Conosciamo già Andrea Tagliapietra come uno degli artisti più sinceri e dirompenti del panorama italiano contemporaneo: eversivo se necessario, violento negli accenti, sempre efficace nella denuncia. Le sue opere hanno il coraggio di un Bacon, nessuna concessione al perbenismo, alla decorazione.
Ora, con questa Christmas Party, alla Blue Gallery di Venezia, la consapevolezza della fragilità umana acquista pregnanza filosofica. Merito anche del curatore, Silvio Pasqualini, che ha identificato nell’ultima produzione di Andrea, una direzione precisa: la considerazione tragica della solitudine, vissuta proprio attraverso i riti sociali che ci vorrebbero tutti felici, sazi e altruisti a ridosso delle festività natalizie o dei compleanni; in realtà protagonisti di drammi collettivi che pretendono da noi efficienza, comportamenti prevedibili, aspettative consumistiche.
Il tocco di Tagliapietra

Ecco che Tagliapietra, con la sua cifra stilistica corsiva, dal largo approssimativo tratto, s’immerge – lui stesso ama citare James Joyce First we feel, then we fall, ossia “prima percepiamo, poi cadiamo” – nell’animo dei suoi personaggi, nel fondo delle speranze più recondite, nelle paure non confessate. Senza buonismo, ma con una comprensione laica e lucida, che buca i cuori.
L’artista, classe 1976, vive ed opera a Burano, una delle più caratteristiche isole della Laguna



Un’isola lontana, se non fosse per l’assedio turistico, fatta anch’essa di distanze e solitudini, allo stesso tempo chiusa nelle proprie abitudini ed assoluta, come i protagonisti che la popolano. Tuttavia, è lo stesso Tagliapietra che chiarisce il suo forte attaccamento al luogo d’origine, quando afferma: «Il caos si trova ovunque, mentre la poesia di questo posto è unica».
Andrea ricorda, in questa mostra sconvolgente, nonostante le dimensioni contenute dello spazio, anche figure di aperta devianza che provengono dalla sua infanzia isolana, come Il Generale: reduce di guerra che girava per le calli di Burano a metà anni Ottanta, rispondendo a fantomatici comandi impartiti da una radiolina a transistor. E non c’è distanza tra la memoria del suo volto obnubilato e i visi distorti dei piccoli mascherati alla festa di compleanno, i mangiatori di pandoro che si trasformano loro stessi negli imballi di una celebre marca, o i divoratori di Fonzies; consumatori consumati dal desiderio, dalle voglie inesauste, come ci si aggrappasse alla certezza dell’esistente, ma senza la serialità di una Zuppa Campbell (con buona pace di Andy Warhol).
La Zattera di Tagliapietra

La chiave di volta di questa esposizione potente, sta tutta in un’opera di grandi dimensioni che s’intitola La zattera, un olio su tela che non può non commuoverci. Corpi abbarbicati su una poltrona, imperfetti, incompiuti nella definizione dei contorni, quasi fossero circondati da un mare in tempesta, anziché da una dimensione domestica. Necessità di un approdo nel caos, tenuta compulsiva, disperata. Sta lì, in quell’abbranco convulso, l’analisi di Tagliapietra; sta nella deriva emotiva che l’artista ci squaderna sulle tele, nelle mani insanguinate, nella spersonalizzazione degli attori in campo. Andrea usa l’olio, altre materie naturali, lo spray come vergasse slogan sui muri; lavora con una sicurezza che rende il suo stile inconfondibile, ed ogni gesto rivela mondi al di là della resa oggettiva. In gioco, sempre con un impatto emotivo che colpisce stomaco e pensiero, il contrasto tra autenticità e maschere sociali, tra celebrazione del rito collettivo ed introspezione.
È sempre più difficile trovare artisti che non corteggino il pubblico, non ne assecondino le vanità. Andrea Tagliapietra ci racconta la paura, l’angoscia del vivere contemporaneo, a partire da ciò che ci sembra normale. Lo fa con una notevole carica ironica ed autoironica, sfiorando il tragico, come si addice a chi pensa. Ogni sua opera è un azzardo per il pubblico, ma un azzardo che ci salva e per cui rendiamo grazie.
Andrea Tagliapietra
Christmas Party
a cura di Silvio Pasqualini
14 dicembre 2024 – gennaio 2025
Orari: 10:00-13:00 / 15:00-19:00
Per appuntamento: 347 7030568
Instagram: @bluegalleryvenice @tagliapietra.andrea
Blue Gallery, rio terà Canal, Santa Margherita, Dorsoduro 3061, Venezia.