Da qualche giorno, nel nuovissimo stabilimento di 12 mila mq di Fontanafredda è iniziata la distillazione del whisky Bottega, assoluta novità per il settore italiano dei liquori e distillati, soprattutto perché sarà un whisky tutto italiano. Così, fra 5 anni, potrà iniziare la commercializzazione delle previste 200 mila bottiglie che dovrebbero garantire un giro d’affari annuale di circa 8 milioni di euro. 5 lunghi anni di invecchiamento che, comunque, Bottega non sprecherà.
La soddisfazione di Sandro Bottega
In questo periodo di transizione poiché imbottiglierà del whisky estero rimasto per lungo tempo in botti dell’Amarone e del Brunello, in modo tale da aver un retrogusto particolare. “Fra 5 anni”, dice Sandro Bottega, presidente dell’azienda che ha la sua sede principale a Bibano di Godega di Sant’Urbano, nel trevigiano, “potremo far conoscere al mondo il nostro whisky, con orzo tutto italiano. Saremo i primi, se non gli unici, a proporre un tale prodotto tutto Made in Italy. Ma non ci fermeremo qui. Stiamo ampliando lo stabilimento di Valgatara, nel pordenonese. Mentre i vini della Valpolicella li produciamo e imbottigliamo solo nella Valpolicella. La crescente richiesta, sia dall’Italia che dall’estero, ci ha indotto ad allargare il nostro sito di almeno 1500 mq. L’Amarone è un vino che piace ovunque e il nostro viene ritenuto molto piacevole”.
Whisky e grappa
Bottega ha anche rivelato che le bottiglie di grappa Alexander con all’interno le miniature, in vetro soffiato, delle principali bellezze italiche, che andranno nel mercato a breve, hanno già fatto proseliti. Dall’Inghilterra è giunta la richiesta di allargare la collezione anche alle bellezze britanniche.