Il 2025 è l’Anno Internazionale della Conservazione dei Ghiacciai, proclamato dalle Nazioni Unite per far conoscere il ruolo importantissimo che hanno nel sistema climatico. Se scompaiono i ghiacciai la vita di intere comunità sarà compromessa a livello globale. Plauso quindi agli scrittori che affrontano con spessore i temi naturalistici e invitano a ricostruire un rapporto etico con il paesaggio, oltre lo sfruttamento al quale siamo purtroppo abituati. Questa esigenza primaria traspare nella nuova classifica dei titoli più venduti e amati dal pubblico, elaborata come sempre dalla Libreria Lovat.
Insieme alla natura entriamo alla Lovat

Luogo fantastico per chi ama leggere, due sedi strepitose, Trieste e Villorba la più grande libreria del Nordest sempre al centro dell’attenzione grazie a numerosi eventi: Lovat Lab per unire lettori e scrittori, Carta Straccia dedicato ai più piccoli, Lovat Café con le iniziative gastronomiche.
Ecco il nuovo medagliere:
- Righetto – Il richiamo della montagna – Feltrinelli
- Vidotto – Onesto – Bompiani
- Murray – Il giorno dell’ape – Einaudi
- Perrin – Tatà – E/O
- Severgnini – Socrate, Agata e il futuro – Rizzoli
- Gazzola – Miss Bee e il principe d’inverno – Longanesi
- Moore – Il Dio dei boschi – NNE
- Simenon – Il grande Bob – Adelphi
- Dandini – C’era la Luna – Einaudi
- Cazzullo – Il Dio dei nostri padri – Harper Collins
In testa Righetto e il suo richiamo

Non mi addomesticherete mai!
Bella questa frase che abbiamo trovato tra le citazioni del nuovo romanzo di Matteo Righetto. Un titolo evocativo alla Jack London e trionfalmente al primo posto questa settimana: Il richiamo della montagna (Feltrinelli). Lo scrittore è docente di Lettere, vive tra Padova e Colle Santa Lucia, luogo magico tra le Dolomiti. Si è imposto subito nel panorama editoriale con Savana Padana, ricevendo riconoscimenti prestigiosi: Premio della Montagna Cortina D’Ampezzo, Premio Speciale Dolomiti Unesco. Dal romanzo La pelle dell’orso è stato tratto un film con Marco Paolini. La sua Trilogia della Patria è diventata un caso letterario internazionale. Il suo ultimo lavoro ci invita ad entrare in simbiosi con il paesaggio montano, inesorabilmente addomesticato e sfruttato. Affronta nelle prime pagine la più grande tragedia avvenuta sulle Dolomiti, un gigantesco pezzo di ghiacciaio che si stacca travolgendo tutto. Tonnellate di acqua, ghiaccio e detriti rocciosi, undici persone perdono la vita, nove rimangono ferite. Leggiamo cosa scrive Matteo Righetto a questo proposito: “Io non riesco a dimenticare quei maledetti dieci secondi della Marmolada. Era il 3 luglio 2022, ore 13,30. Una domenica”. E aggiunge: “Sarebbe troppo comodo, come hanno fatto molti, affermare che si è trattato di un abituale crollo, come ce ne sono stati tanti altri. Le cose non stanno affatto così. Lassù quella domenica di luglio si è verificata una cosa epocale, mai accaduta prima. È successo tutto in dieci secondi, è vero, ma non è successo improvvisamente”.
Vidotto sempre ai primi posti

“Scrivere un libro significa tirare fuori le viscere”. Parola di Francesco Vidotto, altra firma talentuosa del Nordest che ha ottenuto un clamoroso successo con il suo ultimo romanzo sempre sul podio. Al secondo posto questa settimana: Onesto (Bompiani). Lo scrittore trevigiano colpisce al cuore chi legge le sue pagine piene di misteri e d’amore per le vette. Storia quasi surreale di un uomo che scrive alle cime delle montagne. Un curriculum strepitoso, laureato in Economia e già manager di successo, ha scelto un percorso diverso dalla brillante carriera per dedicarsi alla scrittura e ora vive accanto alle sue amate Dolomiti a Tai di Cadore. Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti, il premio Cortina d’Ampezzo per la letteratura di montagna.
C’è sempre qualcuno che scompare misteriosamente nel bosco.

