Maria Romana Rigoni è una di quelle signore polesane che destano subito simpatia. Lei è la cuoca della sua trattoria “Alla Rosa” a Bellombra, borgo situato nella pianura padana nel comune di Adria, laddove scorre il fiume Adige e, più in là, il Po.
Maria Romana e la cultura contadina
Sono queste le zone di una cultura contadina che lentamente sta scomparendo, sono le zone di emigrazione del secolo scorso e di duro lavoro per chi rimaneva, bene raccontate da Ferdinando Camon. Qui si trova ancora una parte di quella civiltà contadina dove rimangono ancora testimonianze e radici legate a un passato radicato anche nelle tradizioni culinarie.
La cucina di Maria Romana
Così è la cucina di Romana che, con il fratello Giuseppe, conduce la sua trattoria dove il tempo è rallentato.
Se qualcuno vuole assaggiare il cibo di questa terra e stare bene a tavola si può accomodare in questo posto dove ci sono tutte queste caratteristiche.
Le famiglie di un tempo
Maria Romana Rigoni fa parte di quelle famiglie contadine cresciute nella pianura attraversata dai due grandi fiumi. Sestogenita di sette fratelli (due maschi e cinque donne), Romana ha vissuto in questa terra adriese, frequentando poi l’istituto alberghiero di Adria. Ha lavorato per un breve periodo in giro per l’Europa ma poi è ritornata al suo paese. I genitori aprirono la trattoria nel 1969 e mamma Jolanda gestiva la cucina.
L’insegnamento
Romana, invece, iniziò l’attività di insegnante in quell’istituto alberghiero, che aveva frequentato da ragazzina, intestato a Giuseppe Cipriani, il padre di Arrigo – quello dell’Harry’s Bar – il più famoso ristoratore al mondo.
Maria Romana cambia vita
Ad un certo punto della sua vita, Romana prese le redini della trattoria “Alla Rosa” e negli anni 80 ne divenne la titolare. La “professoressa” si stabilì in cucina sfornando i piatti della tradizione legati al territorio. Dalle carni degli animali da cortile come galline, anatre, oche ai conigli. Per non parlare delle grigliate di maiale e costate di manzo. I primi piatti sono costituiti dai tortellini e dai risotti sia di zucca o di cipolla, tanto per citare qualche esempio.
Gli insegnamenti
“Mamma Jolanda era una cuoca provetta, ha lavorato in cucina sino a quando si è spenta a 85 anni. Da lei ho imparato tantissimo e le sono grata”: così si esprime Romana ricordando i tempi trascorsi. Il fratello Giuseppe è responsabile di sala e con lui porta avanti la trattoria, mentre i rimanenti fratelli seguono le coltivazioni agricole.
Per i lettori di https://www.enordest.it Romana propone il risotto di cipolla: un piatto definito “povero” ma che – preparato bene – è uno di quei piatti gustosi e saporiti: da provare.
La ricetta: risotto di cipolla
Ingredienti (per 4 persone)
320g riso Vialone Nano, 150g di cipolla, 1 cucchiaio di passata di pomodoro, brodo, sale e pepe qb, parmigiano, olio evo
Preparazione
Tagliamo a fette la cipolla dopo averla pulita e facciamola dorare con l’olio extravergine di oliva a fuoco vivo in un tegame.
Aggiungiamo sale e pepe e acqua abbondante che servirà poi per la cottura del riso. Tastiamo il riso e aggiungiamo la cipolla con l’acqua di cottura. Mescoliamo per 15 minuti. A cottura ultimata aggiungiamo un cucchiaio di pomodoro. Aggiungiamo una spruzzata di parmigiano e serviamo caldo.
Il vino in abbinamento
Il vino in abbinamento è sicuramente un buon rosso merlot o cabernet