Migliaia di mani, chilometri di filo rosso. E un’enorme coperta con la quale “vestire” le Tre Cime di Lavaredo, per dire “No” alla violenza sulle donne. E’ il progetto “Viva Vittoria”, nato nel 2015 a Brescia ed esportato da allora in numerose piazze italiane. Quest’anno farà tappa in provincia di Belluno: le Tre Cime sono la 18esima location ad accogliere l’idea. A portare tra le Dolomiti il progetto di arte relazionale è l’associazione Up – I sogni fuori del cassetto, che ha coinvolto nell’iniziativa diverse associazioni della provincia. Tutti insieme per cucire una maxi coperta (formata da tanti quadrati di 50x50cm realizzati a titolo volontario, a maglia, a ferri o all’uncinetto) che il prossimo 4 settembre sarà srotolata alla base del simbolo delle Dolomiti.

Ma non solo: c’è chi parteciperà alle varie fasi di organizzazione, distribuzione e raccolta dei manufatti. Sono già al lavoro i centri di raccolta: a Belluno e ad Auronzo. Lì arriveranno i vari quadrati, che poi verranno assemblati con un filo rosso, simbolo della lotta alla violenza di genere.
Il ricavato andrà a tre associazioni per la difesa delle donne

Il ricavato della vendita delle coperte andrà a tre associazioni da sempre in prima linea nell’aiuto “in rosa”: Belluno Donna e Cooperativa Blhyster (che si occupa di social housing e reinserimento delle donne vittime di violenza), e Onda rosa, la rete a supporto delle donne operate al seno nata sotto l’egida dell’ospedale San Martino di Belluno.
Il quadrato del questore di Belluno

Il questore di Belluno Lilia Fredella si è impegnata a realizzare un quadrato. «La pandemia ha peggiorato la situazione di molte donne – spiega – e anche se i dati sul numero dei reati specifici non sono in aumento, il timore è che non rappresentano completamente la realtà: l’aumento delle violenze, soprattutto in ambito domestico, è pressoché certo».
Begni: “le Tre cime sono un grande onore”

«Per noi è un grande onore poter annoverare le Tre Cime di Lavaredo come diciottesimo luogo del progetto “Viva Vittoria” – le parole della presidente dell’associazione bresciana, Cristina Begni – perché non credo ci sia posto migliore per raccontare la coralità di questo progetto, che coinvolge non solo le donne, ma anche gli uomini, giovani e meno giovani”.
L’appello di don Claudio Zamperin di Belluno

“Invito a realizzare quadrati 50×50 a maglia, ferri o uncinetto, di lana o cotone o filato per ricavarne una enorme coperta da stendere ai piedi dei monti auronzani”. Il parroco di San Giovanni Bosco di Belluno, don Claudio Zamperin ha dato la sua personale adesione al progetto “Viva Vittoria”, che si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della violenza sulle donne. Un’opera che coprirà l’area ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo ad Auronzo di Cadore. Ci sono già svariate adesioni in provincia di Belluno a “Viva Vittoria” che è opera relazionale condivisa “che vuole unire tutta la provincia nel dire appunto no fermo alla violenza sulle donne”.
I quadrati saranno firmato sul retro dagli autori

Con tanto di firma sul retro, i quadrati in lana o cotone si raccoglieranno fino al 20 agosto cuciti sino a formare una serie di coperte da esporre appunto ai piedi delle Tre Cime il 4 settembre. “Sarà – si legge ancora – una piccola ‘dote’ simbolica per una nuova vita. Tesseremo fili di lana ma anche relazioni. Si può aderire singolarmente o lavorando in gruppo (naturalmente con le precauzioni che conosciamo”. E chi non sa lavorare ai ferri, può aderire promuovendo l’iniziativa o rendendosi disponibile per altri compiti: basta contattare gli organizzatori tramite la pagina Facebook “Viva Vittoria Tre Cime di Lavaredo”.