Il poeta e cantautore bolognese Dino Sarti passava per Stanghella, nella Bassa Padovana, e si fermava alla Trattoria Cappa d’Oro. Si era innamorato di questo posto ideando una sua strofa poetica: “Prima di pagare, con piacere, ricorda che in un angolo remoto si mangia un buon risotto”. Questo posto dove si mangia pesce, conosciuto anche come “Trattoria da Menache”, lo conoscono tutti ed è diventato quasi una istituzione del territorio. Nel 2022 compie 70 anni dall’inizio della sua attività. Nato nel 1952 come posto per “spuncetti, trippa e musso” negli anni il locale di Guerrino (detto Gino) è cresciuto sino a quando le redini vengono prese da Roberto Brigato e dalla moglie Marilena, e ora anche dal figlio Marco.
Roberto e Marco e una lunga tradizione
Si trova lungo la statale che da Monselice porta a Rovigo, è un pezzo di storia del territorio, negli anni settanta era l’unico posto in queste terre dove si mangiava il pesce. Qui ci sono passati tutti e andare da Menache segnava un evento importante. Questo pezzo di storia lo continua Roberto, il cuoco, e il figlio Marco, direttore di sala, con l’insostituibile cameriere Luca, anche lui da oltre quaranta anni presente in questa trattoria.
Roberto e Marco e l’arte della cucina
Marco Brigato ha una bella storia di vita professionale. Frequentato l’istituto alberghiero di Montagnana è uscito dal quel piccolo mondo della trattoria paesana per vedere cosa c’è in giro. Ha lavorato per oltre 5 anni con maestri del calibro di Massimiliano Alajmo nella sua brigata come capo partita; ha fatto esperienze a Fuerteventura in Spagna, e poi allo storico Caffè Pedrocchi di Padova dove ha “inventato” le tagliatelle al caffè, infine al Bibenda di Monselice. Ora è ritornato alla sua Trattoria La Cappa d’Oro, è direttore di sala mentre papà Roberto rimane attaccato ai fornelli.
Roberto è un uomo schietto, lui si definisce “uno che quello che pensa lo dice”: deciso, vuole la perfezione in cucina e vuole il prodotto sempre di prima qualità. Adora cucinare nel migliore dei modi. “In questo ristorante sono passate persone semplici ma anche generali, grandi imprenditori, artisti e personaggi noti”: la sua soddisfazione è quella di far da mangiare ai suoi commensali e vederli contenti.
Roberto è la figura storica del locale, cuoco appassionato, vuole sempre la qualità ed è esigente in cucina. Alla trattoria La Cappa d’Oro si mangia sempre bene, il pesce – dal primo piatto sino all’ultimo – è sempre di buona qualità. Roberto tiene a sottolinearlo: qui c’è sempre la garanzia, nessuno andrà mai via scontento.
La nuova cantina
Marco non è sommelier, ma conosce a menadito centinaia di etichette. Oltre che il vino sfuso (giusto per ogni buona trattoria), Marco e Roberto si sono dotati di una buona cantina con oltre 200 etichette dove prevalgono i vini italiani e qualche vino francese. “Ho qualche vino straniero per i nostri clienti – sottolinea Marco – ma io sono per i vini italiani, ne abbiamo così tanti e così buoni… Io sono italianissimo, non ho pagato i biglietti da visita al mio tipografo perché si è dimenticato di mettere nell’angolino il tricolore”.
Per i lettori di https://www.enordest.it Roberto e Marco propongono i tagliolini all’alga spirulina saltati con radicchio di Treviso e scampi.
Tagliolini all’alga spirulina saltati con radicchio di Treviso e scampi
Ingredienti (per 4 persone)
400g pasta fresca, spirugina, 4 cespi radicchio di Treviso, 4 scampi, olio evo, vino bianco, prezzemolo, aglio, sale qb
Preparazione
Per la pasta. Prepariamo la pasta fresca sostituendo le uova con l’alga spirulina precedentemente frullata con l’aggiunta di acqua fredda. Una volta formato il panetto di pasta lasciamo riposare 15 minuti, quindi stendiamo la pasta e passiamola al tagliapasta .
Per il sugo. Laviamo e tagliamo grossolanamente 4 casi di radicchio di Treviso tardivo, asciughiamoli per bene. Nel frattempo sgusciamo gli scampi e teniamo i carapaci per preparare la bisque.
In una casseruola a fuoco vivo mettiamo olio evo, aglio tritato e poco prezzemolo, aggiungiamo quindi le code di scampo , saliamo leggermente e sfumiamo il tutto con poco vino bianco. Quando il vino sarà evaporato completamente aggiungiamo il radicchio, copriamo il tutto e abbassiamo il fuoco.
Dopo una decina di minuti aggiungiamo bisque qb. e facciamo sobbollire e ritiriamo il tutto.
A parte buttiamo la pasta in acqua bollente e poco salata per un paio di minuti, quindi saltiamo col sugo e impiattiamo
Il vino in abbinamento
Il vino in abbinamento proposto da Marco, prelevato dalla sua fornita cantina con oltre 200 etichette, è un Brut Franciacorta Bellavista: un bianco con grande personalità, grazia, leggerezza e mineralità adatto a questo piatto con il nuovo ingrediente della spirulina.
Dopo aver letto questo articolo di Maurizio…non mancherà la tappa alla Cappa d’Oro!