Dal 2010 Pietro Zambon ricopre il ruolo di presidente delle Cantine dei Colli Berici con sede a Lonigo. Riveste anche la Presidenza del consorzio Collis Veneto Wine Group di cui Cantine Colli Berici fa parte e al quale conferite le uve dei 1.000 soci viticoltori, che insistono sui territori delle DOC Prosecco, Pinot Grigio, Colli Berici e Arcole.
Il Gruppo Collis conta un fatturato consolidato di 110 milioni di euro con una forte presenza all’estero (oltre il 60%). Principalmente nei mercati del Nord Europa, Germania, Russia, Stati Uniti e Gran Bretagna. Grazie anche alle aziende imbottigliatrici del gruppo quali Cantine Riondo, Cielo e Terra e Casa Vinicola Sartori.
Presidente Zambon quali sono gli obiettivi in un momento così particolare?

“In quanto produttori di vino, è fondamentale fare sinergia con le nostre aziende imbottigliatrici. Da sempre crediamo e puntiamo alla qualità, che ci ha permesso di crescere, e proseguiamo sulla strada della sostenibilità, importante fattore dal quale oggi non si può più prescindere. Per quanto riguarda il successo del Prosecco, questo deve continuare ad essere gestito con oculatezza e programmazione come sta facendo da tempo il Consorzio, per poter continuare ad esprimere il meglio di questa denominazione.”
A proposito di sostenibilità, cosa stanno facendo le aziende del Vicentino in collaborazione con Condifesa?
“Seguiamo sempre Condifesa nelle sue azioni e iniziative relative alla sostenibilità. Dell’SQNPI (Sistema Qualità Nazionale Produzione Integrata) si sono dotate molte nostre aziende agricole. La sostenibilità va perseguita ogni giorno. Ci crediamo e registriamo una grande sensibilità da parte dei nostri viticoltori. I trattamenti sono mirati e seguiti dai nostri agronomi, e per assistere i nostri soci e dare indicazioni sull’allevamento più idoneo, organizziamo riunioni e incontri informativi”

Zambon, e la vendemmia quest’anno?
“La vendemmia, dalle varietà più precoci a quelle più tardive, si è svolta con un ritmo ideale per la corretta lavorazione delle uve e dal punto di vista quantitativo le produzioni sono in linea con la media degli ultimi cinque anni. Anche le gradazioni sono buone e in cantina non evidenziate carenze qualitative. Nonostante la seconda decade di raccolta caratterizzata da qualche fenomeno atmosferico violento in alcune delle aree interessate.”
Zambon, quanto ha inciso il Covid 19?
“A parte i mesi di marzo, aprile e maggio, non ci possiamo lamentare. Le preoccupazioni erano tante. Ma fortunatamente le aziende del nostro Gruppo spaziano nei mercati delle vendite. Permettendo quindi di far fronte in maniera solida al calo subito nel canale Horeca. Anche l’estero ha sostenuto bene l’impatto, nonostante qualche sofferenza con gli Stati Uniti.”