Il concetto della sostenibilità che mira ad una gestione consapevole delle risorse naturali nel tempo per soddisfare le necessità del presente senza compromettere le capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie, è analogo a quello della pianificazione finanziaria, che punta alla gestione consapevole del denaro, per soddisfare esigenze presenti guardando alle necessità future. Non solo, ma la pianificazione concorre al raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, contenuti nell’agenda 2030 dell’Onu, perché mira a una maggiore stabilità finanziaria individuale e delle famiglie creando una società più inclusiva. Per chi non conoscesse i 17 obiettivi, di seguito li riepilogo. Per ogni punto, l’Agenda 2030 prevede 169 obiettivi da perseguire. Inoltre, l’Istat è stato chiamato dalla Commissione statistica dell’ONU a svolgere un ruolo di coordinamento nazionale nella produzione degli indicatori per la misurazione dello sviluppo sostenibile e il monitoraggio dei suoi obiettivi.
Gli obiettivi della pianificazione: i primi 5
Obiettivo 1: Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo
Ci sono 800 milioni di poveri nel mondo. In Italia 4,6 milioni di persone vivono in condizioni di povertà assoluta. Di questi più di un milione sono minori.
Obiettivo 2: Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile
Entro il 2030, eliminare la fame e assicurare a tutte le persone, in particolare i poveri e le persone in situazioni vulnerabili, tra cui i bambini, l’accesso a un’alimentazione sicura, nutriente e sufficiente per tutto l’anno.
Obiettivo 3: Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età
La salute è segnata da profonde differenze territoriali: in Africa la speranza di vita alla nascita è di 60 anni contro i 76.8 anni dell’Europa. In Italia, a fronte di un valore nazionale di 82.3 anni, nella Provincia Autonoma di Trento si vive quasi tre anni in più che in Campania.
Obiettivo 4: Fornire educazione di qualità, equa ed inclusiva e opportunità di apprendimento per tutti
Nel mondo, 57 milioni di bambini non hanno accesso all’istruzione primaria. In Italia, il 15% dei giovani abbandona precocemente gli studi.
Obiettivo 5: Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze
Nel mondo una donna su tre ha subito una qualche forma di violenza. In Italia, le donne vittime di omicidio volontario nel 2020 sono state 112.
Gli obiettivi dal 6 al 9
Obiettivo 6: Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie
Il 40% della popolazione mondiale soffre di scarsità d’acqua. L’Italia è il terzo importatore netto, dopo Giappone e Messico, di acqua incorporata nei beni.
Obiettivo 7: Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni
Nel mondo c’è oltre un miliardo di persone senza energia elettrica e quasi tre miliardi senza energia pulita per cucinare. L’Italia è avviata a non raggiungere gli obiettivi 2030 per le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica.
Obiettivo 8: Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti
Ci sono 200 milioni di disoccupati nel mondo, di cui 75 milioni sono giovani. In Italia il tasso di disoccupazione giovanile è di poco inferiore al 40% e oltre due milioni di giovani (uno su cinque) non studiano e non lavorano.
I punti della pianificazione dal 9 al 12
Obiettivo 9: Costruire un’infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile
Le infrastrutture digitali e l’Industria 4.0 sono pilastri attraverso i quali accelerare la transizione a modelli produttivi più avanzati e sostenibili. L’Italia è 45esima nelle classifiche internazionali e, nonostante il 70% delle scuole sia connessa in rete, la qualità della connessione è inadatta alla didattica digitale.
Obiettivo 10: Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le nazioni
Il 10% più ricco della popolazione nell’area OCSE ha un reddito medio disponibile 9½ volte quello del 10% più povero, mentre in Italia il divario – in forte crescita con la crisi – è pari a 11 volte. A livello mondiale le disparità di reddito e di ricchezza sono più ampie e si associano a forti disuguaglianze nell’accesso a servizi fondamentali di qualità e alla guida e indirizzo delle imprese.
Obiettivo 11: Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili
Nelle città italiane il 10,4% della popolazione è in condizioni di disagio abitativo.
Obiettivo 12: Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo
Almeno il 50% dei consumatori su scala mondiale è disposto a pagare di più per prodotti e servizi di aziende responsabili. In Italia, la produzione di rifiuti urbani ammonta a 30 milioni di tonnellate all’anno, con un riciclo del 45% a fronte di un obiettivo di legge del 65%.
Glu ultimi 4 obiettivi della pianificazione
Obiettivo 13: Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico
Dal 1990 le emissioni globali di anidride carbonica sono aumentate del 50% circa; con l’attuale andamento si prevede che, entro la fine del secolo, la temperatura globale aumenterà di 3°C, con effetti disastrosi sugli equilibri ambientali e sociali.
Obiettivo 14: Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile
Tutte le grandi aree di pesca mondiali soffrono di overfishing (cattura incontrollata di pesci, tale da pregiudicarne in modo irreparabile le capacità riproduttive).
Obiettivo 15: Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre
Nel mondo ci sono 23.928 specie minacciate di estinzione su 82.954. In Italia, sulle 672 specie di vertebrati valutate, 161 sono a rischio di estinzione.
Obiettivo 16: Promuovere società pacifiche e inclusive per uno sviluppo sostenibile
Nell’area OCSE un procedimento nei tre gradi di giudizio si chiude in 788 giorni, in Italia in quasi 8 anni. In Italia, grazie alla legge sulla parità di genere nei consigli di amministrazione delle società quotate, si abbassa l’età media dei partecipanti ai board e aumenta il livello medio di istruzione.
Obiettivo 17: Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile
Nel 2015 l’Aiuto Pubblico allo Sviluppo di tutti i paesi donatori è stato di USD 132 miliardi, pari allo 0,30 del PIL. L’Italia ha destinato all’APS USD 3,8 miliardi, lo 0,21% del PIL.