Al Palazzo del Fumetto, appena inaugurate tre nuove mostre, a ingresso gratuito, in occasione della 33° edizione del Pordenone Blues & Co. Festival 2024 che resterà in esposizione fino al 21 luglio. All’interno delle sale espositive di Villa Galvani, la mostra fotografica “Danny Says I Shoot the Ramones!”, curata da Ono arte Bologna e con fotografie di Danny Fields, leggendario manager della formazione originale dei fratelli Ramone: Dee Dee, Tommy, Joey e Johnny. L’esibizione propone oltre 50 fotografie scattate tra il 1975 e il 1979, che ripercorrono la carriera dei Ramones. Per la prima volta, le fotografie saranno accompagnate da didascalie che includono aneddoti, ricordi e la memoria viva di uno dei gruppi fondatori del movimento punk-rock.
Proprio Danny Fields, intervistato, dichiara:

“In quegli anni ero il manager della band, insieme alla mia cara amica Linda Ramone.
Vidi la band per la prima volta nel 1975, al club CBGB di New York, dove io e tutti loro vivevamo. Tommy Ramone, il batterista del gruppo, che all’epoca fungeva da manager, mi aveva spesso chiamato per convincermi ad andare a vederli suonare, sperando che li menzionassi nella mia influente rubrica di notizie e pettegolezzi sul rock and roll in un giornale chiamato Soho Weekly News. La rivista era distribuita gratuitamente, poche ore dopo la sua stampa, in tutto il centro di Manhattan, e soprattutto al Max’s Kansas City, il luogo di ritrovo più in voga a New York per artisti, scrittori, poeti, drammaturghi, registi e videomaker, musicisti, designer (fossero essi di edifici, interni, parrucchieri e truccatori, di tutto e di più), belle persone, persone sexy, persone di talento e, leggendariamente, Andy Warhol e le sue superstar”.
“Alla fine, nell’autunno del 1975, andai a vedere i Ramones al CBGB, soprattutto perché qualcuno che non era Tommy Ramone – bensì la celebre giornalista Lisa Robinson – mi disse che mi sarebbero piaciuti. E infatti mi piacquero, all’istante. Dopo il loro concerto, i membri della band ed io ci incontrammo sul marciapiede fuori dal locale, dove Tommy mi chiese se volevo menzionarli nella mia rubrica. “Oh”, dissi impulsivamente, “voglio farvi da manager” e loro accettarono di buon grado.
La storia
I Ramones sapevano della mia strana carriera: che avevo messo sotto contratto gli MC5 e gli Stooges, il loro gruppo preferito, per la Elektra Records quando lavoravo lì; che avevo “gestito” Lou Reed (per due sole settimane…) dopo che aveva lasciato i Velvet Underground; che avevo convinto il presidente e fondatore della Elektra, Jac Holzman, a mettere sotto contratto Nico per registrare un album di sue canzoni, prodotto da John Cale nel 1968, lo stupefacente “Marble Index”; che avevo presentato Iggy Pop a David Bowie (al Max’s Kansas City, naturalmente); in breve, sapevano che avevo buon gusto per la musica e i musicisti, e che potevo anche essere il loro manager – perché no?”
Le foto dei Ramones

“Mentre i Ramones stavano registrando il loro primo album, nello studio Plaza Sound in cima al Radio City Music Hall, mi annoiavo a stare seduto lì mentre altre persone stavano creando un album, così tirai fuori la mia Canon F1 e iniziai a fotografare i Ramones al lavoro.
Ho continuato a fotografarli fino al 1979, quando il mio contratto di management è scaduto e non è stato rinnovato”.
“La band non guadagnava molto nel periodo in cui li gestivo, ma se la cavava bene. Non hanno mai venduto milioni di dischi, anche se dopo hanno fatto il tutto esaurito in stadi di calcio giganteschi in paesi come Brasile e Argentina (dove erano enormemente popolari), ma negli anni in cui ho lavorato per loro, i Ramones erano gigantescamente meravigliosi, e così – credo – lo sono molte delle migliaia di foto che ho scattato loro; in questa mostra, ne vedrete alcune”.
Nel 2014 la galleria Ono arte di Bologna ha fatto una bellissima mostra di circa 50 mie fotografie dei Ramones. Nel 2014, inoltre, è morto Tommy Ramone, l’ultimo membro superstite del gruppo originale. Sono passati dieci anni ed ecco che quelle foto vengono esposte in Italia.
Il rapporto tra Danny e i Ramones

Nel 2014, le foto erano esposte con informazioni minime a corredo: il nome del Ramone o dei Ramones nello scatto, l’anno in cui era stata scattata la foto e il luogo. Per questa mostra a Pordenone, è stato chiesto a Danny Fields, di scrivere didascalie con un po’ più di informazioni su ciò che stava accadendo quando è stata scattata la foto, su alcuni retroscena e sulla storia dei Ramones, su ciò che ha provato come fotografo scattando queste foto e su ciò che pensa di loro ora, nel 2024.
“Volevo anche sapere cosa il mondo pensasse di loro adesso – dice Danny – dopo tutto hanno suonato il loro ultimo concerto nel 1996, al Palace di Hollywood, in California, e non sono esattamente freschi nella memoria della gente. O forse sì? Così sono andato su Youtube e ho cercato “The Ramones”. Sono rimasto impressionato: ci sono TANTISSIMI e TANTISSIMI video sulla mia piccola band di un tempo: “Come i Ramones hanno cambiato la musica”, “Ogni morte dei Ramones tristemente spiegata”, “Ramones: Artisti che hanno cambiato la musica”, e persino uno intitolato “Il mancato successo commerciale dei Ramones”, in cui il narratore dice: “Negli ultimi 50 anni la loro influenza è ovunque… sono dei veri campioni…”.
Danny docet
“Non ho mai dubitato che fossero grandi. Sono stati inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame nel 2002, non appena ne hanno avuto diritto. Ma non ho mai avuto bisogno di alcuna affermazione della loro grandezza, né di quanto bene venissero in foto, se è per questo. Purtroppo, il mio libro fotografico dei primi quattro Ramones, intitolato “My Ramones” e pubblicato nel 2018, è già fuori catalogo. Ma i Ramones sembrano essere sempre più grandi ora, la loro leggenda cresce, ed è ben meritata.
Dal canto mio, inoltre, amo queste foto sempre di più, sperando che piacciano anche a voi”.
Danny Fields
“Walter Bortolossi for Blues Festival”

Nello Spazio Territorio, viene presentata l’esibizione “Walter Bortolossi for Blues Festival”. L’artista udinese Walter Bortolossi ritorna ad esporre a Pordenone con una selezione di opere pensata specificamente per il Pordenone Blues Festival. Le opere esposte riflettono la poliedricità e l’originalità delle sue realizzazioni, offrendo al pubblico un’esperienza visiva unica e sorprendente.
“I Dischi Introvabili” non solo dei Ramones

Sempre nella Spazio Territorio, sarà possibile visitare la mostra “I Dischi Introvabili”. Che rappresenta un’anteprima di una collaborazione futura con uno dei più estesi fondi di collezioni di vinili. La mostra presenterà produzioni rarissime e spesso autografate, dedicate ai veri appassionati di musica.