Favorire, nella Città Metropolitana di Venezia, la messa a disposizione di alloggi da fornire agli stranieri che arrivano sul territorio per lavorare. È il “Progetto Casa” ideato da Confapi Venezia, in collaborazione con ATER Venezia, due realtà impegnate nella risposta ai bisogni delle aziende e in quella legata alla locazione di unità abitative.
Il tema, sollecitato dall’associazione Accogliere Aps, verrà discusso in un convegno, intitolato “Accoglienza, lavoro, casa – Integrazione e indipendenza per giovani stranieri”, che si svolgerà venerdì 9 maggio a San Donà di Piave, dalle 17.30, alle 19.30, presso la Casa delle Associazioni di via Svezia 2. Si parlerà di tre macro-argomenti su cui si poggia una prima risposta al noto problema della carenza di manodopera nelle aziende, fenomeno molto sentito a Nordest. Il tutto affrontando un focus sull’integrazione, lo stato dell’immigrazione e gli strumenti per l’inserimento lavorativo. Concretamente, però, è l’aspetto casa la misura pensata per migliorare gli inserimenti occupazionali.
Zecchinel e la collaborazione Confapi – Ater

È innegabile – commenta Marco Zecchinel, presidente di Confapi Venezia – che la manodopera nelle aziende è carente e che il personale straniero rappresenti una soluzione importante. Al contempo, però, devono essere incentivate iniziative che consentano di favorire maggiormente l’accoglienza e la loro residenzialità. Per questo, con ATER Venezia, siamo al lavoro per individuare su tutto il territorio, e in particolare nella Venezia orientale, sia a San Donà di Piave che a Portogruaro, la disponibilità di alloggi, non ERP, per questi lavoratori, vista l’oggettiva difficoltà nel trattenerli».
Il convegno Confapi – Ater: chi interviene


All’appuntamento, inserito come evento collaterale di “Reitia, Festival dello Sviluppo e della Sostenibilità”, interverranno Francesca Sandre, presidente dell’Associazione Accogliere Aps, Silvia Fanelli, segretaria Cgil Veneto, Monica De Stefani, segretaria Ust Cisl Venezia, Fabio Nordio, presidente ATER Venezia, Nicola Zanon, amministratore di Apindustria Servizi, Serena Boldrin, operatrice del Centro per l’Impiego di San Donà di Piave e Claudia Maram Milani, Area Integrazione di Umana. Annunciata una folta presenza delle Istituzioni, tra le quali il Viceprefetto vicario di Venezia dottoressa Piera Bumma.
Nel corso del convegno sarà illustrata l’esperienza di un’azienda, la Logistica Paggiola, che ha accolto due ragazzi stranieri in tirocinio e poi li ha inseriti in pianta stabile presso l’impresa dopo una “work experience” di saldatura.
I numeri

Sarà presentata una ricerca condotta da Ust Cisl Venezia e Anolf Venezia, al fine di comprendere il livello di integrazione dei residenti stranieri nell’area metropolitana di Venezia. L’indagine ha raccolto quasi 500 risposte tra dicembre 2024 e febbraio 2025. Se nel 2003 il peso dei residenti stranieri sul totale della provincia di Venezia era del 2,2%, nel 2024 è salito al 10,7%. Complessivamente sul territorio sono presenti 152 nazionalità (ai primi posti Romania, Bangladesh, Cina, Moldova, Albania, Ucraina e Marocco).
Sul fronte del sentimento d’integrazione, il 48,1% si sente abbastanza integrato, il 39,7% molto integrato, l’11,6% poco integrato e lo 0,6% per niente integrato. Su quali siano i fattori ritenuti più importanti per sentirsi integrati, la maggior parte risponde imparare la lingua italiana (75,8%) e avere un lavoro stabile (67,4%).
Alla domanda se la situazione abitativa influisca sull’integrazione, la maggior parte risponde “si molto “(39,9%) e a seguire “sì, un po’” (39,2%). Quando viene chiesto se ci sono state esperienze di discriminazione o di esclusione sul lavoro il 48,1% afferma “no, mai”, il 31.2% “sì, qualche volta”, il 9,3% “sì, spesso” e l’11,4% “preferisco non rispondere”.
Nel 2023, su un totale di 375.217 occupatii, il 9,5% del totale è rappresentato da persone straniere. Sulla difficoltà a trovare lavoro in Italia, il 40,6% risponde di non averne avuta, il 36,6% di averne avuta poca e il 22,8 di averne avuta molta. Il 74,6% degli intervistati dichiara di voler rimanere in Italia.