La seguita trasmissione Rai Play, due mesi fa, gli ha dedicato un interessante podcast di diverse puntate dal titolo “Il genio dimenticato”. Era amico di Luigi Einaudi e Salvador Dalì. Fu uno dei primi in Italia ad utilizzare i pc, costruiti negli USA, ma pensati dalla Olivetti a Ivrea. Per concludere il rebus: è citato nella storia della cibernernetica per le sue società che anticipavano il futuro. È menzionato nel saggio “Geopolitica dell’intelligenza artificiale” dello studioso Alessandro Aresu. Infine è ricordato tra le prime società AI, sorte in Svizzera, ma pensate nella sua villa settecentesca di Stra nel veneziano. Parliamo di Angelo Dalle Molle, nato a Mestre nel 1908 e morto a Mestre nel 2001.
Angelo Dalle Molle. Il mestrino che lanciò il Cynar

Ah, dimenticavo una cosa importante. Con i suoi fratelli, Amedeo e Mario, fu l’inventore del celebre amaro Cynar. Sì, quello che oggi sponsorizza le maglie del Venezia calcio. Questo mestrino doc, non ha una via, una piazza, una targa a lui dedicata che lo ricordi come si deve. Chiediamo sommessamente al Comune di Venezia e all’assessora alla Toponomastica, Paola Mar, di pensare qualcosa anche in occasione dei 25 anni dalla sua morte nel 2026.
Sentite la vita incredibile del cittadino mestrino

Giovanissimo, lascia gli studi universitari di Giurisprudenza a Padova, per dedicarsi al business. Siamo nel 1935. Convince i due fratelli maggiori a rilevare una storica azienda dolciaria padovana, la Pezziol. Fondata nel 1845 e diventata famosa per il celebre Vov, riduzione creativa del veneto “vovi”, ovvero uova. Producevano un ottimo e rinomato torrone che aveva bisogno come materia prima di tanto albume (oltre a miele e arachidi). Come utilizzare i tuorli, altrimenti da buttare? Decidono di aggiungere al rosso riciclato, marsala, latte e vaniglia. Con pochi gradi alcolici diventerà la bevanda nazionale per combattere il freddo. Soprattutto calda e con panna.
Angelo Dalle Molle e la sua vocazione pubblicitaria

Nel 1947 Dalle Molle ha la prima folgorazione pubblicitaria. All’epoca liquori e grappe sono soprattutto di fabbricazione casalinga. Prende in affitto dai soldati americani un aereo cargo con l’enorme scritta Aviobar, e la fa arrivare in 10 tappe nei principali aeroporti italiani. Successo mediatico, tutti i giornali ne parlano. Arrivano a due milioni di bottiglie vendute. L’anno successivo l’invenzione che gli cambierà la vita. Amante del benessere e dell’ambiente, in tempi non sospetti, si mette a studiare il carciofo, pianta medicamentosa, con il suo dipendente Rino Dondi Pinton. Per la cultura contadina faceva bene al fegato, era depurativa e digestiva. L’amaro di nuova invenzione si chiamerà Cynar, dal latino Cynara. Hanno il vezzo veneto di togliere la vocale finale. Successo strepitoso. Nel 1957 entra la tv nelle case degli italiani (quelli abbienti, gli altri la vedono ammassati al bar) con la pubblicità di Carosello, prima dell’imperdibile (e unico) telegiornale della sera. Dalle Molle assume un attore celebre di teatro, Ernesto Calindri, e lo mette in mezzo ad una strada romana, già all’epoca piena di traffico rumoroso e lo sistema con un tavolino tondo e tovaglia bianca a sorseggiare pacifico e sorridente il Cynar, con la mitica dicitura: “contro il logorio della vita moderna”. Le bottiglie vendute in Italia arrivano a quota 40 milioni.
Dai liquori alle auto elettriche



Nel 1973, già ricco sfondato, decide di cedere l’azienda ad una multinazionale e di seguire solo i suoi sogni giovanili che all’epoca sembrano inconciliabili: informatica e ambiente. Acquista la villa settecentesca a Stra, sulla Riviera del Brenta, detta “La Barbariga”, dove adatta due officine innovative: una per le auto elettriche sperimentali, l’altra per la cibernetica. L’idea fissa era che la tecnologia doveva essere al servizio dell’uomo e non viceversa come sfruttamento produttivo. Fonda in villa il “Centro studi della Barbariga”, con la sigla PGE (progetto gestioni ecologiche). Il termine ecologia in Italia era allora desueto, se non sconosciuto. Invita, a sue spese, famosi scienziati, accademici e pensatori. Primo tema obbligatorio: la sostenibilità dei trasporti urbani. Mezzo secolo fa…Avvia esperimenti sui veicoli elettrici e, decide di sviluppare il “car-sharing”, ovvero la mobilità urbana condivisa. Nel 1976 PGE progetta 5 modelli di auto elettriche con la collaborazione di Fiat, Enel, Italgas e Aem. Poi parte la nuova produzione con 50 veicoli. Car sharing iniziale a Milano, Firenze, Palermo e Padova. Era troppo una novità e non incontra le simpatie dei comuni e viene uccisa dalla burocrazia.
Angelo Dalle Molle e l’AI

Nel 1987 Dalle Molle si sposta a Lugano, in Ticino, e fonda la società Idsia, azienda per l’intelligenza artificiale. Gli svizzeri sono molto più avanti di noi. Tanto che nel 1997 la “Bloomberg Business Week International”, una rivista economica non da poco, cita le piccole società del mestrino Angelo Dalle Molle, assieme ai colossi Microsoft, Standfort, Mit, Bell Labs, Canergie Mellon.
Dal Cynar del logorio della vita moderna all’AI, il passo è breve.
Scusaci Angelo, se ci siamo dimenticati di te. Ma, come si usa dire, nessuno è profeta in patria.