Il 10 giugno 1924 il deputato socialista Giacomo Matteotti, fiero oppositore di Mussolini, venne rapito a pochi metri di distanza dalla sua abitazione romana, sul lungotevere Arnaldo da Brescia, da una squadra di fascisti. Caricato a forza su un’automobile venne picchiato e accoltellato a morte. Il suo cadavere venne ritrovato due mesi dopo l’omicidio, il 16 agosto, a pochi chilometri da Roma.
A 100 anni dalla morte una mostra all’M9
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Nel centenario dell’assassinio di quella che si può ritenere la figura simbolo della lotta contro il fascismo, molte sono state le iniziative per ricordare non solo il suo sacrificio. Ma soprattutto la sua vita e la sua opera politica.
M9 – Museo del ’900 ha voluto aderire a tali commemorazioni accogliendo nei suoi spazi al piano terra la mostra “Giacomo Matteotti e la libertà liberatrice”. Che rimarrà aperta, a ingresso gratuito, fino al 2 febbraio 2025.
Il lavoro di ricerca
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L’esposizione, organizzata dal Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della morte di Giacomo Matteotti, con il contributo della Struttura di Missione per gli Anniversari di Interesse nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con la direzione scientifica della Fondazione di Studi storici Filippo Turati, è il risultato di un rigoroso lavoro di ricerca. Che ha reso possibile l’utilizzo di materiali storici di grande valore. Con l’obiettivo di connettere la vicenda storica di Matteotti ai valori democratici riaffermati nella Costituzione repubblicana.
La documentazione su Matteotti
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Attraverso preziosi fondi archivistici e fotografici, tra cui il materiale del fotografo Porry Pastorel, la mostra ricostruisce la figura umana e politica di Matteotti. Evidenziandone il ruolo di uomo colto, attento alla famiglia, militante socialista e deputato appassionato. Impegnato nella difesa della persona umana, della giustizia sociale e della solidarietà. Viene inoltre documentata, con drammatica precisione, la vicenda del suo assassinio e delle successive ricerche che portarono al ritrovamento del suo corpo.
Grazie a una ricca documentazione stampa e satirica, l’esposizione analizza anche il modo in cui Matteotti venne celebrato come “martire socialista” in Europa e negli Stati Uniti. Divenendo un simbolo della “libertà liberatrice”, intesa come una libertà che supera l’individualismo e si apre alla costruzione del bene comune, ispirando movimenti e comunità. Un racconto, questo, che si intreccia con le narrazioni contenute nell’esposizione permanente di M9 al primo e al secondo piano. Che illustrano e ricostruiscono i processi che hanno guidato la costruzione della vita pubblica nel Novecento italiano.
Informazioni
M9 Museo del ’900 – Venezia Mestre
dal 12 dicembre 2024 al 2 febbraio 2025
Orari:
mer, gio, ven, 10.00 – 18.00
sab, dom, 10.00 – 19.00
lun, mar, chiuso
La mostra è ad ingresso gratuito.
Per prenotazioni scuole e gruppi, scrivere a:
ufficiogruppi@m9museum.it