Entra in classifica la scrittrice americana Liz Moore: Il Dio dei boschi (NNE). Liz Moore è anche musicista, caratteristica che ha ispirato il suo romanzo d’esordio uscito nel 2007 The Words of Every Song, Le parole di ogni canzone, grande successo di pubblico e critica. Nel 2024 è stata premiata con il Goodreads Choice Award nella categoria Mystery & Thriller. Anche Il Dio dei boschi è un thriller, molto apprezzato da Stephen King. Storia che si apre con la misteriosa scomparsa di una giovane nel campo estivo fondato dalla sua ricca famiglia. La notizia crea sconcerto perché qualche anno prima anche il fratello era scomparso nei boschi senza lasciare traccia. Le indagini mettono in luce una scia di tradimenti, menzogne, giochi di potere. Leggiamo tra le dediche “Questo libro è per chi affida un desiderio inconfessato a una stella cadente…per chi durante una tempesta ha trovato rifugio tra i rami di un abete…”. Splendida copertina!
Anche Bob è scomparso!

Torna in libreria un gioiellino firmato da Georges Simenon scrittore molto apprezzato da André Gide che lo definì: Il più grande romanziere di tutti, il più vero romanziere che abbiamo in letteratura.
Il grande Bob (Adelphi). Per la verità il protagonista del romanzo non scompare, ma si toglie la vita. Si getta nel fiume con un peso di ghisa da cinque chili. La notizia è clamorosa e incredibile per tutti quelli che lo conoscono, perché Bob è la spensieratezza in persona, simbolo di allegria, grande giocatore, sempre al centro dell’attenzione tra i suoi numerosi amici. Tra questi il dottor Charles Cointreau che inizia ad indagare sul suo gesto estremo. Vuole capire per quale ragione incredibile Bob abbia deciso di morire. Le indagini portano alla luce un passato oscuro e tanti segreti. Copertina imperdibile, come tutte quelle di Adelphi, con un’opera di Félix Vallotton.
“Voglio fare quello che voglio”

Così scrive Colette in un volumetto che Serena Dandini scopre da ragazza nella libreria di famiglia. “Leggevo l’impertinente autrice francese di nascosto perché non era considerata adatta alla mia età, come quasi tutte le cose migliori in circolazione”. Dalla prefazione del suo nuovo romanzo che brilla già nel medagliere dei fantastici dieci. C’era la luna (Einaudi). Storia sentimentale e appassionata attraverso gli adolescenti degli anni Sessanta: feste spensierate, proteste nelle piazze, la potenza salvifica dell’amicizia. Tra voglia di cambiamento e rivoluzione gli anni Sessanta sono quelli dello sbarco sulla luna, in cui molti giovani sono diventati grandi, tra sogni bellissimi e profonde illusioni.
Perrin non cede

Chiudiamo la nostra classifica con una curiosità sollecitata dal perdurare, tra i libri più letti, del romanzo di Valérie Perrin Tatà (E/O). Tatà significa zietta in francese. Allora ci siamo chiesti se nella marea di tutte le giornate celebrative esiste anche una ricorrenza dedicata agli zii. Eccola trovata. Il 26 luglio si celebra la Giornata Mondiale degli zii. Una ricorrenza diffusa in tutto il mondo, nata negli Stati Uniti. È stata la scrittrice canadese Melanie Notkin a lanciare l’idea dedicando ai suoi zii un libro speciale: Otherhood, coniando per la prima volta il termine Punks, acronimo di Professional Aunts No Kids (zia di professione no bambini).
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta, anche questa settimana vediamo che i lettori delle librerie Lovat amano gli autori del nord est e chi parla delle loro montagne. E’ vero che i ghiacciai riducono il loro spessore ogni anno, ma la colpa va ricercata sia tra i prodotti dell’industria, ma ancora di più, sia in un cambiamento climatico che non sempre può essere ricondotto al nostro stile di vita. Rivedere in classifica Georges Simenon può significare che i grandi autori non sono mai stati dimenticati e allo stesso tempo i gialli attuali non hanno quella forza, quel coinvolgimento necessario, per contrastare un giallo scritto nella generazione precedente. Certo che Georges Simenon ha scritto una valanga di racconti pertanto ogni libro, per il lettore di oggi, può rappresentare una novità nel mondo del noir.