Il grande comico Paolo Villaggio, che amava il paradosso, nel 2012 disse che le Paralimpiadi «fanno molta tristezza perché sono la rappresentazione di alcune disgrazie, per cui andrebbero abolite”. Gli rispose per le rime Alex Zanardi, lui che è il simbolo del paralimpismo.
Le Paralimpiadi di Tokyo
Queste di Tokyo sarebbero state anche le olimpiadi dell’atleta che da Castelmaggiore si è trasferito a Padova, se di mezzo non si fosse messo quel maledetto incidente di un anno fa, nel Senese. Sono state, invece, ancora una volta, le paralimpiadi di Bebe Vio e anche dell’Italia, con un gran bottino di medaglie fin qui, record superato e ancora ambizioni. Un’Italia che adesso è la nazione più veloce del mondo con il podio tutto tricolore nei 100 metri femminili con Oro a Sabatini, argento a Caironi e bronzo a Contrafatto.
Paralimpiadi e cultura
Le Paralimpiadi servono a migliorare la cultura del Paese, rappresentano l’esaltazione di persone speciali, che senza incidenti gravi o malattie particolari davvero avrebbero potuto competere con i più grandi campioni.
A me sovviene anche un altro pensiero. Le Paralimpiadi potrebbero e dovrebbe servire anche da volano per richiamare l’attenzione sugli sport minori ai quali nemmeno le Olimpiadi danno spazio.
Gli sport minori
Ci sono sport minori che in Italia non hanno alcuna visibilità, la pallamano, gli hockey (pista, prato e ghiaccio). Anche in questo le paralimpiadi hanno aperto una strada da seguire. Radio1 ha dedicato tutta la notte all’evento di Tokyo, con la voce di Sandro Fioravanti, è bello. Potrebbe spingere a dare spazio anche a tutti quegli sport che vengono ignorati, confinati a ruoli di figli di un dio minore.
Tapia
Grazie alla tv e, soprattutto, grazie al loro talento e al loro sacrificio, alcuni azzurri diventano noti, Oney Tapia ha preso il bronzo nel peso, è stato a Ballando con le stelle, Assunta Legnante resta un simbolo, prima dell’aggravarsi del problema alla vista si aggiudicò un podio assoluto.
Paralimpiadi e Fantin
Il Veneto si è fatto onore con Antonio Fantin, di Bibione, sui nei 100 sl, con oro e record del mondo, nel nuoto. La veronese Xenia Palazzo ha conquistato la sua quarta medaglia, sempre nel nuoto, Michela Brunelli di Bussolengo è al terzo posto con il tennistavolo a squadre, con la friulana Giada Rossi.
Ogni podio è stato celebrato dal governatore Luca Zaia.
I premi
Per gli atleti paralimpici, il premio in denaro è di 75mila euro per l’oro, di 40mila per l’argento e di 25mila per il bronzo, decisamente meno rispetto ai medagliati normodotati.
Peraltro il Coni è bravo proprio nel coinvolgere quanti più media possibili nel racconto dei paralimpici, insomma è cambiata parecchio rispetto alla prima edizione.
Una curiosità
Ci sono state anche edizioni dalla sede diversa, rispetto alla città olimpica tradizionale, in particolare, Tel Aviv, Israele, nel ’68, e Arnhem, Olanda, nell’80. Le Paralimpiadi sono diventate un bel fenomeno, seguite a livello mondiale, con competizioni anche spettacolari.