Eccomi. Mi chiamo Maria Luisa Semi. Sono veneziana e abito nella casa in cui sono nata. Sono una normalissima persona. Ho frequentato il mio amato Liceo Marco Polo, mi sono poi laureata in giurisprudenza alla Università di Padova. Ho partecipato a un concorso e – merito o fortuna – mi è andata bene. Notaio per più di quaranta anni, ora lavoro come libera professionista. Sono socia dell’Ateneo Veneto e pure componente del Consiglio Accademico. Socia e poi Presidente del Soroptimist Club e del Rotary.
Io e la mia vita per Venezia
Per sei anni ho fatto parte del Consiglio della Fondazione di Venezia, interessandomi anche alla costituzione di M 9.Ho scritto tre libri e parecchi articoli. Amo profondamente la mia città, da tempo aggredita da problemi notevoli, quali il passaggio delle Grandi Navi davanti alla mia Piazza è il massacro del turismo di massa: persone che vedono Venezia, ma che non la guardano ,e alle quali non interessa la città nel suo insieme, un “unicum”. Sono sempre stata e sono tuttora attenta alla quotidianità alla vita di ogni giorno.
Io Maria Luisa e la quotidianità
Non la vita all’interno delle case – quella è una conseguenza-, ma al tessuto della città: rendiamoci conto che ormai non è facile trovare un cacciavite, dei chiodi e neppure un modem. I piccoli negozi veneziani sono ormai colmi di maschere, cianfrusaglie varie e borse. Non so se le signore, veneziane o no, acquistino tre borse al giorno, ogni giorno. E quindi, quegli strani negozietti, come sopravvivono? Misteri; forse una verifica sarebbe opportuna. Spererei veramente che il futuro Sindaco – Baretta, mi auguro – si desse da fare.
Venezia unica al Mondo
Come scrivevo Venezia è un unicum: nel bene e nel male. Perché a Venezia si cammina e pertanto si socializza sempre e comunque. Mi rendo conto che persone in difficoltà possano emigrare in terraferma (ascensori,, macchine, taxi),ma molti, molti giovani e pure di mezza età possono viverci benissimo. Per questo spero – anzi ne sono quasi certa – che Pier Paolo Baretta possa o voglia attrarre qua, nella mia Venezia, giovani o anche meno giovani per farla vivere. Abolendo i malfamati e numerosissimi B&B, calmierando o tentando di calmierare i canoni di locazione dei negozietti. Facendo quindi rivivere il vero artigianato.
Perché io, Maria Luisa ho scelto Idea Comune
Non più vetri e pizzi fatti in India o in Corea! Ho aderito e partecipo convinta alla Lista Civica Idea Comune per due motivi secondo me fondamentali. Il primo: conosco gli associati e li stimo, uno per uno. Secondo :un gruppo che lavora senza proporre un proprio Sindaco, ma soltanto per dare una mano a Pier Paolo Baretta. Mi sembra un sintomo di assoluta civiltà. Sono candidata anch’io. Ottenessi pure dieci preferenze, mi farebbe piacere: sarebbero per Idea Comune e quindi per Baretta. Senza alcuna vanità o altro da parte mia. Quindi, concludendo, chi lo ritiene opportuno metta una crocetta sul mio nome, il nome di una normalissima persona che ama Venezia.