Il diario liberale torna ad aprire le sue pagine e ad occuparsi dei fatti che hanno caratterizzato questa settimana. Poco da fare, noi italiani non cambiamo proprio mai. Anche adesso che il Mondo è scosso da una tremenda guerra che rischia di protrarsi a lungo sempre troppi in difesa del prepotente…
In ogni epoca c’è chi prende le difese del prepotente. Ieri di Trump, oggi di Putin, domani certamente di un altro
Dovremmo preoccuparci se in Italia qualcuno istigasse alla devastazione del Parlamento come avvenne al Capitol Hill o se fossimo invasi, come l’Ucraina. Da noi, invece, c’è chi difende l’aggressore perché in passato ha ottenuto vantaggi economici. Altri vanno controcorrente perché il modo più facile per farsi notare. Infine, per frustrazione o stupidità. Ciò che stupisce è che uomini dalle qualità tali da arrivare al potere non capiscano che i tanti piaceri che la vita offre – soprattutto a chi ha tanti quattrini – sono più emozionanti che praticare violenza sulla povera gente.
È bene chiarire che Zelensky non è un comico come quelli entrati in politica qui da noi e ai quali lo associamo
Dire attore comico in politica è dispregiativo. Quello che è presidente dell’Ucraina, però, è cresciuto in un ambiente culturale elevato e si vede. Nasce 44 anni fa da famiglia di lingua russa e di origini ebraiche. Il padre è ingegnere, la madre docente universitaria. È sposato con una scrittrice, laureata in architettura, con cui ha due figli. Volodymyr si è laureato in giurisprudenza con la prospettiva di fare l’avvocato. Dopo avere fondato un’azienda di produzioni cine TV e realizzato vari film, decise di fare l’attore. Entrò in politica per moralizzare il paese e fu eletto a furor di popolo.
La guerra è cominciata in Ucraina, dove per ora è circoscritta, ma non si può prevedere se si estenderà e fin dove
Nel suo ultimo libro – “Per niente al mondo”, (Mondadori, 732 pagg, 28€) Ken Follett racconta come, nonostante la saggezza dell’Occidente, con tanti che tifano per la Russia e con l’escalation di sanzioni e ripicche, è inevitabile che prima o poi parta un missile. Fantasia dello scrittore, preveggenza? Comunque è un parere. Ma quanti politici leggono Follett? L’Italia non è un paese con armi nucleari, ma a Ghedi (Brescia) e ad Aviano (Pordenone) ci sono due depositi della NATO con un centinaio di testate. Può essere un bene per difenderci ma siamo pure un bersaglio.
Come mai certi politici lodano e garantiscono chiunque senza prudenza dignità se hanno un minimo interesse?
Non si può tollerare che chi fa politica sia in affari con altri capi di stato né mendichi contributi da paesi stranieri. Noi chiudiamo un occhio perché ormai, pur di fare quattrini tutto è consentito. Ma che bisogno c’è di dimostrare continua gratitudine – per esempio, a Putin – osannandolo in modo esagerato, senza la minima prudenza? Erano più dignitosi nel film “Non ci resta che piangere” Troisi e Benigni, quando scrivevano a Savonarola “Noi mettiamo la faccia sotto i tuoi piedi”. Si trattava di un film comico. Oggi invece è una tragica realtà. Zero in politica e in morale.
Non vada a Kiev, Santità. Rischia di farsi uccidere inutilmente. Vada a Mosca a prendere a calci nel sedere Cirillo I
O incarichi qualcuno di fermare quel prete esaltato che benedice la guerra. È vero che non è un suo accolito, però è un uomo di Dio, per di più graduato. Seppure patriarca della Chiesa ortodossa e di tutte le Russie, non può e non deve approvare tanti massacri di innocenti. La chiamano operazione militare speciale, ma si avvicina alla crudeltà del nazismo, cui speravamo di non dover più assistere. Così si rende complice di crudeltà che essendo disinformato il popolo russo consente. Anche da noi c’è chi pur conoscendo la verità approva ugualmente questa guerra infame.
Pure il Calcio rispecchia l’Italia arrogante e boriosa di oggi, ma pigra e mediocre, di cui ognuno di noi è responsabile
Perché permissivi e applaudiamo troppo spesso, mentre dovremmo fischiare. Allo stadio e altrove. C’erano già famelici candidati pronti a succedere a Mancini, che ha deciso di rimanere a soli tre milioni di euro l’anno. Tanti per la figura di merda che abbiamo fatto. Esclusi per la seconda volta dalla Coppa del Mondo. Quattro anni fa processammo il povero Ventura che si accontentava di 800mila euro. È uno come lui che meritiamo. Non è colpa del CT quando si pareggia o si perde con nazionali i cui giocatori militano nelle serie minori, se poi si gioca male, sbagliando addirittura diversi rigori.
Dato che tutta l’Italia è corrotta, per non essere da meno, tre vecchietti incensurati debuttano in una rapina
Temendo di essere riconosciuti a Roma si sono recati in trasferta a Bellona (Caserta) per rapinare l’ufficio postale. Armati fino ai denti di pistole giocattolo hanno dimenticato di chiudere le porte per impedire l’uscita dei clienti, che poi hanno avvertito la polizia. Un coetaneo che faceva da palo non si è accorto dell’arrivo della volante e, anziché avvertire i complici, se l’è data a gambe. Applausi di incoraggiamento agli intraprendenti ma inesperti delinquenti in erba, purtroppo finiti in manette. Non mancavano di iniziativa ma di esperienza. La prossima volta andrà meglio.