme volontari, rifugiati e senza fissa dimora, non solo ai fornelli, ma anche nella cura dell’allestimento della sala, per rendere l’ambiente accogliente e gradevole. Non si vogliono ospitare i commensali in luogi che assomigli a una mensa: chi entra deve sentirsi in un vero e proprio ristorante.
Il menù di Don Nandino

Ed ecco che i tavoli vengono decorati con rami di edera e fiori freschi, graziosi centrotavola. Il menù è stampato su un depliant a colori che illustra le prelibatezze del giorno. Un menù ricco: antipasto, due primi, un secondo e un dolce. Quello proposto a maggio: fiori di zucca ripieni di mousse di ricotta e pistacchi su zabaione salato; vellutata di piselli con profumo di menta; fusilloni con asparagi, ricotta e pepe verde; filetto di maiale in crosta di mandorle con misticanza primaverile; cheesecake alle fragole e sambuco. Una vera delizia. Il tutto annaffiato da prosecco per l’aperitivo e da vino bianco e/o rosso Centopassi proveniente dalla produzione delle cooperative di Libera Terra che coltivano, rigorosamente in regime di agricoltura biologica, terre confiscate alla mafia in Sicilia.
Un’esperienza unica grazie a Don Nandino e a “Storie Storte”

Dal 2015 si sono unite anche le ragazze di “Storie Storte”, che impreziosiscono le serate con racconti cantati e con persone che vengono da luoghi molto lontani da noi, spesso attraverso lunghi viaggi in mare alla ricerca di una vita migliore. Alla fine della serata, infatti, i protagonisti dell’evento si raccontano, condividendo la loro esperienza e questo è un valore aggiunto a un’occasione d’incontro già speciale. Gli ospiti prima di accomiatarsi lasciano in una scatola un’offerta che servirà a “retribuire” l’impegno che ogni componente dello staff ha dedicato loro, un modo per dare dignità e promuovere l’inclusione sociale a persone che molto hanno sofferto essendo costretti ad abbandonare il loro paese, spesso la famiglia, gli affetti più profondi. Un modo anche per coltivare la speranza di un’accoglienza umana in un paese straniero.
Informazioni
Un’esperienza, questa, da consigliare a tutti: se ne esce arricchiti dopo aver mangiato e bevuto benissimo in compagnia.
Per prenotare scrivere alla mail: roofgardencita@gmail.com, o mandare un messaggio su Whatsapp ad Anna: 339 7452296.