C’è un giuliano, quasi un giullare, ct dell’Italia. E noi, naturalmente, siamo stati alla presentazione, alla conferenza stampa, raccontando anche l’hotel, il Principe di Savoia, 5 stelle lusso, a Milano. Volendo, di basket, avrei due temi al giorno, mi sono calmato. Certo, vado all’arma bianca, all’attacco, come ho fatto alla presentazione di Gianmarco Pozzecco, il “Poz”, ho chiesto la parola, per ultimo, non mi è stata data fino a quando non è intervenuto Toni Cappellari, il manager leggenda.
Tanto Poz
Perchè, dovete sapere, siamo stati colleghi, su radio105. Avete presente quella bella radio molto energica, molto sprint, molto giovanile, linguaggio libero, allo zoo?
Ecco, c’è stato un tempo, mica tanto lontano, direi sino al 2013, in cui in 105 più calcio, con Fabiana, Paolini, di cognome, e Riccardo Este, i brillanti conduttori, c’era anche Poz, alternato con Antonio Rossi, portabandiera a Pechino 2008, quando io ero in redazione in un quotidiano a Milano e, a 37 anni, ho capito che l’ansia mi avrebbe precluso le redazioni.
Poz sempre uguale
Ebbene, Gianmarco era come l’avete sempre visto, prima e dopo, io magnificavo Romeo Sacchetti, allenatore a Sassari e prima a Capo d’Orlando, dove furono insieme, e lui mi irrideva per la voce, che talvolta somiglia allo stridulare di Mario Giordano. Veniva con me Silvia Gilioli, moglie da san Silvestro del ’94, sposata in chiesa, a Pieve Modolena, dove siamo nati. Memorabile quando Fabiana e Poz mi chiesero in onda come facessi sesso con Silvia, con quali versi o simili.
Sempre il Poz, dunque
A Bologna, era alla Fortitudo, 2018, c’era Casale Monferrato, nei playoff di serie A2, e più tardi mi fermai in albergo a raccontare l’allenatore Marco Ramondino, terribilmente bravo e oggi ct della nazionale under 23.
Andrea Tedeschi, pr della Fortitudo Bologna, mi dà la parola, mal volentieri, perchè vannizagnoli.it è rischio puro, imprevedibile. Corre in soccorso il Poz, allora, con ironia…
Il mio parere
Aggiungo solo che il presidente federale Gianni Petrucci doveva licenziare se stesso, non Meo Sacchetti. All’ex presidente del Coni ho chiesto quanto pensa incida un presidente federale sui risultati di una nazionale. Risposta: “Dipende da tanti fattori, il risultato”.
Certo, resta il colpo in Serbia di Meo un anno fa e anche il quinto posto olimpico.
A Petrucci spiego la mia delusione
“Il basket dovrebbe dare l’esempio al calcio, che licenzia troppo e a casaccio”.
Domenica scorsa ho sentito il mio sodale Artiglio Caja su radio Rai 1, commentare #Gara3 scudetto, richiesto certamente da the voice, Massimo Barchiesi, come lo chiama il correggese Maurizio Bezzecchi, pr di legabasket che non mi ama. Dico che Messina non perde due finali di fila, avevo pronosticato il 4-2, con Luigi Lamonica, grande ex arbitro.
Poz e molto altro da dire
Avrei ancora molto da dire, su Reggio Emilia e Veronica Bartoli, la presidentessa bella che ha licenziato Attilio Caja, appunto, su Verona ritornata in serie A. No comment. Mi ha risposto, invece, Alessandro Ramagli, livornese, apprezzato a Reggio Emilia, 15 anni e passa anni fa, e tornato in serie A con Verona.
Non vi piazzo qua i video del Poz, li trovate su vannizagnoli.it.