Il Diario ritorna a raccontare. Storie vere. Di cronaca. A volte severe, a volte scherzose. Non tradisce i suoi lettori. Anzi, li invoglia. E spesso ci fa pensare come si può essere primi in furbizia ma ultimi in saggezza.
Non si fa in tempo a celebrare una tragedia che ne succede un’altra. Dal crollo del Ponte Morandi al rogo di Milano
Ilpaese è in grande evoluzione. Un tempo, pensando alla ricostruzione, c’era chi esultava alla notizia di un terremoto. Oggi, quando non ci pensa la natura, interviene l’uomo che, pur di guadagnare di più non lesina pessimo materiale né scarsa manutenzione. Ecco perché al crollo dei viadotti si alternano roghi dei grattaceli. Anziché indagare sulle cause dell’incendio, la magistratura dovrebbe scoprire come mai si è esteso a tutto lo stabile, tanto da sembrare una torcia. Le strade sono così dissestate perché l’asfalto è mischiato alla sabbia. Chissà se al cemento armato si aggiunge cartone.
No tax, no tav, no vax, no green pass. Pur vivendo in un sistema di libertà e benessere noi italiani siamo contro tutto
Siccome non rischiamo nulla, essendo la democrazia disarmata – la nostra è anche un po’ scoglionata – ci è consentito minacciare, insultare e aggredire liberamente. La politica finge di indignarsi, ma non ferma i propri attivisti. Sarebbe più logico contestare l’uso di droga e l’evasione fiscale, vere calamità dell’inizio di millennio. Anche il cellulare, che ci priva della cultura, allontana la nostra attenzione dai veri problemi, assorbe tempo al lavoro e allo studio. Dovremmo essere no informatica, che assorbe sempre più posti di lavoro e riduce in miseria tante famiglie. Le negatività ci stanno bene.
Nelle gare di furbizia vinciamo spesso noi, ma in quelle di saggezza, che sono determinanti, arriviamo sempre ultimi
Il degrado morale e sociale è cominciato quando, pur di consentire alla Fiat di vendere la maggiore quantità possibile di auto, lo stato ha lasciato credere a ogni automobilista di essere il legittimo padrone della strada. Ognuno faccia come gli pare. Parcheggiare dove più fa comodo, non rispettare i segnali stradali, andare alla velocità che si preferisce. Molto peggio che al Cairo, Seul e Città del Messico, metropoli col traffico più caotico. Da quel disordine nascono corruzione, evasione fiscale, disubbidienza civile e tante altre trasgressioni che fanno dell’Italia un bel paese ormai incontrollabile.
Ricordate fino a qualche mese fa l’arroganza di Sky? Non so delle altre pay–TV. Ora mendicano col cappello in mano
Era impossibile contattare un operatore. Il call center è a pagamento. Ci sono oltre dieci minuti di attesa, riprovare più tardi, Per non perdere tempo e impiegati conviene consultare www.faidate su internet. Anziché fidelizzare i clienti, ogni pochi mesi scattava un aumento. Contratti registrati a voce. Oggi con umiltà mendicano consensi. Senza la Serie A hanno perso il potere di cui abusavano. Bisogna essere umili nei momenti di auge. Chissà se la lezione sarà servita agli altri o prevarrà l’avidità. I nuovi arrivati partono con offerte dignitose ma si prevedono già aumenti dal prossimo anno.
Gli italiani affascinati dall’ammirazione di Benigni per Mattarella. In pochi hanno percepito l’esaltazione della donna
L’attore apre la campagna per le prossime presidenziali. Così titolavano la maggior parte dei quotidiani e le agenzie. Mentre la parte più poetica del suo intervento, nel ricevere il Leone d’Oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia, è la dedizione del premio alla moglie alla quale attribuisce il suo successo. Sei tu a meritare il Leone, io solo un gattino. Questi sono i messaggi che servono in un periodo di stupri, violenze e omicidi per stimolare la sensibilità degli uomini in modo che apprezzino il ruolo della donna. È necessario però che prima degli altri lo capiscano gli intellettuali
Si additava Israele come lo stato modello per la guerra al Covid. Ora invece anche chi è vaccinato si ammala e muore
Acquistavano quantità di vaccini in modo da raggiungere subito l’immunità di gregge. Furono talmente diligenti da fare persino una scorta di terze dosi. Non badavano a spese pagando alla Pfizer – si diceva – il doppio del prezzo di mercato. Mentre in Europa si rallentava ovunque la vaccinazione e si mendicavano le dosi, in Israele ce n’erano a gogò. Quando cominciarono ad ammalarsi anche quelli che erano ritenuti immuni, si capì che qualcuno aveva mentito. O il vaccino pagato così caro era taroccato oppure il governo e i suoi scienziati vollero fare esperimenti, che purtroppo sono falliti.