“Fermai la macchina davanti alla biblioteca pubblica di Hollywood, e procedetti a una consultazione sommaria di un grosso volume muffoso intitolato Edizioni originali celebri. Una mezz’ora di lavoro e avevo già fame”. Il grande sonno. Sembra che leggere metta appetito, allora facciamo una bella colazione festeggiando il compleanno del grande Raymond Chandler nato a Chicago il 23 luglio 1888, scrittore e sceneggiatore celebre per aver creato il detective più affascinante della letteratura, Philip Marlowe. Personaggio rude e indimenticabile portato magnificamente sullo schermo da Humphrey Bogart e Robert Mitchum, i migliori in questo ruolo. Chandler ha una vita romanzesca quanto i suoi racconti, si innamora perdutamente della moglie di un pianista di 18 anni più grande di lui. Relazione osteggiata, ma alla fine riusciranno a sposarsi.
Entriamo in libreria
Lasciamo le biblioteche di Hollywood per entrare nella nostra libreria del cuore per scoprire l’evoluzione della classifica in questo caldo periodo di luglio. Come sempre il medagliere è elaborato dalla Libreria Lovat punto di incontro del nordest con le sedi aperte al pubblico e agli incontri con gli autori che si trovano a Villorba (Treviso) e a Trieste. Ecco i primi dieci titoli premiati dal gradimento del pubblico.
- Tuti – Come vento cucito alla terra – Longanesi
- Ebhardt – Leonardo Del Vecchio – Sperling & Kupfer
- Bussola – Il rosmarino non capisce l’inverno – Einaudi
- Dicker – Il caso Alaska Sanders – La Nave di Teseo
- Hoover – It Ends with us – Sperling & Kupfer
- Kawaguchi – Finché il caffè è caldo – Garzanti
- Perrin – Cambiare l’acqua ai fiori – E/O
- Dusse – Inspira, espira, uccidi – Giunti
- Ervas – La giustizia non è una pallottola – Marcos Y Marcos
- Desiati – Spatriati – Einaudi
Plauso all’originalità e il talento di Ilaria Tuti
L’autrice friulana è sempre in vetta alla classifica grazie al suo ultimo romanzo: “Come vento cucito alla terra” (Longanesi). Protagoniste, le prime donne chirurgo che durante la Prima guerra mondiale decidono di aprire un ospedale in Francia completamente autogestito. Decisione importante dato che alle donne in quel tempo era preclusa l’attività in sala operatoria.
Entra il premio Strega
Come avevamo previsto dopo l’assegnazione del Premio Strega, è già nel palmares il vincitore di questa 76a edizione. Andiamo a conoscerlo, è il pugliese Mario Desiati, nato il 13 maggio 1977. Scrittore, poeta e giornalista, laureato in giurisprudenza. Collabora con vari quotidiani nazionali. Ha vinto quest’anno il Premio Strega con “Spatriati” (Einaudi). Desiati esprime le complessità della sua generazione, quella di chi oggi ha quarant’anni e ha cercato senza paura il proprio posto nel mondo per sentirsi veramente cittadino d’Europa.
Un inno
“Spatriati” è stato definito il suo romanzo migliore grazie a temi e atmosfere che nascono da questo magico pezzo di Puglia pieno di contraddizioni. Un inno agli irregolari che rifiutano di autodefinirsi in un mondo che ti chiede costantemente a che gruppo appartieni, dalla politica al sesso.
Leggiamone un frammento: “Claudia è solitaria ma sicura di sé, stravagante, si veste da uomo. Francesco è acceso e frenato da una fede dogmatica e al tempo stesso incerta. Lei lo provoca: lo sai che tua madre e mio padre sono amanti? Ma negli occhi di quel ragazzo remissivo intravede una scintilla in cui si riconosce. Da quel momento non si lasciano più”.
La sua dichiarazione
Al momento della premiazione, Mario Desiati non ha bevuto lo Strega, da sempre classica consuetudine per il vincitore. “L’aprirò in Puglia in ricordo degli scrittori della mia terra” ha dichiarato, citando gli amici scrittori scomparsi Mariateresa Di Lascia e Alessandro Leogrande.
Che sorpresa. Torna Fulvio Ervas
C’è un’altra novità interessante in classifica: “La giustizia non è una pallottola” di Fulvio Ervas, (Marcos y Marcos).
Imperdibile la biografia dello scrittore nato nel 1955 a Musile di Piave, leggiamone un frammento: Fulvio Ervas è nato senza sapere che Albert Einstein era morto da qualche mese. Quando ne avrà coscienza, si iscriverà a un liceo con la presunzione di doversi costruire una qualche cultura scientifica. Inspiegabilmente attratto da tutti gli animali diversi dall’uomo, si laurea in Scienze Agrarie. Insegna Scienze Naturali nell’impero della Pubblica Istruzione, ma è assediato dalle storie. In treno, nell’orto, in palestra, vicende e personaggi gli si affollano in testa, non gli danno pace finché non si sentono provvisoriamente in salvo su un taccuino, per essere portati al più presto tra le mani dei lettori. Vive in provincia di Treviso, con la moglie, una figlia e un numero imprecisato di animali domestici.
L’Ispettore Stucky
Il suo nuovo romanzo è un giallo che si snoda tra le dorate colline del prosecco. Una intrigante indagine per l’ispettore Stucky all’ombra di un delitto sepolto e all’interno della villa di un ricco imprenditore.
Ancora la Perrin
In questa blasonata classifica da sottolineare l’incredibile ritorno di Valérie Perrin che dopo anni di trionfi nelle prime posizioni, torna nel medagliere con il suo “Cambiare l’acqua ai fiori”(E/O).
Salutiamoci con una citazione del nostro Raymond Chandler: “Se credi in un ideale, non sei tu a possederlo, è lui che ti possiede”.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta grazie per la Sua consueta visita settimanale alle Librerie Lovat. Sapere cosa leggono gli altri, sapere quali nuovi libri sono disponibili per il lettore rappresenta una comunicazione culturale molto interessante. Almeno quando qualcuno citerà uno di questi testi e autori potrò partecipare alla conversazione con qualche conoscenza. Sicuramente il testo di Mario Desiati, con la certificazione del Premio Strega, raffigura molto bene le generazioni attuali, forse non solo della Puglia. Chissà se un’appartenenza ci aiuterà a vivere meglio? Però il testo che più mi ha interessato, forse a partire dalla copertina, bellissima, è il romanzo del genere giallo: La giustizia non è una pallottola. Un applauso a chi ha disegnato la copertina, forse rimanda ad un buon carattere che Fulvio Ervas avrà sicuramente, perchè ama gli animali.
Avevo comprato “Cambiare l’acqua ai fiori” ma non l’avevo ancora letto. E’ davvero un libro bellissimo. Il libro che non vedi l’ora di tornare a casa per riprenderlo in mano. Capisco il suo successo e la rinnovata lettura.
Una volta chiuso il cancello il tempo è mio,
ne sono l’unica proprietaria.E’un lusso
essere proprietari del proprio tempo ,lo
ritengo uno dei più grandi lussi che l’essere umano possa concedersi..
Sempre grazie ,grazie,mille volte grazie di farci conoscere il valore della scrittura e il piacere della lettura.
Le vostre rubriche sono sempre interessanti per me,per Paola che malgrado quel cancello non si chiuda mai (per adempiere agli obblighi famigliari),è una divoratrice di 📚 meritando di avere piu tempo x se stessa.
Tiferò sempre x voi donne che in qualsiasi campo siete e sarete sempre migliori di noi maschietti.
Vi ringraziamo , un caro abbraccio a tutte e due.Paola,Luciano